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Il rischio Covid con mascherine FFP2 è “praticamente trascurabile”: Studio internazionale UNI PD

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Modelling the direct virus exposure risk associated with respiratory events

ID 15474 | 16.01.2022 / Studio allegato

Il rischio contagio Covid con l'uso di mascherine FFP2 è “praticamente trascurabile”: Studio internazionale coordinato UNI PD

Pubblicato sul “Journal of the Royal Society Interface”, lo studio ha permesso di quantificare il rischio di contagio in funzione della distanza interpersonale, temperatura, umidità e tipo di evento respiratorio. Se si parla senza mascherina, le goccioline infette possono raggiungere oltre un metro, con un colpo di tosse fino a 3 metri e 7 metri starnutendo. Con le mascherine chirurgiche e FFP2 il rischio di contagio diventa praticamente trascurabile sia che si parli, si tossisca o starnutisca.
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Lo studio, pubblicato sul “Journal of the Royal Society Interface”, propone un modello di quantificazione del rischio di contagio da COVID-19 in funzione della distanza interpersonale, condizioni ambientali di temperatura e umidità e tipo di evento respiratorio considerato (parlare, tossire o starnutire) con o senza l’utilizzo di mascherine e ha permesso di verifica che indossando la mascherina, il rischio di contagio diventa “praticamente trascurabile”.

In particolare, dallo studio emerge che senza mascherina le goccioline infette emesse quando si parla posso raggiungere la distanza di poco più d’un metro mentre starnutendo arrivano fino 7 metri in condizioni di elevata umidità. Dall’applicazione del modello per la stima del rischio di contagio si capisce che non esiste una distanza di sicurezza “universale” in quanto essa dipende dalle condizioni ambientali, dalla carica virale e dal tipo di evento respiratorio. Ad esempio, considerando un colpo di tosse (con media carica virale) si può avere un alto rischio di contagio entro i 2 metri in condizioni di umidità relativa media mentre diventano 3 con alta umidità relativa, sempre senza mascherina.

Le regole del distanziamento interpersonale usualmente utilizzate si basano principalmente sullo studio proposto da Wells nel 1934 (il vettore del virus sono le goccioline di saliva emesse mentre respiriamo). Nello studio è stata revisionato tale teoria utilizzando le più recenti conoscenze sugli spray respiratori arrivando a definire un nuovo modello per quantificare il rischio di contagio respiratorio diretto.

L’applicazione del modello fornisce una valutazione sistematica degli effetti del distanziamento e delle mascherine sul rischio d’infezione.

Modelling the direct virus exposure risk associated with respiratory events fig  1

Figura 1. La figura mostra i parametri principali del modello. Per grandi goccioline balistiche, la durata delle goccioline è il tempo di assestamento, ts, mentre per piccole goccioline nell'aria goccioline, la durata delle goccioline è il tempo di evaporazione, te. Viene mostrata anche la distanza orizzontale percorsa dalle goccioline respiratorie, Ld(t). La vista ravvicinata mostra la dimensione delle goccioline ed evidenzia la presenza di agenti patogeni e altri componenti non volatili nel liquido respiratorio. Ai fini della visualizzazione, lo schizzo è non in scala.
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segue in allegato


Jietuo Wang
Federico Dalla Barba
Alessio Roccon
Gaetano Sardina
Alfredo Soldati
Francesco Picano

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UNI PD 2021
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