Prevenzione respiratoria nelle scuole / Note e Documenti 2023
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27 Novembre 2024 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Prevenzione respiratoria nelle scuole / Note e Documenti 2023 ID 19967 | 12.07.2023 / In allegato Note, documenti, riferimenti normativi ed estratti norme per la prevenzione respiratoria nelle scuole. La prevenzione, la gestione e il controllo delle malattie correlate agli ambienti di vita indoor frequentati dai bambini (scuole, asili nido) costituiscono obiettivi prioritari della strategia per l’ambiente e salute dell’Unione Europea. Ministero della salute La strategia SCALE (Science, Children, Awareness, Legal instrument, Evaluation), sostiene l’importanza di proteggere prima di tutto la salute dei bambini dalle minacce dell'ambiente, quale investimento essenziale per assicurare un adeguato sviluppo umano ed economico. Gli obiettivi della strategia sono trattati anche nel Piano europeo d’azione per l’ambiente e la salute 2004-2010 presentato alla IV Conferenza intergovernativa Ambiente e Salute, organizzata a Budapest dall’OMS Regione Europa. Con lo Studio europeo HESE (Health Effects of School Environment), del 2004-2005 sono state raccolte su un campione di 21 scuole europee (Italia, Francia, Svezia, Danimarca, Norvegia) informazioni comparabili sulla qualità dell'aria indoor (IAQ) e sulla salute respiratoria di più di 600 scolari, ottenute utilizzando procedure standardizzate comuni. Dal rapporto finale (HESE Final Report, 2006) è emerso che in generale la qualità dell’aria all’interno delle scuole esaminate (46 aule) è generalmente scadente per quanto concerne le misurazioni di PM10 (particolato formato da particelle inferiori a 10 micron), CO2, muffe e allergeni. Le analisi hanno evidenziato la presenza di effetti sulla salute respiratoria dei bambini, correlabili alle esposizioni a elevati livelli di PM10 e di CO2, in ambito scolastico. In Italia i ragazzi trascorrono negli edifici scolastici da 4 a 8 ore al giorno, per almeno 10 anni. Gli studi effettuati fino ad ora dimostrano che gli edifici scolastici italiani frequentemente presentano problemi igienico-sanitari e problemi correlati al cattivo condizionamento dell’aria (Circolare n. 85/2001 del MIUR - monitoraggio sulla sicurezza nelle scuole - dati anno 2001). Un' importante iniziativa in questo settore, è il Progetto “Indoor Air Pollution in Schools” messo a punto dall’ EFA (European Federation of Allergy and Airways Diseases Patients Associations), con il contributo finanziario dalla Commissione Europea. L’Italia ha contribuito con l’elaborazione del documento "La qualità dell’aria nelle scuole e rischi per malattie respiratorie e allergiche. Quadro conoscitivo sulla situazione italiana e strategie di prevenzione" pubblicato a gennaio 2013. Il documento è stato realizzato dal Gruppo di lavoro del progetto "Programma di prevenzione per le scuole dei rischi indoor per malattie respiratorie e allergiche", istituito nell’ambito di Gard-Italia. Il Gruppo di lavoro, come previsto dall’Accordo tra Ministro della Salute, Regioni e Province autonome del 27 settembre 2001 "Linee Guida per la tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati", ha promosso la realizzazione del documento "Linee di indirizzo per la prevenzione nelle scuole dei fattori di rischio indoor per allergie ed asma", nell'ambito dell'Accordo Stato Regioni del18 novembre 2010. Convegno “qualità dell’aria nelle scuole: un dovere di tutti un diritto dei bambini” ISPRA 2010 Il Convegno, organizzato dal Ministero dell’Ambiente, ISPRA e FederasmaOnlus, intende approfondire le problematiche della qualità dell’aria nelle scuole e discutere delle soluzioni immediatamente disponibili per tutelare la salute degli alunni coinvolgendo i principali portatori di interesse e amministratori pubblici. Il convegno partirà dai risultati ottenuti in Italia nell’ambito del progetto europeo SEARCH (School Environment and Respiratory Health of Children) promosso dal Ministero dell'Ambiente in collaborazione con il REC- Ungheria (Regional Environmental Center for Central and Eastern Europe) e condotto tra il 2005 e il 2009 in 6 Paesi Europei (Italia, Albania, Bosnia, Erzegovina, Serbia, Slovacchia). In Italia il progetto è stato realizzato grazie all’impegno di un gruppo di lavoro costituito da esperti del Ministero Ambiente, ISPRA, Fondazione Maugeri, Federasma Onlus e sei ARPA (Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Sardegna, Lazio e Sicilia) e alla collaborazione di 14 scuole medie inferiori. Sono state svolte indagini sulla qualità dell’aria indoor delle scuole e sulla capacità respiratoria di un campione di circa 1000 alunni di prima media. L’indagine ha consentito di individuare i principali fattori di rischio per la salute in ambito scolastico legati alla presenza di sostanze nocive nell’aria indoor. È stato anche possibile definire un insieme di possibili misure gestionali, immediatamente attuabili con costi contenuti, che potrebbero significativamente ridurre tali fattori. Tali risultati sono contenuti nella pubblicazione “Qualità dell’aria nelle scuole: un dovere di tutti, un diritto dei bambini” già presentata alla Conferenza Internazionale su Ambiente e Salute organizzata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in collaborazione con il nostro Governo (Parma, 10-12 marzo 2010). D.M. 18 dicembre 1975 Ricambio d’aria locali scolastici D.M. 18 dicembre 1975 DPCM 26 luglio 2022 Linee guida sulle specifiche tecniche in merito all'adozione di dispositivi mobili di purificazione e impianti fissi di aerazione e agli standard minimi di qualita' dell'aria negli ambienti scolastici e in quelli confinati degli stessi edifici. (GU n.180 del 03.08.2022) Art. 1. 1. Ai sensi dell’art. 13 -bis , comma 2, del decreto-legge 24 dicembre 2021, n. 221, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 febbraio 2022, n. 11, sono definiti le linee guida sulle specifiche tecniche in merito all’adozione di dispositivi mobili di purificazione e impianti fissi di aerazione e gli standard minimi di qualità dell’aria negli ambienti scolastici e in quelli confinati degli stessi edifici, contenuti nel documento recante «Linee guida sulle specifiche tecniche in merito all’adozione di dispositivi mobili di purificazione e impianti fissi di aerazione e agli standard minimi di qualità dell’aria negli ambienti scolastici e in quelli confinati degli stessi edifici», allegato al presente decreto, che ne costituisce parte integrante. ALLEGATO LINEE GUIDA SULLE SPECIFICHE TECNICHE IN MERITO ALL’ADOZIONE DI DISPOSITIVI MOBILI DI PURIFICAZIONE E IMPIANTI FISSI DI AERAZIONE E AGLI STANDARD MINIMI DI QUALITÀ DELL’ARIA NEGLI AMBIENTI SCOLASTICI E IN QUELLI CONFINATI DEGLI STESSI EDIFICI. Le presenti linee guida, redatte sulla base del parere dell’Istituto superiore di sanità (AOO-ISS PRE16 n. 25450 del 30 giugno 2022) contengono raccomandazioni operative, ai sensi dell’art. 13 -bis , comma 2 del decreto-legge 24 dicembre 2021, n. 221, così come introdotto dalla legge di conversione 18 febbraio 2022, n. 11, relative a: specifiche tecniche in merito all’adozione di dispositivi mobili di purificazione e impianti fissi di aerazione; standard minimi di qualità dell’aria negli ambienti scolastici e in quelli confinati degli stessi edifici. UNI 10339:1995
A - Ricambio richiesto nei servizi igienici: Documenti d'interesse
Segue in allegato
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