Guida CEI 31-108 Impianti elettrici ATEX | Parte n. 2 - Rev. 00 2019
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24 Novembre 2024 | ||
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Guida CEI 31-108 Impianti elettrici ATEX Parte n. 2 Rev. 00 2019 Il presente documento (Parte 2 d 2), è estratto dalla Guida tecnica CEI 31-108:2016-11, e tiene conto del punto 5 della stessa.
La Guida tecnica è stata pubblicata dal CEI a supporto della norma EN 60079-14 (CEI 31-33):2015-04 Atmosfere esplosive - Parte 14: Progettazione, scelta e installazione degli impianti elettrici. In calce al Documento il “Titolo XI PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE” e Allegato L del D.Lgs. 81/2008. Ed. CEI 31-108:2016-11 - Attenzione Estratto, Controllare su Guida. Parte 2
... 5.5 Scelta delle apparecchiature elettriche Ex in base al Gruppo e Sottogruppo 5.5.1 Gas o vapori infiammabili Le sostanze infiammabili hanno comportamenti diversi nei confronti dell’esplosione per cui, ai fini della definizione dei requisiti delle apparecchiature elettriche Ex (prodotti ATEX), per i luoghi con pericolo di esplosione diversi dalle miniere con presenza di grisou esse, secondo la Norma CEI EN 60079-20 (CEI 31-90), appartengono al Gruppo II e sono suddivise nei sottogruppi IIA, IIB, IIC in base al MESG (Maximum Experimental Safe Gap), per le apparecchiature “d” o “nC” e in base alla MIE – Minimum Ignition Energy e/o alla MIC (Minimum Ignition Current), per i sistemi a sicurezza intrinseca "i”. Tabella 5.5-1 – Scelta del Gruppo e sottogruppo delle apparecchiature elettriche Ex ammesse in funzione del gruppo e sottogruppo della sostanza infiammabile presente Quando un’apparecchiatura elettrica è marcata con l’indicazione di una specifica sostanza infiammabile (es. NH3), non può essere utilizzata con altre sostanze senza una attenta valutazione eseguita da un organismo competente per accertare che essa sia adatta per detto uso. 5.5.2 Polveri combustibili Le polveri combustibili appartengono al Gruppo III, inoltre, poiché hanno comportamenti diversi nei confronti dell’esplosione, ai fini della definizione dei requisiti delle apparecchiature elettriche Ex (prodotti ATEX), nella Norma CEI EN 60079-10-2 (CEI 31-88) sono suddivise in sottogruppi come segue: - IIIA: fibre e particelle solide volanti combustibili; [...] segue in allegato 5.7 Scelta di apparecchiature radianti Per le apparecchiature radianti nell’intervallo dello spettro ottico che devono essere installate in luoghi pericolosi, devono essere applicate tutte le prescrizioni della presente Norma, compreso il presente paragrafo. Per le apparecchiature installate all’esterno, ma che irradiano nel luogo pericoloso, si applicano solamente le prescrizioni del presente paragrafo. 5.7.1 Generalità I parametri in uscita di laser e altre sorgenti a onda continua delle apparecchiature elettriche con EPL “Ga” o “Gb” non devono superare i seguenti valori: - 5 mW/mm2 o 35 mW per laser a onda continua e altre sorgenti a onda continua; e I parametri in uscita di laser e altre sorgenti a onda continua delle apparecchiature elettriche con EPL “Gc” non devono superare i seguenti valori: - 10 mW/mm2 o 35 mW per laser a onda continua e altre sorgenti a onda continua; e NOTA 1 Le sorgenti di radiazione con intervalli di impulso inferiori a 5 s sono considerate a onda continua. NOTA 2 Questi valori sono ricavati dalla Norma CEI EN 60079-0. Nelle zone 22 si possono usare apparecchiature che generano radiazioni. L’intensità di irradiamento o l’irradiazione non deve superare 10 mW/mm2 o 35 mW continui e 0,5 mJ/mm2 per gli impulsi durante il funzionamento normale. Per le apparecchiature installate all’esterno, ma che irraggiano all’interno di luoghi pericolosi, si applicano le prescrizioni del presente paragrafo. NOTA 3 Per le apparecchiature installate all’esterno di luoghi pericolosi, o certificate con riferimento ad una edizione della Norma CEI EN 60079-0 o della Norma CEI EN 60079-28 dove questa prescrizione non è specificata, questi valori possono essere confermati dal fabbricante dell’apparecchiatura. 5.7.2 Processo di accensione La radiazione nell’intervallo dello spettro ottico, specialmente nel caso di concentrazioni, può diventare una sorgente di accensione. Ad esempio, la luce solare può essere la causa di una accensione se gli oggetti concentrano la radiazione (per es. uno specchio concavo, delle lenti, ecc.). La radiazione da sorgenti luminose ad alta intensità, ad es. le lampade flash per le foto, sono, in alcune circostanze, così altamente assorbite dalle particelle di polvere che tali particelle diventano una sorgente di accensione. NOTA Un apparecchio d’illuminazione con sorgenti di luce continua divergenti non è generalmente considerato pericoloso. In caso di radiazioni laser (per es. segnalazioni, telemetrie, sondaggi, misurazioni di distanze) l’energia o la densità di potenza anche del fascio non concentrato a lunghe distanze può essere così grande che l’accensione è possibile. Inoltre, qui il riscaldamento è causato principalmente dall’effetto del fascio laser sugli strati di polvere o dall’assorbimento delle particelle di polvere nell’atmosfera. Una concentrazione particolarmente intensa può causare temperature molto superiori a 1 000 °C nel punto focale. Si deve tenere in considerazione la possibilità che l’apparecchiatura stessa produca una radiazione (ad es., lampade, archi elettrici, laser, ecc.) che può essere una sorgente di accensione. 5.8 Scelta di apparecchiature ad ultrasuoni NOTA Per questo tipo di apparecchiature non è prevista una norma di prodotto specifica. Il pericolo derivante dalle apparecchiature ad ultrasuoni è trattato nella Norma UNI EN 1127-1: 2011, 6.4.12. [...] segue in allegato CEI EN 60079-14 (CEI 31-33)
Atmosfere esplosive - Parte 14: Progettazione, scelta e installazione degli impianti elettrici. La presente Norma si applica alla progettazione ed esecuzione degli impianti elettrici nuovi nei luoghi con pericolo di esplosione e trasformazioni radicali degli impianti elettrici esistenti. Fonte: CEI Certifico Srl - IT | Rev. 00 2019
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