Chiarimenti diagnosi energetica nelle imprese ai sensi art. 8 Dlgs 102/2014
Il documento si propone di fornire chiarimenti per l’applicazione delle disposizioni previste dall’articolo 8 del decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102, relative all’obbligo di esecuzione periodica delle diagnosi energetiche nelle imprese.
Nel documento è evidenziato, per ogni disposizione oggetto di analisi, il dubbio riscontrato con maggior frequenza e fornito il relativo chiarimento.
Il documento è stato predisposto con il supporto tecnico di ENEA e i contenuti sono stati oggetto di confronto con le principali associazioni di categoria del settore.
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1 Individuazione del soggetto obbligato: le grandi imprese e le imprese a forte consumo di energia 1.1 Quando l’impresa è qualificabile come grande impresa ai fini dell’applicazione dell’obbligo di diagnosi? 1.2 Quando l’impresa è qualificabile come impresa a forte consumo di energia ai fini dell’applicazione dell’obbligo di diagnosi? 1.3 Come deve essere trattata un’impresa, qualora risulti collegata o associata ad altre imprese? 1.4 Ulteriori precisazioni in merito all’individuazione del soggetto obbligato 1.5 Nel caso in cui un’azienda risulti essere contemporaneamente grande impresa ed impresa energivora, a quale tipologia bisogna far riferimento ai fini della compilazione dei documenti? 1.6 Come devono essere considerate le imprese straniere collegate ad imprese italiane? 1.7 In quali casi una società di servizi energetici è tenuta ad eseguire la diagnosi energetica sul sito oggetto della fornitura del servizio?
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2 Individuazione dell’oggetto dell’obbligo: il sito produttivo 2.1 Cosa si intende per “sito produttivo”? 2.2 Le imprese multisito soggette all’obbligo, su quali e quanti siti devono effettuare la diagnosi? 2.3 I piani di clusterizzazione devono essere preventivamente approvati da ENEA? 2.4 Come devono essere trattati i siti che sono già in possesso di diagnosi secondo gli schemi ISO 14001, ISO 50001 o EMAS? 2.5 Qualora all’interno del sito fosse presente una unità di produzione di energia , relativamente al calcolo dei consumi energetici e della clusterizzazione, come va considerata l’energia autoprodotta? 2.6 Se un’impresa multisito o un gruppo di imprese collegate e/o associate multisito presenta siti di differenti tipologie, come ci si deve orientare ai fini della diagnosi? 2.7 Nel caso in cui un’azienda sia composta sia da siti industriali che del terziario, è data la possibilità di scegliere liberamente come effettuare la clusterizzazione (se nelle classi di consumo del terziario o dell'industria) o esistono dei criteri nella scelta (quali ad esempio codice ATECO principale o significatività dei consumi)?
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3 Individuazione dei soggetti che eseguono la diagnosi 3.1 Quali sono i soggetti che possono condurre una diagnosi energetica?
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4 Individuazione delle modalità tecniche per eseguire la diagnosi 4.1 Quali sono i requisiti minimi che la diagnosi energetica deve rispettare ai fini dell’adempimento dell’obbligo? 4.2 Ai fini dell’adempimento dell’obbligo di diagnosi energetica, quale periodo bisogna considerare per la valutazione dei consumi energetici? 4.3 Cosa si intende per “prossimità” alle reti di teleriscaldamento o agli impianti cogenerativi ad alto rendimento? 4.4 Esiste un database dove è possibile reperire benchmark da confrontare con gli indici prestazionali di area che vengono definiti nella diagnosi? 4.5 Come si devono valutare i consumi dei vettori energetici dovuti ai servizi ausiliari e generali nel caso in cui uno stabilimento produca diversi prodotti o servizi e tali consumi siano comuni alle diverse attività principali in assenza di dispositivi di misurazione che permettano la suddivisione degli stessi nelle varie attività? 4.6 Come devono essere censite e rappresentate le utenze e i relativi dati di targa (potenza, anno di produzione, ecc.), al fine di rappresentare le “attività principali” se questi non fossero disponibili o visibili o se tali utenze fossero di piccola potenza ma in grande numero?
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5 Termine per eseguire la diagnosi, comunicazione dei risultati e altri adempimenti 5.1 Quali sono le tempistiche per l’esecuzione delle diagnosi energetiche? 5.2 Entro quando devono essere eseguite le diagnosi successive alla prima? 5.3 Chi è il soggetto responsabile della trasmissione dei dati? 5.4 La diagnosi eseguita nell’ambito del sistema di gestione volontaria EMAS, ISO 50001 o EN ISO 14001, deve essere comunicata all’ENEA? 5.5 Imprese energivore e grandi imprese sono vincolate a specifiche scadenze per la realizzazione degli interventi di efficientamento risultanti dalla diagnosi? 5.6 Il 5 dicembre è la data ultima per eseguire la diagnosi o per inviare la documentazione richiesta ad ENEA?
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6 Sanzioni 6.1 La sanzione si applica all’impresa oppure al sito produttivo?
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7 Comunicazione dei risparmi ai sensi dell’articolo 7, comma 8 del decreto legislativo 102/2014. 7.1 Quali soggetti sono tenuti ad effettuare la comunicazione dei risparmi? 7.2 Come si effettua la comunicazione? 7.3 Come si effettua la misura?
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Allegato 1 – Imprese multisito: proposta di metodo per la selezione dei siti produttivi da assoggettare alla diagnosi Allegato 2 – Esecuzione della diagnosi energetica
Fonti: MISE - Ministero dello Sviluppo Economico - Novembre 2016 ENEA - Agenzia Nazionale efficienza energetica
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