Guida agli impianti ATEX
Normative, installazioni e soluzioni
La Direttiva 94/9/CE, conosciuta come direttiva ATEX (da ATmosphere EXplosive), si applica ai prodotti destinati ad essere installati in aree dove esiste pericolo di esplosione e si colloca tra le Direttive Europee che consentono la libera circolazione dei beni all’interno del mercato comune europeo e definiscono i requisiti essenziali in materia di sicurezza dei prodotti che vi ricadono.
Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106 “Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”, è oggi, la legge fondamentale per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.
Ai fini della prevenzione e della protezione contro le esplosioni, sulla base della valutazione dei rischi, il datore di lavoro è obbligato ad adottare le misure tecniche e organizzative adeguate alla natura dell’attività svolta.
Nel TUS, in particolare, il datore di lavoro deve prevenire la formazione di atmosfere esplosive.
Se la natura dell’attività non consente di prevenire la formazione di atmosfere esplosive, il datore di lavoro deve:
a) evitare l’accensione di atmosfere esplosive; b) attenuare gli effetti pregiudizievoli di un’esplosione in modo da garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Lo stesso dovrà dunque adottare tutti i provvedimenti del caso per garantire la sicurezza dei lavoratori dotando i luoghi di opportuni controlli mediante l’utilizzo di mezzi tecnici adeguati allo scopo.
Nell'individuazione delle attrezzature e dei sistemi di protezione, i criteri di scelta dovranno essere conformi alla “direttiva ATEX”.
Il TUS ha introdotto alcune importanti novità in merito a informazione, formazione e addestramento, ad esempio, l’obbligo anche per i dirigenti e preposti.
In materia di protezione il decreto prevede che “Il datore di lavoro provvede affinché gli edifici, gli impianti, le strutture, le attrezzature, siano protetti dai pericoli determinati dall'innesco elettrico di atmosfere potenzialmente esplosive per la presenza o sviluppo di gas, vapori, nebbie o polveri infiammabili [...]”.
GEWISS 2013
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