GNL autotrazione/stoccaggi Quadro normativo P. Incendi | 2019
ID 9651 | 05.12.2019
Quadro tecnico normativo generale sulla Prevenzione Incendi di Impianti di stoccaggio di GNL a servizio di Impianti di distribuzione GNC, GNL e GNC/GNL, con Circolari e Guide tecniche di riferimento VVF, nota Seveso.
Si è in attesa della RTV GNL che è, alla data notizia, allo stato di Bozza (Vedi).
Excursus
Sin dal 2013 per rispondere alle esigenze connesse alla diffusione capillare del GNL come combustibile per l’autotrazione in condizioni di sicurezza uniformi su tutto il territorio Nazionale, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, con Lettera Circolare Prot. N. 3819 del 21.03.2013, ha emanato la “Guida tecnica ed atti di indirizzo per la redazione di progetti di prevenzione incendi relativi ad impianti di alimentazione di gas naturale liquefatto (GNL) con serbatoio criogenico fuori terra a servizio di stazioni di rifornimento di gas naturale compresso (GNC) per autotrazione”.
Nell’ottica di migliorare l’efficacia degli strumenti di progettazione antincendio in linea con l’evoluzione tecnologica e le nuove esigenze di riduzione dei costi e dell’ impatto ambientale, la Linea Guida è stata aggiornata nel 2015.
2013
Lettera Circolare n. 3819 del 21.03.2013, Guida tecnica ed atti di indirizzo per la redazione di progetti di prevenzione incendi relativi ad impianti di alimentazione di gas naturale liquefatto (GNL) con serbatoio criogenico fuori terra a servizio di stazioni di rifornimento di gas naturale compresso (GNC) per autotrazione.
2015
Circolare n. 5870 del 18/05/2015
- Guida Tecnica ed atti di indirizzo per la relazione dei progetti di prevenzione incendi relativi agli impianti di alimentazione di Gas Naturale Liquefatto (GNL) con serbatoio criogenico fuori terra a servizio di stazioni di rifornimento di Gas Naturale Compresso (GNC) per autotrazione.
- Guida tecnica ed atti di indirizzo per la redazione dei progetti di prevenzione incendi relativi ad impianti di distribuzione di tipo 1-gnl, 1-gnc e 1-gnc/gnl per autotrazione. (1)
2020 (?)
(1) Attualmente in fase di trasformazione da guida a regola tecnica - Vedi nota warning a seguire (*)
Altre
Decreto 24 maggio 2002 reca le norme di prevenzione degli incendi e di progettazione, costruzione ed esercizio degli impianti di distribuzione stradale di gas naturale per autotrazione (GU n. 131 del 06.06.2002), successivamente modificato ed integrato con il decreto 28 giungo 2002, con il decreto 11 settembre 2008 e con il decreto 31 marzo 2014 (è prevista una sostanziale semplificazione per il self service non presidiato)
D.P.R n. 340 del 24 ottobre 2003 Regolamento recante disciplina per la sicurezza degli impianti di distribuzione stradale di G.P.L. per autotrazione (G.U. n.282 del 4/12/2003) modificato ed integrato con Decreto 3 aprile 2007, (in G.U. 27/04/2007, n.97), Decreto 23 settembre 2008, (in G.U. 03/10/2008, n.232), Decreto-Legge 30 dicembre 2008, n. 207 (in G.U. 31/12/2008, n.304), convertito con modificazioni dalla L. 27 febbraio 2009, n. 14 (in SO n.28, relativo alla G.U. 28/02/2009, n.49) Decreto 31 marzo 2014, (in G.U. 09/04/2014, n.83) e Decreto 20 Aprile 2018 (G.U. n.102 del 04/05/2018)
Decreto 31 agosto 2006 Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione, esercizio degli impianti di distribuzione di idrogeno per autotrazione con prescrizioni non dissimili da quella del GPL e da quella del metano (G.U. n. 213 del 13/9/2006)
Decreto 07 agosto 2012 Disposizioni relative alle modalità di presentazione delle istanze concernenti i procedimenti di prevenzione incendi e alla documentazione da allegare, ai sensi dell’articolo 2, comma 7, del decreto del Presidente della Repubblica 1° agosto 2011, n. 151. (GU n. 201 del 29 agosto 2012)
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Circolare M.I. n. 5870 del 18/05/2015
Con la Circolare n. 5870 del 18.05.15, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha divulgato due Guide Tecniche:
1. Guida tecnica ed atti di indirizzo per la redazione dei progetti di prevenzione incendi relativi ad impianti di alimentazione di gas naturale liquefatto (GNL) con serbatoio criogenico fisso a servizio di impianti di utilizzazione diversi dall'autotrazione. (c.d. Serbatoi)
La guida tecnica si applica ai depositi di GNL in serbatoi fissi con capacità complessiva non superiore a 50 t, per tutti gli usi, con la sola esclusione delle stazioni di rifornimento di gas naturale per autotrazione.
2. Guida tecnica ed atti di indirizzo per la redazione dei progetti di prevenzione incendi relativi ad impianti di distribuzione di tipo 1-GNL, 1-GNC e 1-GNC/GNL per autotrazione. (c.d. Impianti di distribuzione)
La guida si applica agli impianti con serbatoi fissi di capacità complessiva non superiore a 50t delle seguenti tipologie:
1. impianti di distribuzione di gas naturale compresso (GNC), alimentati da serbatoi fissi di gas naturale liquefatto (GNL), definiti anche come “impianti L-GNC”
2. impianti di distribuzione di gas naturale liquefatto (GNL), alimentati da serbatoi fissi di GNL, definiti anche come “impianti L-GNL”
3. impianti di distribuzione di GNL e di GNC, alimentati da serbatoi fissi di GNL, definiti anche come “impianti L-GNC/GNL”;
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(*) RTV GNL Impianti di distribuzione
2 Ottobre 2019 CNVVF
La Circolare n. 5870 del 18/05/2015 è attualmente in fase di trasformazione da guida a regola tecnica, la bozza di Ottobre 2019:
Bozza RTV di prevenzione incendi per la progettazione, la realizzazione e la conduzione di impianti di distribuzione di tipo L-GNL, L-GNC e L-GNC/GNL per autotrazione alimentati da serbatoi fissi di gas naturale e liquefatto ([/box-warning]
Normativa Nazionale GNL Impianti di distribuzione
Attività 13b Cat. C
DPR 151/2011 Impianti fissi di distribuzione carburanti gassosi e di tipo misto (liquidi e gassosi)
Procedura
ESAME PROGETTO + SCIA VVF / Visita Controllo Obbligatoria
Normativa Europea GNL Autotrazione
Sono di recente emanazione due norme ISO specifiche del settore autotrazione quali:
UNI EN ISO 16923-2018: Stazioni di rifornimento per gas naturale – Stazioni a GNC per il rifornimento dei veicoli (GNC da CONDOTTA e da STOCCAGGIO LNG)
UNI EN ISO 16924-2018: Stazioni di rifornimento per gas naturale – Stazioni a GNL per il rifornimento dei veicoli
Il GNL - Gas Naturale Liquefatto
Il GNL - GAS NATURALE LIQUEFATTO è definito dalla Norma UNI EN ISO 14532 come una "miscela complessa di idrocarburi, composta principalmente da metano, ma che generalmente include, quantità sensibilmente minori di etano, propano e idrocarburi superiori e alcuni gas non combustibili come ad esempio azoto e anidride carbonica"
Il Gas Naturale Liquefatto non è sinonimo di Gas Naturale, ma ne eredita gran parte delle caratteristiche chimico-fisiche.
Liquido INCOLORE E INODORE
Temperatura di ebollizione (Teb) molto basso (- 161 °C)
Temperatura critica (Tcr) di -82 °C a 45 bar;
Temperatura di accensione di 540 °C;
Campo di Esplosività compreso tra 5÷15% in aria;
Potere Calorico molto elevato: 12.935 Kcal/Kg;
Asfissiante Semplice (NON E’ TOSSICO, NON E’ CANCEROGENO);
Il vantaggio principale è che per la stessa quantità di gas, il volume occupato dal GNL è 600 volte inferiore al volume della stessa quantità in forma gassosa.
La soluzione tecnologica che prevede un impianto di distribuzione di gas naturale realizzato mediante stoccaggio criogenico di metano liquido (GNL) risulta quindi innovativa per le stazioni di rifornimento carburante per le quali al momento la normativa antincendio contempla solamente l’utilizzo di metano allo stato gassoso prelevato da rete fissa o da carro bombolaio.
L’innovazione tecnologica, di cui si occupa la presente circolare, consiste quindi nella possibilità di stivare il metano allo stato liquido refrigerato entro un serbatoio criogenico, che allo stato attuale è nella stragrande maggioranza dei casi realizzato in esecuzione fuori terra, nel quale il prodotto è mantenuto ad una pressione di pochi bar in condizioni di temperatura pari a -160° C.
L’isolamento termico del serbatoio è normalmente ottenuto mediante intercapedine in cui è realizzato il vuoto. Il metano liquido viene gassificato, previo pompaggio, mediante un evaporatore riscaldato normalmente ad aria atmosferica dal quale, uscendo, viene conservato normalmente a pressione di 220/250 bar entro pacchi bombole di tipo tradizionale, che appartengono già alla filiera dello schema tradizionale (recipienti di accumulo/smorzamento).
In buona sostanza l’innovazione dell’impianto (Figura 1), di cui si occupa la guida tecnica 2 della Circolare Prot. n. 5870 del 18.05.15, consiste nella sostituzione dell’allaccio a condotta/carro bombolaio con sistema comprendente il serbatoio di metano refrigerato del tipo fuori terra ed annessa linea di pompaggio sino al gassificatore.
Schemi impianti GNL
La Circolare n. 5870 del 18.05.15, come detto, identifica 3 diverse tipologie di impianti:
1. Impianti Tipo L-GNC che distribuisce il GNL stoccato nel serbatoio sotto forma di GNC (Gas Naturale Compresso) per il rifornimento degli autoveicoli alimentati a metano tradizionale attraverso una sezione di pompaggio-vaporizzazione-accumulo in alta pressione (300 bar) (Figura 1)
2. Impianti Tipo L-GNL che distribuisce il GNL stoccato nel serbatoio sotto forma di metano liquido per il rifornimento dei mezzi alimentati a GNL di nuova concezione (trasporto pesante) attraverso una sezione di pompaggio di bassa pressione (15 bar) (Figura 2)
3. Impianti Tipo L-GNC/GNL che si compone di entrambe le sezioni impiantistiche degli impianti Tipo L-GNC e Tipo L-GNL (Figura 3)
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Figura 1 - Stazioni L-GNC
Figura 2 - Stazioni GNL
Figura 3 - Stazioni L-GNC/GNL
Circolare M.I. n. 5870 del 18/05/2015 (Impianti di distribuzione)
Art. 1. Scopo e campo d’applicazione
La presente guida tecnica si applica ai seguenti impianti con serbatoi fissi di capacità complessiva non superiore a 50t:
1. impianti di distribuzione di Gas Naturale Compresso (GNC), alimentati da serbatoi fissi di Gas Naturale Liquefatto (GNL), definiti anche come “Impianti L-GNC”;
2. impianti di distribuzione di Gas Naturale Liquefatto (GNL), alimentati da serbatoi fissi di GNL,, definiti anche come “Impianti L-LNG”;
3. impianti di distribuzione di GNL e di GNC, alimentati da serbatoi fissi di GNL, definiti anche come “Impianti L-GNC/GNL”.
Art. 2. Obiettivi
1. Ai fini della prevenzione degli incendi ed allo scopo di garantire le esigenze di sicurezza per la salvaguardia delle persone e la tutela dei beni contro i rischi di incendio, gli impianti di cui al punto 2 ) possono essere realizzati e gestiti secondo la presente guida tecnica , in modo da garantire i seguenti obiettivi:
a) minimizzare le cause di rilascio accidentale di gas nonché di incendio e di esplosione;
b) limitare, in caso di evento incidentale, danni alle persone;
c) limitare, in caso di evento incidentale, danni ad edifici o a locali contigui all'impianto;
d) ridurre per quanto possibile la frequenza delle operazioni di riempimento dei serbatoi fissi. e) permettere ai soccorritori di operare in condizioni di sicurezza.
Art. 3. Disposizioni tecniche e loro applicazione
Ai fini del raggiungimento degli obiettivi di cui al punto 3, la guida tecnica di prevenzione incendi si applica agli impianti di nuova realizzazione nonché a quelli in regola con la normativa antincendio nel caso si vogliano apportare modifiche che comportino un aggravio delle preesistenti condizioni di sicurezza antincendio. (Serbatoi satelliti - ndr)
Nel caso di ampliamenti di impianti di distribuzione L-GNC esistenti alla data di pubblicazione della presente guida tecnica, finalizzati all’erogazione anche del gas naturale liquido, le presenti disposizioni si applicano solo alle attrezzature, componenti ed accessori che sono aggiunti alla stazione di rifornimento. (Impianti di distribuzione - ndr)
ALLEGATO TECNICO
TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI
1 Termini, definizioni e tolleranze dimensionali.
TITOLO II - IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE L-GNC, LGNL ED L-GNC/GNL.
1 Elementi costitutivi
2 Elementi pericolosi.
3 Serbatoi criogenici
4 Pompe
5 Vaporizzatori e scambiatori/regolatori di temperatura
6 Sistema di contenimento
7 Barriera di confinamento
8 Torcia fredda
9 Recinzione
10 Sistema di emergenza finalizzato alla sicurezza antincendio
11 Dispositivi e configurazione del punto di riempimento dei serbatoi criogenici
12 Tubazioni di GNL
13 Impianto Elettrico
14 Impianto di terra e di protezione delle strutture dalle scariche atmosferiche.
15 Fognature e caditoie
16 Protezione Antincendio
17 Recupero dei gas di evaporazione (boil-off) di GNL dell’impianto di distribuzione
18 Convogliamento dei gas di evaporazione (boil-off) dei serbatoi GNL dei veicoli
19 Apparecchio di distribuzione di GNL
20 Distanze di sicurezza (Interne, Impianti Misti, Esterne)
21 Distanze di protezione.
22 Sosta dell'autocisterna.
23 Verifica sismica
24 Norme di esercizio dell’impianto di alimentazione GNL
25 Self-service (Presidiato, Non Presidiato)
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Circolare M.I. 5870/2015
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Art. 1. Scopo e campo d’applicazione
La presente guida tecnica si applica ai seguenti impianti con serbatoi fissi di capacità complessiva non superiore a 50t:
1. impianti di distribuzione di Gas Naturale Compresso (GNC), alimentati da serbatoi fissi di Gas Naturale Liquefatto (GNL), definiti anche come “Impianti L-GNC”;
2. impianti di distribuzione di Gas Naturale Liquefatto (GNL), alimentati da serbatoi fissi di GNL, definiti anche come “Impianti L-LNG”;
3. impianti di distribuzione di GNL e di GNC, alimentati da serbatoi fissi di GNL, definiti anche come “Impianti L-GNC/GNL”.
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Stoccaggi GNL e Seveso (D.Lgs 105/15)
La Circolare M.I. 5870/2015 si applica a stoccaggi di GNL non superiori a 50 T quindi sotto i valori di soglia di cui al D.Lgs 105/2015 a tale proposito si veda Circolare n. 12112 del 12/09/2018 (Guida tecnica Impianti di stoccaggio di GNL VVF).
Nella Figura 4 sottostante gli obblighi di PI e Seveso in relazione alla Capacità di stoccaggio del GNL del Serbatoio.
Figura 4 - obblighi PI e Seveso in relazione alla Capacità di stoccaggio del GNL
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Controlli previsti (non esaustivo)
CONTROLLO
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ENTE
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RICHIESTA DA
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TEMPI
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Presentazione SCIA per impianti di categoria “C” DPR 151/2001
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VV.F.
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Titolare attività
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Prima dell’esercizio
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Denuncia di messa in servizio insieme a pressione con assegnazione del numero di matricola
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INAIL
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Datore di Lavoro
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Prima installazione
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Rinnovo periodico di conformità antincendio ex DPR 151/2011 con situazione nulla mutato
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VV.F.
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Datore di Lavoro
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5 anni
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Verifiche dell’insieme a pressione
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INAIL/ASL
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Datore di Lavoro
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2 anni
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Sostituzione e/o taratura in loco delle valvole di sicurezza
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INAIL/ASL
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Datore di Lavoro
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2 anni
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Verifica di integrità dei serbatoi/bombole
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ASL o Ente Notificato
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Datore di lavoro
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10 anni
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Messa in servizio impianto elettrico, messa a terra, scariche atmosferiche e impianti elettrici in luoghi pericolosi
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ASL
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Datore di Lavoro
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Prima installazione
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Prima verifica periodica impianto elettrico, messa a terra, scariche atmosferiche e impianti elettrici in luoghi pericolosi
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ASL o Ente Notificato
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Datore di Lavoro
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Prima installazione
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Successive verifiche periodiche impianto elettrico, messa a terra, scariche atmosferiche e impianti elettrici in luoghi pericolosi
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ASL o Ente Notificato
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Datore di Lavoro
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2 anni
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IMPIANTO MECCANICO
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IMPIANTO ELETTRICO, PNEUMATICO E M.T.
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EROGATORE
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Controllo efficienza compressore metano con tagliandi progressivi sulla base delle ore lavorate stabiliti dal Costruttore
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Controllo efficienza del quadro elettrico, presenza tensione, test interruttore generale, verifica integrità quadro e segnaletica
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Controllo del fasciame dell’erogatore e dei relativi sistemi di chiusura, vetri, targhe, corretto ancoraggio.
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Verifica integrità valvole di sicurezza e data di scadenza collaudo biennale
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Verifica di integrità dei cavi elettrici ed elettronici e relative connessioni alla attrezzature
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Verifica di corretto funzionamento dell’impianto di illuminazione interno
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Controllo di efficienza delle apparecchiature intercettazione, eccesso flusso, non ritorno, regolatori di pressione
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Controllo dei collegamenti di messa a terra e delle masse di continuità
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Verifica di corretto funzionamento delle testate conto metriche, dei pulsanti di marcia/arresto
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Verifica di presenza perdite, controllo delle connessioni flangiate e filettate
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Controllo della presenza di sabbia all’interno dei pozzetti elettrici e di messa a terra
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Verifica di corretto funzionamento e tenuta delle pistole di erogazione
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Controllo di efficienza dei gruppo/i di raffreddamento e delle relative connessioni meccaniche
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Controllo di efficienza del sistema elettro- pneumatico di emergenza
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Verifica di integrità delle tubazioni flessibili di erogazione e relative valvole antistrappo
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Verifica del corretto funzionamento dei dispositivi di misura e correzione
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Prova di efficienza dei pulsanti di emergenza a servizio dell’impianto
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Verifica di integrità delle connessioni meccaniche e rilevamento presenza perdite
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IMPIANTO MECCANICO
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IMPIANTO ELETTRICO, PNEUMATICO E M.T.
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EROGATORE
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Controllo efficienza compressore metano con tagliandi progressivi sulla base delle ore lavorate stabiliti dal Costruttore
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Controllo efficienza del quadro elettrico, presenza tensione, test interruttore generale, verifica integrità quadro e segnaletica
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Controllo del fasciame dell’erogatore e dei relativi sistemi di chiusura, vetri, targhe, corretto ancoraggio.
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Verifica integrità valvole di sicurezza e data di scadenza collaudo biennale
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Verifica di integrità dei cavi elettrici ed elettronici e relative connessioni alla attrezzature
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Verifica di corretto funzionamento dell’impianto di illuminazione interno
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Controllo di efficienza delle apparecchiature intercettazione, eccesso flusso, non ritorno, regolatori di pressione
|
Controllo dei collegamenti di messa a terra e delle masse di continuità
|
Verifica di corretto funzionamento delle testate conto metriche, dei pulsanti di marcia/arresto
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Verifica di presenza perdite, controllo delle connessioni flangiate e filettate
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Controllo della presenza di sabbia all’interno dei pozzetti elettrici e di messa a terra
|
Verifica di corretto funzionamento e tenuta delle pistole di erogazione
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Controllo di efficienza dei gruppo/i di raffreddamento e delle relative connessioni meccaniche
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Controllo di efficienza del sistema elettro-pneumatico di emergenza
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Verifica di integrità delle tubazioni flessibili di erogazione e relative valvole antistrappo
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Verifica del corretto funzionamento dei dispositivi di misura e correzione
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Prova di efficienza dei pulsanti di emergenza a servizio dell’impianto
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Verifica di integrità delle connessioni meccaniche e rilevamento presenza perdite
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Verifica del corretto funzionamento dei manometri e dei pressostati
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Verifica di integrità dell’impianto elettrico Ex in zone potenzialmente esplosive
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verifica di integrità delle connessioni elettriche e del collegamento di terra
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Verifica del corretto funzionamento dei termometri
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Prova di efficienza della protezione catodica tubazioni (se presente)
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Controllo di efficienza dei misuratori massici tramite apposite bombole + bilancia
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Verifica di integrità del cabinato in c.a. e delle relative porte di accesso
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Prova di efficienza dei compressori aria a servizio dell’impianto metano
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Verifica delle piombature metriche e scadenza ultimo controllo metrologico
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Controllo della presenza delle attrezzature antincendio fisse e mobili e relativa scadenza periodica |
...
segue
Fonte: VVF
Certifico Srl - IT | Rev. 00 2019
©Copia autorizzata Abbonati
Info e download
Collegati
Circolare Prot. n. 3819 del 21.03.2013
Circolare del Ministro dell’Interno n. 5870 del 18/05/2015
Bozza RTV di prevenzione incendi impianti di distribuzione GNL
UNI EN ISO 16924:2018 | Stazioni a GNL
Decreto Presidente della Repubblica 1° agosto 2011, n. 151
Elenco Attività soggette visite Prevenzione Incendi D.P.R. 151/2011