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Guida normativa quadri elettrici | CEI 121-5
ID 9668 | 07.12.2019
Il Documento completo in allegato, estratto dalla CEI 121-5;2015 + V1;2019, fornisce una guida alla norme e legislazione applicabile ai quadri elettrici di bassa tensione, in relazione alle Figure che hanno la responsabilità dell'applicazione delle normativa e definizione delle loro competenze. La Guida CEI 121-5 riporta vari esempi di procedure tecnico-amministrative per un quadro elettrico in relazione a quale soggetto competono gli obblighi di cui al DM 37/2008 e quelli delle Direttive BT, EMC, ATEX.
Guida CEI 121-5 Guida alla normativa applicabile ai quadri elettrici di bassa tensione e riferimenti legislativi
Ed. 2015 EC1:2016 V1:2019
Excursus
La presente Guida, preparata da un gruppo di esperti del CEI, fornisce i criteri per facilitare la corretta applicazione della normativa dei quadri di bassa tensione ed evidenzia gli aspetti principali e/o critici per l'applicazione delle Norme.
La Guida è rivolta a tutti gli operatori del settore: committenti, progettisti, costruttori, installatori, verificatori e utilizzatori. Essa non ha lo scopo o la pretesa di sostituire le norme considerate, che rimangono i documenti di riferimento fondamentali. Sono prese in considerazione le tematiche legislative riguardanti i quadri di bassa tensione, evidenziati i principali cambiamenti rispetto alle Norme CEI 17-13 ed inseriti due esempi di realizzazione di quadri di distribuzione con allegata tutta la documentazione necessaria per la progettazione, costruzione, realizzazione, verifica e messa in servizio dei quadri: fronte quadro, schemi, dati di ingresso, dichiarazioni di conformità, verifiche di progetto con i calcoli per la verifica delle sovratemperature ed il collaudo del quadro. Infine sono indicate le istruzioni per la messa in servizio e la manutenzione.
La Guida segue l'impostazione della serie di Norme CEI EN 61439 e dedica spazio alle altre Norme del Sottocomitato 121B relative agli involucri vuoti, all'arco interno e alla prova di riscaldamento, oltre alla Norma nazionale CEI 23-51 sui quadri di distribuzione per impianti domestici e alla Norma CEI EN 60204-1 sull'equipaggiamento elettrico delle macchine per le prescrizioni che contiene sui quadri per macchina.Sono inoltre riportate informazioni relative al mercato nordamericano e una serie di quesiti con relativa risposta.La presente Guida sostituisce completamente la Norma CEI 17-70:1999-04
Conformità Impianti
Il DM 37/2008 impone all’installatore di sottoscrivere, per ogni impianto realizzato, una Dichiarazione di Conformità alla regola d’arte e di allegare una relazione con le tipologie dei materiali utilizzati. È quindi conveniente per l’installatore fare riferimento alle norme CEI, sia per quanto riguarda la progettazione e la realizzazione dell’impianto, sia per quanto riguarda i componenti utilizzati.
L’installatore che ha scelto quadri di bassa tensione conformi alla Norma CEI EN 61439-1 e alla parte specifica, deve riportare nella relazione allegata alla dichiarazione di conformità dell’impianto:
- Modello, tipo o sigla, del quadro; - Nome del costruttore del quadro; - Copia della dichiarazione di conformità del quadro alla norma applicata.
L’installatore è responsabile della rispondenza dei prodotti componenti l’impianto alle norme che vi vengono citate.
Nel caso della Norma CEI EN 61439-1 il “costruttore del quadro” si assume la responsabilità del prodotto finito e vi appone la targa con i propri dati e con le informazioni tecniche richieste dalla norma stessa. Lo stesso è responsabile della “certificazione” (verifica di conformità) del quadro secondo la norma applicabile, e può (e deve) avvalersi delle informazioni relative alle verifiche eseguite sul progetto del quadro (o sistema) originale da parte del costruttore originale. Il costruttore del quadro dovrà farsi carico anche dell’esecuzione delle prove individuali che, in ottemperanza alla norma, dovranno essere eseguite su ogni esemplare realizzato.
La Norma CEI EN 61439-1, inoltre, ammette che alcune fasi del montaggio dei quadri vengano eseguite fuori dall’officina del costruttore, purché questo sia realizzato secondo le sue istruzioni.
Ciò è in accordo con lo spirito della norma che tende a conferire al quadro elettrico di bassa tensione le caratteristiche di prodotto industrializzato che si traducono poi in significativi vantaggi per l’utilizzatore finale, non ultimo quello della maggiore affidabilità e del conseguente aumento del livello di sicurezza ottenibile.
L’installatore, nel caso in cui sia anche il costruttore del quadro, è dunque autorizzato dalla norma ad utilizzare prodotti commercializzati in forma di pezzi sciolti da comporre correttamente per la costruzione del quadro adatto, volta per volta, allo specifico impianto.
L’utilizzazione di questo tipo di prodotto pone, inoltre, il problema della suddivisione (condivisione) di responsabilità nel garantire la rispondenza alla norma del quadro realizzato. Infatti, né il costruttore dei pezzi sciolti (per la norma: costruttore originale), né l’assemblatore del quadro (per la norma: costruttore del quadro) hanno la possibilità di controllare completamente l’iter di realizzazione del quadro e di garantirne quindi la rispondenza alla norma
Competenza della verifica di conformità
Per meglio chiarire quanto, di fatto, già valido ai fini della vecchia norma, la responsabilità della “certificazione” (o, meglio, verifica di conformità) del quadro secondo la norma applicabile è in carico al “costruttore del quadro”, il quale può (e deve) avvalersi delle informazioni relative alle verifiche eseguite sul progetto del quadro (o sistema) originale da parte del costruttore originale.
Il costruttore del quadro dovrà farsi carico dell’esecuzione delle prove individuali che, in ottemperanza alla norma, dovranno essere eseguite su ogni esemplare realizzato.
Pertanto si possono presentare due casi:
- Il costruttore originale e il costruttore del quadro coincidono; tutte le verifiche sono naturalmente a carico del costruttore del quadro stesso.
- Il costruttore originale e il costruttore del quadro non coincidono; da parte dell’assemblatore (costruttore del quadro), le regole essenziali da osservare, al fine di
poter garantire e documentare opportunamente la conformità del quadro alle norme si possono così sintetizzare:
a) scegliere un fornitore affidabile in grado di dimostrare l’esecuzione delle verifiche di progetto effettuate sui prototipi;
b) effettuare la scelta dei componenti del quadro in stretta osservanza dei cataloghi del fornitore;
c) montare il quadro seguendo scrupolosamente le istruzioni del costruttore originale;
d) verificare, tramite ulteriori prove o metodi di calcolo/estrapolazione, eventuali modifiche sostanziali apportate rispetto alle configurazioni “tipo” garantite dal costruttore originale;
e) effettuare correttamente le prove individuali previste dalla norma su ciascun quadro realizzato;
f) conservare nei propri archivi la documentazione relativa alle prove e/o verifiche e alle prove individuali effettuate.
Procedure tecnico-amministrative
La Guida CEI 121-5 riporta vari esempi di procedure tecnico-amministrative per un quadro elettrico in relazione a quale soggetto compete mettere la targa (con nome e matricola), apporre la marcatura CE, compilare la dichiarazione CE di conformità che allega e archivia col fascicolo tecnico del quadro, compilare la dichiarazione di conformità per il DM 37/08 (ex Legge 46/90) che comprende il quadro da consegnare al committente, produrre la documentazione tecnica (schemi) e le informazioni relative all’apparecchiatura (dati di targa, uso e manutenzione, ecc.) (Vedi Tabella 4)
Figure giuridiche
Il committente: è il cliente che acquista ed utilizza il quadro richiesto e la relativa installazione. Il committente dovrà scegliere un’impresa installatrice tra quelle abilitate alla quale affiderà l’intervento e da questa riceverà a fine lavori la Dichiarazione di Conformità secondo il DM 37/2008, oltre ai fascicoli d’uso e manutenzione. Il committente dovrà poi farsi carico di un corretto uso, dei controlli periodici funzionali e della manutenzione.
Il progettista: con il DM 37/08 tutti i nuovi impianti devono essere progettati. Per gli impianti “semplici” il progetto coincide sostanzialmente con lo schema unifilare dell’impianto. Per gli impianti “complessi” il progetto dell’impianto è redatto, per esempio secondo la Guida CEI 0-2, con schemi topografici, uni-multipolari, funzionali, relazioni e ovviamente i calcoli di dimensionamento.
Ai nostri scopi, sono definibili due figure di progettista funzionalmente diverse, quella dell’impianto (è codificata dal DM 37/2008) e quella del quadro (è identificata nella figura del costruttore del quadro).
Il progettista dell’impianto, sulla base delle indicazioni del committente, conoscendo la destinazione d’uso del quadro, propone il generico schema elettrico, calcola le correnti impiantistiche (Ie, IN, Iz), comunica al quadrista la Icc e/o la Icp, decide la protezione dalle sovracorrenti, stima le dimensioni massime del quadro, fissa il grado IP, sceglie gli apparecchi e comunica le dimensioni indicative del quadro, avendo verificato la disponibilità dello spazio e la logistica riguardo al trasporto, movimentazione e fissaggio. In pratica, il progettista dell’impianto è responsabile della corretta integrazione del quadro, inteso come apparecchiatura chiusa, all’interno dell’ambiente e dell’impianto elettrico utilizzatore.
L’installatore: è il costruttore dell’impianto elettrico fisso (quadri, condutture, apparecchi utilizzatori, prese, lampade, ecc.). Come detto, l’installatore impiantista non ha un diretto coinvolgimento nel quadro, deve integrarlo nell’impianto alla stregua di un componente. Per inserirlo, dovrà attestare alle barre o alle morsettiere le linee di entrata, le linee di uscita e la circuiteria ausiliaria e di controllo prevista. Quindi verificherà la targa e la marcatura CE e, se del caso, riceverà dal costruttore-fornitore le documentazioni d’uso e manutenzione, che poi trasmetterà all’utilizzatore-gestore finale, insieme a tutte le altre in allegato alla Dichiarazione di Conformità (DM 37/2008).
Nella Dichiarazione, consegnata a fine lavori, il quadro sarà riportato sugli schemi elettrici o sul progetto “as-built” dell’impianto e nell’elenco dei materiali installati.
Nel caso di piccoli quadri e centralini, che l’installatore generalmente realizza direttamente in loco o nella sua officina, l’installatore diventa anche costruttore del quadro. Si tratta di allestimenti semplici ove per soddisfare la regola dell’arte è sufficiente la conformità alla Norma CEI 23-51, pensata proprio per semplificare il lavoro nel caso di tipologie di quadri di limitata complessità e potenza. Come noto, questa Norma ha valenza tecnica e giuridica sull’intero territorio nazionale e arriva a coprire utenze di media taglia, anche trifasi, fino a 125 A e a 400 V.
Sintesi normativa
Nelle Tabelle 1 e 2 le norme e principali Leggi e Direttive che interessano i quadri elettrici, inoltre in Tabella 3 riporta importanti definizioni e suddivisioni di competenze previste dalla Norma CEI EN 61439-1. Nella Tabella 4 sono riportati Esempi di procedure tecnico-amministrative per un quadro elettrico con le competenze dei vari soggetti.
Tabella 1 - Norme e tipologie di quadri
Rif. Norma
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Tipologie di quadri ai quali la Norma si applica
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CEI EN 61439-1
Regole generali
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Per tutti i tipi di quadri. Non può essere utilizzata da sola per specificare un quadro e determinarne la conformità ma deve essere utilizzata congiuntamente con la Norma specifica del quadro realizzato.
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CEI EN 61439-2 Quadri di potenza
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Va letta congiuntamente con la Parte 1. Definisce i “quadri di potenza” (con tensione non superiore a 1000 V in c.a. e 1500 V in c.c.). I quadri sono utilizzati per distribuire e controllare l’energia per tutti i tipi di carichi previsti per applicazioni industriali, commerciali e similari e sui quali non sono previste operazioni da parte di persone comuni. Introduce concetti che sono tipici dei quadri di potenza quali la forma di segregazione, il tipo di costruzione (con parti fisse, rimovibili, o estraibili) ed il tipo di collegamenti elettrici delle unità funzionali (fissi, sezionabili, estraibili).
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CEI EN 61439-3 Quadri di distribuzione destinati ad essere manovrati da persone comuni (DBO)
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Definisce le prescrizioni particolari per questi quadri. La tensione verso terra non è superiore a 300 V e la corrente nominale non è superiore a 250 A, con corrente dei circuiti non superiore a 125 A. In Italia rimane ancora valida la Norma CEI 23-51 per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri per installazioni fisse per uso domestico e similare con corrente nominale in entrata fino a 125 A. La Norma considera questi quadri non più soggetti alle sole verifiche mediante le prove di tipo, come era in precedenza con gli ASD (quadri di distribuzione serie CEI EN 60439), ma quadri che possono essere verificati seguendo uno dei tre metodi di verifica equivalenti ed alternativi ammessi dalle regole generali: verifiche mediante prove di laboratorio; confronto con il progetto provato;verifiche attraverso valutazione (calcoli, regole di progetto, ecc.). Viene precisato il campo di applicazione e le prescrizioni particolari (ad es. grado di protezione dell’involucro almeno pari a IP2XC)
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CEI EN 61439-4 Quadri per cantiere
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Questi quadri sono destinati agli impianti elettrici in uso nei cantieri di costruzione e demolizione, sia all’interno che all’esterno, non si applica ai quadri destinati ad essere utilizzati nei centri amministrativi dei cantieri (uffici, guardaroba, sale riunione, mense, ristoranti, dormitori, gabinetti, ecc.). Fornisce regole di installazione a cui bisogna adeguarsi. Si fa riferimento anche alle necessità operative che usualmente si riscontrano nei cantieri (mobilità, trasporto su terreni accidentati, esposizione alle intemperie e agli urti, ecc.).
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CEI EN 61439-5 Quadri di distribuzione in reti pubbliche
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Si applica ai quadri e alle cassette di tipo fisso adatte per l’installazione in una rete pubblica che riceve energia elettrica da una o più alimentazioni e la distribuisce attraverso uno o più cavi ad un’altra apparecchiatura. Si distinguono in quadri per interno (PENDA-I) o per esterno (PENDA-O). La Norma è allineata alla CEI EN 61439-1 per quanto riguarda la struttura ed il contenuto tecnico con l’introduzione di nuove verifiche.
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CEI EN 61439-6 Condotti sbarre
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Si applica ai condotti sbarre ed ai loro componenti per la trasmissione, distribuzione e conversione dell’energia elettrica, nonché per il comando e controllo delle apparecchiature che utilizzano energia elettrica. I condotti sbarre sono installati in edifici commerciali, pubblici, agricoli, industriali e possono essere utilizzati anche in particolari condizioni di esercizio, come sulle navi, sui treni, in ambienti residenziali o sulle macchine purché siano conformi anche alle prescrizioni relative all’applicazione specifica. La Norma non si applica ai binari elettrificati soggetti alla Norma CEI EN 60570. La Guida CEI 121-5 descrive in particolare le novità rispetto alla CEI EN 60439-2 e si sofferma ad analizzare i singoli articoli della CEI EN 61439-6.
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CEI EN TR 61439-0
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Si tratta di una guida per la specificazione dei quadri di bassa tensione ed aiuta l’estensore della specifica a scegliere e definire in modo appropriato le caratteristiche del quadro utilizzando un approccio funzionale. Il Rapporto Tecnico è disponibile solo nella versione IEC (inglese-francese); non è stata fatta la traduzione del rapporto tecnico in italiano in quanto l’Allegato C (informativo) della CEI EN 61439-1 costituisce un modello utile per identificare gli argomenti necessari da fornire al costruttore per la realizzazione del quadro.
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CEI EN 61439-7
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Riguarda i quadri per installazioni particolari in luoghi pubblici quali porti, campeggi, mercati e per stazioni di ricarica per veicoli elettrici. È una Specifica Tecnica. La Guida CEI 121-5 si sofferma sui quadri destinati alla ricarica di veicoli elettrici (ACSEV), per i quali occorre comunque fare riferimento alla specifica Norma CEI EN 61851-1. Essa contiene una classificazione legata alle caratteristiche di accessibilità dell’area in cui i quadri andranno ad essere installati (ad accesso ristretto – aree private, aree di campeggio o porticcioli privati – aree ad accesso illimitato – ambienti pubblici).
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CEI EN 62208 Involucri vuoti
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Si applica agli involucri vuoti, come forniti dal relativo costruttore, prima che il quadrista realizzi il quadro inserendo gli apparecchi di protezione e di manovra. L’involucro è un componente del quadro elettrico ed è possibile trovare sul mercato involucri vuoti di materiale metallico o isolante, che sono predisposti per montare i dispositivi di protezione e manovra ed altri componenti per realizzare un quadro. Il costruttore che li fabbrica, in generale, non conosce la destinazione d’impiego e nemmeno la configurazione del quadro in cui verranno impiegati, egli può solo garantire l’idoneità dell’involucro verificando alcune caratteristiche meccaniche, termiche, dielettriche, ecc. La Guida CEI 121-5 ne riporta la classificazione, la documentazione e le verifiche.
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CEI EN 50274 Protezione contro le scosse elettriche
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Protezione dal contatto diretto accidentale con parti pericolose. Riporta in dettaglio le modalità di costruzione di un quadro affinché persone esperte o avvertite possano effettuare operazioni semplici all’interno di un quadro di bassa tensione, come ad es. il ripristino di un relè termico, senza effettuare le procedure dei lavori sotto tensione.
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CEI 17-43
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Metodo per la determinazione delle sovratemperature, mediante estrapolazione, per quadri BT non di serie (ANS). Stabilisce un metodo di calcolo, sostitutivo alla prova di riscaldamento, applicabile a quadri o a scomparti di quadro senza ventilazione forzata. Il metodo permette di determinare la sovratemperatura dell’aria all’interno del quadro. (Rapporto Tecnico IEC/TR 60890).
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CEI 23-51
Quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare
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Norma Sperimentale per quadri (centralini) di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare con corrente nominale in entrata fino a 125 A e tensione fino a 400 V. Possono essere realizzati da installatori assiemando involucri classificati GP (uso generale) secondo la Norma CEI EN 60670-24 con apparecchi di protezione e manovra. La Guida CEI 121-5 chiarisce aspetti come il campo di applicazione, le prescrizioni normative, le verifiche, la targa.
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CEI EN 60204-1
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Sicurezza del macchinario – Equipaggiamento elettrico delle macchine – Parte 1: Regole generali. Riguarda l’equipaggiamento elettrico delle macchine di cui il quadro elettrico fa parte. Questa Norma può essere utilizzata con la serie di Norme sui quadri CEI EN 61439.
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IEC/TR 61641 (CEI 121-7)
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Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione (quadri BT) – Guida per la prova in condizioni d’arco dovuto ad un guasto interno. È la traduzione del Rapporto Tecnico IEC/TR 61641 e fornisce indicazioni sul metodo di prova dei quadri per bassa tensione in condizioni d’arco in aria dovuto ad un guasto interno. La prova, eseguita a discrezione del costruttore o soggetta ad accordo tra costruttore e utilizzatore, ha lo scopo di determinare l’attitudine del quadro a limitare il rischio di lesioni alle persone e di danni all’ambiente circostante per un guasto interno al quadro. Essendo l’arco interno poco probabile sui quadri di bassa tensione, i requisiti di prova non sono stati inseriti nella norma generale.
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Guida CEI 17-97/1
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Apparecchiature a bassa tensione – Dispositivi di protezione contro le sovracorrenti – Parte 1: Applicazione delle caratteristiche nominali di cortocircuito. È la traduzione del Rapporto Tecnico IEC 61912-1 ed è rivolta ai progettisti di impianti elettrici per indirizzarli nella scelta delle protezioni contro il cortocircuito, utilizzandone al meglio le caratteristiche, al fine di evitare eccessi di progettazione e costi aggiuntivi non necessari. La Guida CEI 121-5 riassume le definizioni delle caratteristiche nominali di cortocircuito per i quadri e gli apparecchi di bassa tensione e fornisce degli esempi applicativi.
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Tabella 2 – Principali Leggi e Direttive che interessano i quadri elettrici
Legge 186/1968
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Art. 1: “tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati e costruiti a regola d’arte”. Art. 2: “i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni elettriche ed elettroniche realizzate secondo le Norme del Comitato Elettrotecnico Italiano si considerano costruite a regola d’arte”. I quadri elettrici, come tutte le apparecchiature, se costruiti secondo la loro Norma sono a regola d’arte.
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DM 37/08 (sostituisce la Legge 46/90)
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Questo Decreto Ministeriale impone, in ottemperanza all’Art. 5, che per gli impianti sia redatta la “dichiarazione di conformità” alla regola d’arte. Pertanto tutti i prodotti installati nell’impianto, compresi i quadri, devono anch’essi essere costruiti a regola d’arte, che è rispettata se si costruisce il prodotto secondo le Norme CEI.
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D.Lgs. 81/2008
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“Attuazione dell’art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” – Articolo 81 – Requisiti di sicurezza: “Tutti i materiali, i macchinari e le apparecchiature, nonché le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere progettati, realizzati e costruiti a regola d’arte. Ferme restando le disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle Direttive comunitarie di prodotto, i materiali, i macchinari, le apparecchiature, le installazioni e gli impianti di cui al comma precedente, si considerano costruiti a regola d’arte se sono realizzati secondo le pertinenti norme di buona tecnica (…)”.
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Direttiva Bassa Tensione 2014/35/UE
(che ha sostituito la Direttiva 2006/95/CE in
precedenza conosciuta come DBT 73/23/CEE)
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La Direttiva 73/23/CEE fu recepita in Italia con la legge 791/77 e successivamente la Direttiva 93/68/CEE introdusse l’obbligo della marcatura CE. La Direttiva 2014/35/UE ha sostituito la Direttiva 2006/95/CE che a sua volta aveva conglobato la Direttiva 73/23/CEE e la Direttiva 93/68/CEE ma non ha modificato i requisiti richiesti che sono quelli della Legge 791/77 e rimangono validi. La Direttiva Bassa Tensione si applica a tutto il materiale elettrico con una tensione di esercizio compresa tra 50 V e 1 000 V in corrente alternata e tra 75 V e 1 500 V in corrente continua. Essa indica quali caratteristiche di sicurezza deve possedere il materiale elettrico (e quindi anche i quadri) messo in commercio.
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Direttiva Compatibilità Elettromagnetica “EMC” 2014/30/UE (che ha sostituito la Direttiva 2004/108/CE)
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Questa Direttiva si applica a tutte le apparecchiature elettrotecniche ed elettroniche che possono creare perturbazioni elettromagnetiche (emissioni) o il cui funzionamento possa venire influenzato da tali perturbazioni (immunità). I disturbi prodotti dalle manovre sotto carico degli apparecchi (interruttori, sezionatori, ecc.) non sono considerati. Per i quadri che incorporano apparecchi elettromeccanici non si esegue nessuna prova EMC. Anche per i quadri che incorporano apparecchi elettronici (es. differenziali, ecc.) conformi alle norme di prodotto e montati secondo le istruzioni del fabbricante non si effettua nessuna prova EMC. Per tutti gli altri casi si effettuano le prove di immunità (sovratensione impulsiva, transitori/treni veloci, campo elettromagnetico e scariche elettrostatiche) e di emissione indicati nell’Allegato J della Norma CEI EN 61439-1.
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Direttiva “ATEX” 2014/34/UE (recepita in Italia con D.Lgs. 19 maggio 2016, n. 85).
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Questa Direttiva, derivante dalla precedente Direttiva ATEX 94/9/CE, si applica agli impianti e ai quadri destinati ad essere utilizzati in atmosfere esplosive per condizioni speciali di esercizio. Per soddisfare la direttiva oltre alle Norme della serie CEI EN 61439 si applicano anche le pertinenti Norme armonizzate della serie EN 60079 (vedi Norma CEI 31-70).
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Tabella 3 – Definizione e suddivisione delle competenze
Costruttore originale
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È l’organizzazione che progetta il quadro, ne definisce e ne verifica le caratteristiche in accordo alla norma. Inoltre, nel caso in cui la realizzazione del prodotto venga svolta da altri, il costruttore originale definisce e pubblica le regole per permettere la replicazione del prototipo verificato.
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Competenze
Progetta e realizza un’ampia varietà di configurazioni di quadri partendo da un numero discreto e predefinito di componenti. Deve garantire: le verifiche di progetto sui prototipi; le istruzioni per la scelta dei componenti e per il montaggio.
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Sistema di quadri
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Un sistema di quadri è un insieme definito di componenti meccanici (involucri, carpenterie, strutture, kit di adattamento, ecc.) ed elettrici (sistemi sbarre principali e di distribuzione, unità funzionali, connessioni, ecc.) che permette la costruzione di una serie di quadri in diverse configurazioni, montate e cablate in accordo alle istruzioni del costruttore originale.
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Il sistema di quadri viene provato dal costruttore originale nelle configurazioni rappresentative più gravose.
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Costruttore del quadro (*)
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È l’ente o l’organizzazione, che può essere anche diverso dal costruttore originale, il quale si assume la responsabilità del quadro finito. Per le parti del quadro realizzate dal costruttore del quadro, che si differenziano dal prototipo verificato dal costruttore originale, il costruttore del quadro diventa anche costruttore originale per tali parti; ne consegue che il costruttore del quadro deve verificare le suddette parti in conformità a quanto prescritto nella Norma.
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Competenze
Il costruttore del quadro (se diverso dal costruttore originale) realizza il quadro partendo da pezzi sciolti o assiemi di montaggio (kit) e, seguendo le istruzioni del Costruttore Originale, ottiene il prodotto finale conforme agli esemplari realizzati e verificati dal Costruttore Originale. Deve effettuare: la scelta e il montaggio dei componenti seguendo le istruzioni del costruttore originale; la verifica della configurazione derivata (con il supporto del costruttore originale); le verifiche individuali.
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Il Quadrista di un quadro |
...
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L’assemblatore di un quadro |
...
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(*) NOTA Il costruttore del quadro può anche essere il Quadrista o l’Assemblatore.
Il Costruttore Originale deve garantire:
- le verifiche di progetto sui prototipi; - le istruzioni per la scelta dei componenti e per il montaggio.
Il Costruttore del quadro deve effettuare:
- la scelta e il montaggio dei componenti seguendo le istruzioni del costruttore originale; - la verifica della configurazione derivata (con il supporto del costruttore originale); - le verifiche individuali
Tabella 4 - Esempi di procedure tecnico-amministrative per un quadro elettrico con le competenze dei vari soggetti (modifica alla Guida da Variante V1 2019)
Casistiche |
Targa |
Marcatura CE |
Dichiarazione di conformità dell’impianto
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Mettere
la targa
col suo
nome e la
matricola
sul quadro
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Compilare
la dichiarazione CE
di conformità che
si allega e
archivia col
fascicolo
tecnico del
quadro
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Compilare la
dichiarazione di conformità
per il DM 37/08
(ex 46/90)
che comprende il
quadro e
consegnarla
al committente
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Quadro costruito
dal costruttore
originale
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Costruttore originale |
Costruttore originale |
Installatore
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Quadro costruito
dal costruttore non
originale
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Costruttore del quadro |
Costruttore del quadro |
Installatore |
1) Un installatore
d’impianto
assembla un
quadro di
distribuzione e lo installa su un
suo impianto
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Installatore |
Installatore |
Installatore |
---
|
--- |
--- |
--- |
4) Un assemblatore completa
un quadro di
distribuzione,
assemblato in
parte da un suo
fornitore, e lo
vende
all’installatore
o ad un cliente
finale
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Assemblatore |
Assemblatore |
Installatore |
5) Un costruttore
assembla un
quadro, che
viene poi
modificato
dall’utilizzatore/
installatore
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Costruttore
del quadro
|
Costruttore
del quadro
|
Installatore |
... segue Documento completo in allegato.
Fonte: CEI
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Collegati Decreto 22 gennaio 2008 n. 37 Manuale Quadro elettrico bordo macchina: EN 61439-1/2 e EN 60204-1* Quadri Elettrici: la nuova norma EN 61439-1:2009 Allegati C/D Focus Quadri elettrici EN 61439-1: Verifiche e Prove previste EN 61439-1: Verifiche di Progetto e Individuali - File CEM
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