Relazione stato di conservazione attrezzatura a pressione UNI 11706
Appunti Normazione | ||
30 Novembre 2024 | ||
Salve Visitatore | ||
Relazione stato conservazione attrezzatura a pressione UNI 11706 ID 17822 | 16.10.2022 / Documento completo allegato - Modelli relazione Il Documento, estratto dalla UNI 11706, tratta della valutazione dello stato di conservazione di una attrezzatura a pressione, anche in accordo con il DM 11 aprile 2011, e riporta modelli esempio di relazione tecnica. La valutazione prevede le seguenti azioni da eseguire nell'ordine: 1) analisi preliminare, che tenga conto del progetto, della storia di esercizio dell'apparecchio, dei dati di ispezioni precedenti, di incidenti, riparazioni e/o modifiche; Excursus Il DM 11 aprile 2011 all’Allegato II punto 4.3.2.1, (4. Verifica delle attrezzature del gruppo GVR), prevede una verifica di integrità decennale che consiste nell’accertamento dello stato di conservazione delle varie membrature mediante: Decreto 1° dicembre 2004 n. 329 Art. 3. Specifiche tecniche relative all’esercizio delle attrezzature e degli insiemi 1. Su richiesta del Ministero delle attivita' produttive le eventuali specifiche tecniche concernenti l’esercizio delle attrezzature e degli insiemi di cui all’articolo 1 sono elaborate in collaborazione con l’ISPESL e con l’Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI), tenendo conto delle normative emanate dal Comitato europeo di normazione, sentite le associazioni di categoria interessate, e successivamente approvate dal Ministero delle attivita' produttive di concerto con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. La UNI/TS 11706:2018 ha lo scopo di definire le modalità e le procedure per valutare lo stato di conservazione delle attrezzature e degli insiemi a pressione in esercizio relativamente al degrado strutturale e metallurgico del materiale. La norma tratta i meccanismi di danno a evoluzione normalmente lenta i cui effetti non risultano rilevabili all’esame visivo. Nella norma è riportato un elenco dei meccanismi di danno potenzialmente attivi sulle attrezzature, che include una descrizione qualitativa del fenomeno di danno e l’indicazione delle possibili metodologie di misura e di controllo. Controlli definiti UNI/TS 11708 e DM 11 aprile 2011 Estratto UNI 11706:2018 Attrezzature a pressione - Valutazione dello stato di conservazione delle attrezzature e degli insiemi a pressione a seguito del degrado strutturale e metallurgico da esercizio dei materiali (1) In particolare: Decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali 11 aprile 2011, Allegato II, punto 4.3.2.1. 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La presente norma ha lo scopo di definire le modalità per valutare lo stato di conservazione delle attrezzature e degli insiemi a pressione in esercizio relativamente al degrado metallurgico del materiale. 2 RIFERIMENTI NORMATIVI La presente norma rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presente specifica tecnica come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l’ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gli aggiornamenti). UNI 8065 Trattamento dell'acqua negli impianti termici ad uso civile 3 TERMINI E DEFINIZIONI Ai fini del presente documento si applicano i termini e le definizioni seguenti: 3.1 degrado metallurgico: Evoluzione microstrutturale anomala, diminuzione delle proprietà tensili, diminuzione della tenacità. 3.2 manuale di istruzioni (o manuale d’uso e manutenzione): Documento, redatto dal fabbricante, contenente tutte le informazioni utili ai fini della sicurezza per quanto riguarda il montaggio, l’assemblaggio, la messa in servizio, l’impiego, la manutenzione e i controlli da parte dell’utilizzatore. 3.3 manuale operativo: Documento redatto dall’utilizzatore, in cui sono descritte le regole e le procedure operative adottate nell’esercizio in sicurezza di attrezzature a pressione. 3.4 meccanismo di danno del materiale: Processo che induce micro e/o macro modificazioni dannose nel materiale, nel corso del tempo, che sono nocive per le sue caratteristiche fisico-chimiche (qualità e proprietà meccaniche). 4 GENERALITÀ 4.1 Requisiti di competenza del personale L'incaricato della valutazione deve essere una persona competente con almeno 5 anni di esperienza documentata nella valutazione di stabilità di componenti in esercizio e di verifiche di progetto ed esercizio di attrezzature a pressione. 4.2 Tempi di esecuzione La valutazione deve essere effettuata non oltre i 40 anni dalla data di inizio dell’effettivo esercizio dell’attrezzatura. La valutazione deve essere opportunamente anticipata qualora il fabbricante o l’utilizzatore abbiano previsto, relativamente ai meccanismi di danno trattati nella presente norma, degli intervalli di verifica inferiori. E’ comunque raccomandata l’esecuzione di un’analisi preliminare per l’individuazione dei meccanismi di danno (vedere i punti 5.1 e 5.2), non oltre 10 anni dalla messa in servizio o dalla verifica primo impianto (2). (2) Questa verifica potrebbe essere eseguita in corrispondenza della prima verifica di integrità decennale. 4.3 Attività La valutazione dello stato di conservazione dell’attrezzatura prevede le seguenti azioni da eseguire nell'ordine: 1) analisi preliminare, che tenga conto del progetto, della storia di esercizio dell'apparecchio, dei dati di ispezioni precedenti, di incidenti, riparazioni e/o modifiche; 5 PROCEDURA DI VALUTAZIONE 5.1 Analisi preliminare 5.1.1 Generalità L’incaricato deve raccogliere i dati e i documenti riportati nei punti che seguono. 5.1.2 Dati originali di progetto Per la valutazione dello stato di conservazione sono necessari i seguenti dati di progetto: - disegni di progetto (o disegni isometrici nel caso di linee) contenenti l’indicazione delle dimensioni (compresi tolleranze e sovra spessori di corrosione) e dei materiali impiegati; Quando siano stati effettuati interventi quali modifiche, sostituzioni, riparazioni, devono essere disponibili i dati relativi all’intervento, completi dei disegni (o disegni isometrici nel caso di linee) contenenti le indicazioni necessarie per descrivere compiutamente l’intervento stesso e i suoi effetti. 5.1.3 Dati di esercizio I dati di esercizio necessari per la valutazione dello stato di conservazione dell’attrezzatura devono comprendere almeno i seguenti: - storia delle condizioni di esercizio in termini di pressione, temperatura, tempo di esercizio, fluidi di processo, condizioni ambientali; 5.1.4 Dati di manutenzione I dati di manutenzione necessari per la valutazione dello stato di conservazione dell’attrezzatura devono comprendere almeno i seguenti: - eventuali piani di controllo e relativi registri di controllo manutentivi; 5.2 Individuazione e caratterizzazione dei potenziali meccanismi di danno Questa attività include: 1) l’analisi dei processi passati, di quelli attuali e di quelli programmati; I risultati dell’analisi devono essere riportati sulla relazione tecnica (vedere il punto 5.5). 5.3 Pianificazione ed esecuzione dei controlli Sulla base dei risultati dell’analisi di cui al punto 5.1 e dell’individuazione dei meccanismi di danno di cui al punto 5.2 deve essere stilato un piano dei controlli, che includa almeno: - il meccanismo cui il controllo si riferisce; Dei controlli eseguiti sulla base del piano dei controlli, deve essere mantenuta documentazione da allegare alla relazione tecnica (vedere il punto 5.5). 5.4 Valutazione del danno e implicazioni sull’esercibilità del componente I risultati dei controlli eseguiti sulla base del piano dei controlli di cui al punto 5.3 devono essere esaminati e analizzati per valutare l’eventuale stato di danno delle attrezzature. In funzione dell’esito dei controlli deve essere definita l’ulteriore esercibilità delle attrezzature, compresa l’individuazione di eventuali limitazioni e/o variazioni dei parametri di progetto, nonché la tipologia e la tempistica dei successivi interventi. 5.5 Relazione tecnica La valutazione effettuata deve essere documentata in una relazione tecnica che includa: - l’analisi delle condizioni iniziali desunte dall’esame dei dati e dei documenti raccolti; Nel caso in cui l’attività di analisi faccia emergere l’assenza di possibili meccanismi di danno in base al punto 5.2, la relazione tecnica deve comunque essere predisposta per dare evidenza della valutazione eseguita. Nota APPENDICE A MECCANISMI DI DANNO (normativa) La presente appendice contiene l’elenco e la descrizione dei meccanismi di danno ai fini dell’applicazione della presente norma. Nota prospetto A.1 Addolcimento APPENDICE B RELAZIONE TECNICA - CASI DI ESEMPIO (informativa) B1. Esempio 1: recipiente a pressione Certifico Srl - IT | Rev. 0.0 2022 Collegati |
||
|
||
www.certifico.com
è un sito di INVIO NEWSLETTTER Se vuoi cancellarti dall'invio della newsletter oppure effettua il login al sito ed entra nella Tua Area Riservata, in “Modifica dati” agisci con la spunta sul box di selezione “Newsletter”. L'Elenco completo di tutte le ns newsletter è qui: Archivio newsletter. |
||
Certifico Srl 2000-2024 | VAT IT02442650541 |