Sicurezza laser in campo sanitario: norme e responsabilità
Un Documento sul rischio radiazioni artificiali (laser) in riferimento al D.Lgs 81/2008 Titolo III Capo V Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a radiazioni ottiche artificiali e le norme IEC e CEI di riferimento, con particolare attenzione al Rapporto Tecnico IEC TR 60825-14 (CEI 76-11) per la Gestione del rischio laser per le Organizzazioni in campo sanitario attraverso le "Administrative policies" e la figura del "LSO" Laser Safety Officer (Responsabile Sicurezza laser).
La gestione degli agenti fisici in ambiente sanitario, richiede una particolare attenzione nei confronti di una importante sorgente di rischio diffuso. Si tratta dei LASER medicali che appartengono alla categoria delle cosiddette sorgenti di radiazioni non ionizzanti.
Essi sono in continua evoluzione sia per tecnologia che per le diverse applicazioni in campo medico e vengono impiegati con ottimi risultati in chirurgia, fisioterapia e medicina estetica.
Tuttavia, è necessario considerare il fatto che, a causa di una normativa che non contempla in modo specifico le procedure di sicurezza da adottare per tali dispositivi medici, è piuttosto recente l’attenzione ai problemi di sicurezza inerenti il loro uso che espone a rischi importanti sia gli operatori che i pazienti. L’attuale quadro normativo, infatti, solo attraverso le “misure generali di tutela” a carico dei datori di lavoro regolamenta l’impiego dei LASER e le relative procedure per la gestione degli aspetti della sicurezza connessi al loro utilizzo.
Sicurezza laser: le norme di riferimento
Il concetto di laser non basta a descrivere il pericolo rappresentato da un dispositivo che emette radiazioni elettromagnetiche coerenti. Il potenziale di rischio può variare di molto secondo l’apparecchio e le condizioni d’uso. Per questo motivo la norma internazionale raccomanda che ogni sistema laser sia attribuito ad una specifica classe, in modo che il potenziale di pericolo sia immediatamente chiaro a tutti. Il rischio aumenta con l’aumentare della classe.
Obbligo di classificazione: chi mette in circolazione apparecchiature laser può consegnare il prodotto all’utilizzatore solo dopo averlo attribuito ad una delle sette classi definite nella norma sui laser (in caso contrario l’utilizzatore dovrebbe rispettare le regole severe della classe 4). Quest’obbligo viene meno se il prodotto è un modulo che può funzionare solo se viene integrato in un impianto.
Classe 1
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innocuo in esercizio normale(1)
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nessuna misura necessaria
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Classe 1M
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innocuo senza strumenti ottici
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avvertire le persone che utilizzano strumenti ottici
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Classe 2
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innocuo se l’esposizione è momentanea
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non osservare direttamente il raggio laser;
non direzionare il laser sul volto
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Classe 2M
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senza strumenti ottici: come classe 2
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avvertire le persone che utilizzano strumenti ottici
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Classe 3A
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eliminata
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trattare come la classe 1M o 2M
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Classe 3R
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limitatamente pericoloso
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lasciar utilizzare solo da personale qualificato
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Classe 3B(2)
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raggio diretto pericoloso per gli occhi; radiazione diffusa non pericolosa
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designare l’addetto alla sicurezza laser; delimitare la zona di utilizzazione con misure architettoniche; controllare gli accessi; dichiarare la presenza di laser all’entrata; lasciar utilizzare solo da personale qualificato; indossare eventualmente occhiali di protezione
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Classe 4(2)
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raggio pericoloso per occhi e pelle; radiazione diffusa ev. pericolosa per gli occhi; pericolo di incendio
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stesse precauzioni che per la classe 3B; utilizzare a per i DPI (dispositivi di protezione individuali) necessari
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(1) In condizioni normali i laser di classe 1 devono essere sicuri anche senza particolari istruzioni. Se la sicurezza dipende dalle istruzioni impartite, la non pericolosità dell'apparecchio deve essere indicata non con la classe 1, ma con una dichiarazione del tipo: Nessun pericolo nella nella zona contrassegnata
(2) Il laser deve essere dotato di un interruttore a chiave e di una presa per il collegamento di un circuito di sicurezza esterno. Se questo collegamento manca, l’apparecchio non deve emettere alcun fascio laser.
Classificazione
Secondo il materiale attivo e la sorgente di pompaggio il laser può emettere in modo continuo (= cw = continuous wave, vale a dire: durata di emissione > 0.25 s), in modo pulsato o pulsato ripetitivamente, oppure emana la sua energia sotto forma di un unico impulso gigante. Questi parametri sono determinanti per classificare i sistemi laser. La guida per classificare le apparecchiature laser è una parte essenziale della norma EN 60825-1. ...
Tavola sinottica IEC/CEI (estratto)
LSO Laser Safety Officer (Responsabile Sicurezza laser)
Come tutte le apparecchiature, anche i laser devono rispettare gli obbiettivi di sicurezza delle Direttive di Prodotto applicabili, es nel caso, la Direttiva Bassa Tensione 2014/35/UE (costruzione) e del D.Lgs. 81/2008 (uso).
In materia di laser la norma di riferimento è la IEC EN 60825-1 armonizzata Direttiva Bassa Tensione 2014/35/UE.
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Rapporto Tecnico IEC TR 60825-14 (CEI 76-11)
Il Rapporto Tecnico IEC TR 60825-14 (CEI 76-11 Sicurezza degli apparecchi laser Parte 14: Guida per l’utilizzatore) permette di assistere gli utilizzatori nella comprensione dei principi generali di sicurezza, in particolare consente:
- l'identificazione delle situazioni di potenziale pericolo, - la valutazione dei rischi derivanti da tali situazioni, - la determinazione delle necessarie misure di protezione e controllo.
Al capitolo 3 di IEC TR 60825-14 (solo in lingua inglese), sono individuate figure e competenze dei soggetti individuati nella Politica della Sicurezza di un Organizzazione che usa laser, ad esempio in campo sanitario (vedi a seguire):
- Safety responsibilities (Responsalità Sicurezza) - Competent persons (Persone competenti) - LSO Laser Safety Officer (Responsabile Sicurezza laser) - Information and training (Formazione e Informazione)
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7. D.Lgs 81/2008 sulle radiazioni ottiche artificiali
Il D.Lgs 81/2008 al titolo VIII "AGENTI FISICI" Capo V tratta della Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a radiazioni ottiche artificiali. ... segue
Premessa 1. Potenziale di pericolo delle classi laser 2. Classificazione 2.1 Classe / Pericoli / Misure 2.2 Parametri 3. Norme tecniche 3.1 Tavola sinottica IEC/CEI 3.2 IEC TR 60825-14 (CEI 76-11) 4. Estratto IEC TR 60825-14:2004 5. IEC TR 60825-14:2004 Personale addetto laser - Figura LSO 5.1 Regole di sicurezza 5.2 Formazione 5.3 Responsabile Sicurezza Laser (LSO) 5.4 Formazione Responsabile Sicurezza Laser (LSO) 6. Requisiti per un laboratorio laser 6.1 Definizioni 6.2 Requisiti e misure di protezione più importanti 7. D.Lgs 81/2008 sulle radiazioni ottiche artificiali
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