Informazione tecnica HSE / 25 ° anno
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ID 19319 | 28.03.2023 / In allegato
Lo scopo di questa linea guida è fornire un’interpretazione comune delle richieste e dell’applicazione dei componenti nei sistemi a compressione di vapore che utilizzano refrigeranti infiammabili entro i limiti degli standard HVACR nell’UE.
Poiché i refrigeranti infiammabili svolgono un ruolo importante nella riduzione graduale delle emissioni dirette legate ai refrigeranti, questa linea guida faciliterà la progettazione di sistemi a basso GWP.
ASERCOM [...]
ID 19212 | ECHA 15.03.2023
Aromatic brominated flame retardants, such as polybrominated diphenyl ethers, are generally persistent in the environment. Many, like decabromodiphenylether, are also known or suspected of being toxic and accumulating in people and animals. Their release could be minimised through an EU-wide restriction.
Before a potential restriction proposal, some preparatory work is required. This work could include an assessment of the waste stage to find out if hazardous substances are released when [...]
ID 19184 | Ministero della Salute, 10 Marzo 2023
Il Piano è stato predisposto dal Ministero della Salute con la collaborazione del Gruppo tecnico interregionale REACH – CLP, con il Centro nazionale delle sostanze chimiche, prodotti cosmetici e protezione del consumatore dell’Istituto superiore di sanità e la Rete dei laboratori di controllo in attuazione all’accordo Stato/Regioni del 7 maggio 2015
La sua attuazione assolve, relativamente alle attività di controllo, a quanto indicato [...]
ID 19176 | 08.03.2023 / In allegato Linee guida
ECHA Version 3.0 - February 2023
Polymers are the material of choice in a vast range of applications such as packaging, building and construction, transportation, electrical and electronic equipment, agriculture, as well as in the medical and the sports sectors. The versatility of polymeric materials is due to the fact that the physico-chemical properties of polymers can be tailored by a careful adjustment [...]
ID 19172 | 08.03.2023
Helsinki, 8 marzo 2023 - Forum REF-9 project report on enforcement of compliance with REACH authorisation obligations
Il progetto a livello di Unione europea dell'Enforcement Forum sulle ispezioni degli obblighi di autorizzazione REACH ha rilevato che la maggior parte degli utenti, soprattutto le PMI, soddisfa già l'obbligo di autorizzazione per controllare i rischi.
Le misure di applicazione adottate dalle autorità durante il progetto mirano a spingere le aziende verso [...]
ID 18971 | 15.02.2023 / Documento allegata e Procedura autorizzazione nazionale
In allegato:
- Documento allegato
- Autorizzazione nazionale di un prodotto biocida Min. Satute Rev. 2020
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I tipi di prodotti che rientrano nel campo di applicazione della norma sui biocidi, sono definiti nell’allegato V del Regolamento (UE) n. 528/2012 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 22 maggio 2012 relativo alla messa a disposizione sul mercato e all’uso dei biocidi (in GU n. L 167/1 del 27.6.2012).
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ID 19027 | updated July 2015
The following substances are classified as CMR substances of category 1A, 1B or 2 under Commission Regulation (EC) No 790/2009 and successive amendments of the Regulation 1272/2008.
Therefore, these substances are banned for use in cosmetic products as from 1 December 2010 (which is the starting date of application of their classification), in accordance with Article 15 of the [...]
ID 18980 | 16.02.2023 / Linee guida in allegato
ECHA Versione 2.0 gennaio 2022
La presente appendice relativa ai nanomateriali è stata elaborata per fornire indicazioni ai dichiaranti che si accingono a preparare fascicoli di registrazione relativi alle «nanoforme».
Lo scopo del presente documento consiste nel fornire indicazioni sull’interpretazione del termine «nanoforma» e nel fornire supporto alla creazione di «serie di nanoforme» ai fini della registrazione.
ID 2881 | Rev. 2.0 del 23 Gennaio 2023 / In allegato Modello .doc
Acciaio Inox
1. Prodotto
2. Conformità
3. Test di idoneità alimentare
4. Altre notazioni (facoltativo)
- Regolamento 1935/2004/CE
- Decreto Ministeriale 21/03/1973
- DPR 777/82
- Decreto 25 novembre 2022 n. 208 (Rev.
ID 18842 | 26.01.2023 / In allegato
I batteri coliformi totali che sono capaci di fermentare il lattosio a 44-45°C sono conosciuti come coliformi fecali o termotolleranti, il genere è Escherichia, ma alcuni tipi di Citrobacter, Klebsiella ed Enterobacter sono anche termotolleranti. Nella maggior parte delle acque, Escherichia coli è la specie predominate tra i coliformi termotolleranti e si differenzia dagli altri per la capacità di produrre indolo dal triptofano o per la produzione dell’enzima [...]
ID 18841 | 26.01.2023 / In allegato
Gli Enterococchi intestinali sono un sottogruppo di un più ampio gruppo di organismi definiti come Streptococchi fecali, che comprendono specie del genere Streptococcus. Sono batteri Gram-positivi, anaerobi facoltativi, relativamente resistenti al cloruro di sodio e a valori di pH alcalini; possono trovarsi singolarmente o a coppie o sotto forma di corte catene.
Gli Streptococchi fecali che includono gli Enterococchi intestinali danno tutti una reazione positiva con l’antisiero di Lancefield [...]
ID 18840 | 26.01.2023 / In allegato
Assorbimento e distribuzione
Il tallio è rapidamente assorbito e si distribuisce rapidamente (circa 1 ora dopo l’esposizione) in tutto il corpo sia negli animali da laboratorio che negli uomini, indipendentemente dalla via di esposizione, dalla dose e dalla durata dell’esposizione, accumulandosi di preferenza nelle ossa, nel rene e nel sistema nervoso centrale (U.S.EPA 2009).
Il tallio riesce ad attraversare la barriera placentare sia negli animali [...]
ID 18839 | 26.01.2023 / In allegato
Assorbimento e distribuzione
In seguito ad esposizione per via orale la biodisponibilità del nichel può variare dall’1% al 40%. I fattori che ne determinano la biodisponibilità sono la solubilità del composto somministrato, il veicolo di somministrazione e lo stato di digiuno del soggetto. La biodisponibilità è più bassa quando l’esposizione avviene attraverso il cibo rispetto all’assunzione solo in acqua e quando il soggetto non è
ID 18838 | 26.01.2023 / In allegato
Assorbimento e distribuzione
Dopo l’assunzione per via orale, i composti del fluoro solubili in acqua sono rapidamente e quasi completamente assorbiti nel tratto gastro intestinale. Anche il fluoro presente nel particolato aereo viene assorbito, in misura variabile in relazione alla grandezza delle particelle e alla solubilità dei composti presenti. Una volta assorbito, il fluoro viene trasportato dalla circolazione sistemica nei vari tessuti, e trasferito dalla [...]
ID 18837 | 26.01.2023 / In allegato
Assorbimento e distribuzione I composti del cromo trivalente, Cr(III), presentano in generale un basso assorbimento per via orale. Nell’uomo l’assorbimento orale stimato è dello 0.4 %.
L’assorbimento e la distribuzione del cromo esavalente, Cr(VI), dipende dal tasso e dall’estensione di riduzione nel tratto gastrointestinale. I dati disponibili indicano che questo processo nll’uomo è molto efficiente nella saliva, nei succhi gastrici e da parte della flora [...]
ID 18836 | 26.01.2023 / In allegato
Assorbimento e distribuzione
I composti del boro sono rapidamente assorbiti nel tratto gastro-intestinale e distribuiti nell’organismo, come dimostrano gli aumentati livelli di boro nei tessuti e nei fluidi biologici e la tossicità sistemica dell’elemento.
La maggiore via di eliminazione del boro è attraverso l’urina, indipendentemente dalla via di esposizione.
L’escrezione urinaria del boro è relativamente rapida, con un tempo di dimezzamento di 24 ore o [...]
ID 18835 | 26.01.2023 / In allegato
L'arsenico ha uno spiccato effetto neurotossico, letale ad alte dosi. A dosi più basse, l’esposizione prolungata ad arsenico determina a sua volta una varietà di effetti avversi a carico di vari apparati, sullo sviluppo del feto, sul metabolismo glucidico.
Tra i possibili effetti associati alla esposizione cronica ad arsenico attraverso l’acqua da bere, gli effetti cancerogeni hanno ricevuto maggiore considerazione. A partire dagli anni ‘60 [...]
ID 18833 | 26.01.2023 / In allegato
Con il termine di amianto o asbesto1 , si indicano una serie di minerali naturali a morfologia fibrosa appartenenti alla classe mineralogica dei silicati. Nella composizione chimica dei silicati entra costantemente il silicio, che, associandosi ad elementi chimici quali ossigeno, alluminio, ferro, manganese, magnesio, calcio e molti altri, dà luogo a numerosissimi minerali, spesso di composizione complessa.
Il motivo strutturale di questa classe di minerali [...]
ID 18832 | 26.01.2023 / In allegato
Il tallio (simbolo Tl) è un elemento chimico appartenente al III gruppo del sistema periodico degli elementi, con numero atomico 81 e peso atomico 204.383. Il tallio è un metallo tenero e malleabile; esposto all'aria, va incontro ad ossidazione assumendo una tinta grigio bluastra simile a quella del piombo.
Nella sua forma pura è privo di odore e di sapore. Il tallio può trovarsi in combinazione con [...]
ID 18831 | 26.01.2023 / In allegato
PFOS (acido perfluoroottansulfonico) e PFOA (acido perfluoroottanoico) appartengono alla famiglia delle sostanze organiche perfluoroalchiliche (PFAS). PFOA e PFOS sono composti chimici, prodotti dall’uomo e pertanto non presenti naturalmente nell’ambiente, stabili, contenenti lunghe catene di carbonio, per questo impermeabili all’acqua e ai grassi.
Grazie alle loro caratteristiche essi vengono utilizzati in prodotti industriali e di consumo per aumentare la resistenza alle alte temperature, grassi e acqua,
ID 18830 | 26.01.2023 / In allegato
L’amianto (o asbesto) è un minerale naturale fibroso, composto da silicati in associazione con altri elementi e metalli (es: alluminio, ferro, manganese, magnesio, calcio). Può essere presente in forme diverse identificate con nomi specifici (crisotilo, serpentino, amosite, tremolite di amianto).
L'amianto viene estratto come materia prima da miniere e cave che, nella maggior parte dei casi, si presentano a cielo aperto; tuttavia esistono alcune miniere in cui [...]
ID 18828 | 26.01.2023 / In allegato
La torbidità è dovuta alla presenza nell’acqua di materiale particolato, come argilla, sedimento, particelle colloidali, e microorganismi. Le particelle responsabili della torbidità dell’acqua hanno dimensioni variabili tra 1nm e 1 mm.
Nella maggior parte delle acque naturali il materiale sospeso è costituito da particelle prodotte dall’erosione della superficie terrestre.
Le frazioni più grossolane di sabbia e sedimento sono interamente o parzialmente rivestite da materiale organico. Altri fattori [...]
ID 18827 | 26.01.2023 / In allegato
I solfati si trovano in natura in numerosi minerali. Sono usati principalmente nell’industria chimica: produzione di fertilizzanti, coloranti, vetro, carta, saponi, tessuti, fungicidi, insetticidi, astringenti, emetici.
Si usano anche nell’industria estrattiva, nel trattamento dei liquami; nella lavorazione del cuoio, del legno, dei metalli; come additivi nell’industria alimentare.
Il solfato di alluminio viene usato come agente di sedimentazione nel trattamento dell’acqua potabile. Il solfato di rame può essere [...]
ID 18826 | 26.01.2023 / In allegato
Il sodio costituisce il 2,83% della crosta terrestre e ne rappresenta uno degli elementi più abbondanti. I sali di sodio sono generalmente molto solubili in acqua e sono rilasciati dalla crosta terrestre nelle acque profonde ed in quelle superficiali.
Essendo non volatili, sono presenti nell’atmosfera associati al particolato. I più importanti presenti in natura sono il cloruro di sodio (sale roccioso), il carbonato di sodio (soda), il [...]
ID 18825 | 26.01.2023 / In allegato
È il contenuto di sali minerali, espresso in mg, ottenuti evaporando a 180 C° un litro di acqua.
Le acque sono classificate in base al valore del residuo fisso:
1. Minimamente mineralizzate: < 50 mg/l; si tratta di acque povere di sali minerali;
2. Oligominerali: <500 mg/l;
3. Minerali: il residuo fisso è compreso tra 500 e 1000 mg/l.
4. Ricche di sali minerali: il residuo [...]
ID 18823 | 26.01.2023 / In allegato
Più propriamente si parla di ossidabilità secondo Kubel od ossidabilità al permanganato. Tale parametro aspecifico rappresenta una misura convenzionale della contaminazione dovuta a materiale organico e a sostanze inorganiche ossidabili presenti nel campione di acqua. L'ossidabilità del permanganato non può pertanto essere utilizzata come una misura rigorosa del tenore in sostanze organiche presenti nell'acqua.
Essa è solamente un indice convenzionale che misura le proprietà riducenti dell'acqua. Tale [...]
ID 18822 | 26.01.2023 / In allegato
Odori e sapori nell’acqua possono essere generati da varie sostanze:
Costituenti biologici: principalmente actinomiceti, cianobatteri, vari tipi di alghe e funghi. I cianobatteri, gli actinomiceti e alcuni funghi producono delle sostanze (tra cui geosmina e metilisoborneolo) che conferiscono all’acqua odore e sapore di terra ammuffita. Le alghe producono numerose sostanze organiche volatili e non volatili (alcoli alifatici, aldeidi, chetoni, solfiti).
Altri microrganismi responsabili di odori particolari sono [...]
ID 18821 | 26.01.2023 / In allegato
Il ferro è uno dei metalli più abbondanti sulla crosta terrestre (ne costituisce il 5%) ed un costituente naturale di piante e animali. Il ferro è usato come materiale da costruzione, anche per le tubature dei sistemi di distribuzione dell’acqua. Gli ossidi di ferro sono usati come pigmenti per colori e plastiche. Altri suoi composti vengono usati come coloranti alimentari e come farmaci per il trattamento delle [...]
ID 18820 | 26.01.2023 / In allegato
Con il termine durezza viene tradizionalmente indicata la misura della capacità di un’acqua di reagire con il sapone; un’acqua con un elevato grado di durezza richiede una maggiore quantità di sapone per produrre schiuma. La durezza di un’acqua è principalmente ricondotta al contenuto di sali di calcio e magnesio, presenti in forma di carbonati, bicarbonati, solfati, cloruri e nitrati, e dipende dall’origine superficiale o profonda delle acque [...]
ID 18816 | 26.01.2023 / In allegato
L’acqua erogata viene disinfettata, normalmente utilizzando ipoclorito di sodio o biossido di cloro per avere la garanzia che vengano rispettati, in ogni condizione, i requisiti microbiologici prescritti dal D.Lgs. 31/2001. Il parametro cloro residuo, che è la quantità di disinfettante rimasta nell’acqua al momento dell’analisi, è un parametro indicatore presente nel D. Lgs 31/2001 con un valore massimo consigliato di 0,2 mg/l. A seconda del tipo [...]
del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 gennaio 2013, relativo all'immissione sul mercato e all'uso di precursori di esplosivi (Gazzetta ufficiale dell'...
ID 23265 | 09.01.2025 / In allegato
Il Piano è stato predisposto dal Ministero della Salute, in qualità di Autorità competente nazi...
A study was conducted to characterize sampling and analysis methods for the measurement of the personal workplace exposure conc...
Testata editoriale iscritta al n. 22/2024 del registro periodici della cancelleria del Tribunale di Perugia in data 19.11.2024