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Piano di lavoro progettazione ecocompatibile etichettatura energetica 2022-2024

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Piano di lavoro etichettatura energetica 2022 2024

Piano di lavoro sulla progettazione ecocompatibile e sull’etichettatura energetica 2022-2024

Comunicazione della Commissione Piano di lavoro sulla progettazione ecocompatibile e sull’etichettatura energetica 2022-2024 

(C/2022/2026)

GU C 182/1 del 4.5.2022

...

Le tensioni sul mercato dell’energia cui si è trovata esposta l’UE negli ultimi mesi ricordano con amara evidenza i rischi e i costi che una forte dipendenza dai combustibili fossili di importazione tende a comportare, con l’ulteriore aggravamento causato dall’aggressione russa all’Ucraina. I prezzi dell’energia sono ancora una volta al centro dell’attenzione politica per gli effetti molto concreti che hanno sui cittadini e sulle imprese europei. Tuttavia questa non è la prima crisi energetica che affronta l’Europa, e probabilmente non sarà l’ultima se non si provvede a rafforzare la resilienza aumentando gli investimenti nella transizione verde in modo da porre l’efficienza energetica al primo posto. Le attuali capacità energetiche decarbonizzate sono lungi dall’essere in grado di soddisfare l’intero fabbisogno energetico e in queste circostanze, un minore consumo di energia può dare un contributo immediato. Guardando in prospettiva, il risparmio energetico costituisce un elemento intrinseco dello sviluppo di un sistema energetico resiliente e ottimale sotto il profilo dei costi, in grado di fornire servizi energetici a prezzi accessibili a tutti e di combattere la povertà energetica. L’efficienza energetica sarà inoltre un aspetto centrale del piano RePowerEU che i leader dell’UE hanno incaricato la Commissione di presentare entro maggio.

Le politiche dell’UE in materia di progettazione ecocompatibile e di etichettatura energetica costituiscono una componente fondamentale di questa agenda. Si tratta di norme del mercato unico grazie alle quali diventa più agevole e meno costoso per imprese, cittadini e governi contribuire alla transizione verso l’energia pulita e realizzare i propositi di efficienza energetica dell’UE ed i più ampi obiettivi del «Green Deal europeo», compresa l’agenda per l’economia circolare. Esse creano opportunità commerciali e rafforzano la resilienza attraverso la definizione di norme armonizzate per i «prodotti connessi all’energia» volte a disciplinare aspetti quali il consumo energetico, il consumo di acqua, i livelli di emissione e l’efficienza dei materiali; stimolano sia la domanda che l’offerta di prodotti più sostenibili, riducendo nel contempo in modo significativo la spesa energetica degli utenti: le stime indicano che il risparmio ottenuto nel 2021 ha superato i 120 miliardi di EUR e che nel 2022 potrebbe raddoppiare.

Nel quadro delle possibilità offerte dalle attuali norme dell’UE sulla progettazione ecocompatibile e in sinergia con l’attenzione rivolta all’efficienza energetica, il presente piano di lavoro rafforza l’accento sugli aspetti di circolarità della progettazione ecocompatibile, seguendo l’esempio del precedente piano di lavoro9 e ponendosi in linea con il piano d’azione per l’economia circolare 2020. Grazie a questa impostazione, prima ancora che il regolamento sulla progettazione ecocompatibile di prodotti sostenibili entri in vigore e sostituisca l’attuale direttiva sulla progettazione ecocompatibile, potranno essere e saranno esaminati nuovi requisiti specifici per prodotto riguardanti gli aspetti di efficienza dei materiali. Ciò dovrebbe comportare un ulteriore miglioramento della circolarità e una generale riduzione dell’impronta ambientale e climatica dei prodotti connessi all’energia, nonché una maggiore resilienza dell’UE.

Sia la direttiva sulla progettazione ecocompatibile che il regolamento quadro sull’etichettatura energetica stabiliscono i criteri per l’adozione di misure per specifici gruppi di prodotti. Essi richiedono inoltre che vengano stabilite priorità mediante piani di lavoro continuativi regolarmente aggiornati che facciano il punto sui progressi compiuti e diano un’indicazione delle priorità relative a nuovi gruppi di prodotti connessi all’energia da considerare.

Il presente piano si basa sul lavoro svolto dall’adozione della prima direttiva sulla progettazione ecocompatibile in poi, nonché sui precedenti piani di lavoro (relativi ai periodi 2009-2011, 2012-2014 e 2016-2019), ma riguarda anche le attività richieste dal regolamento quadro sull’etichettatura energetica, che stabilisce le scadenze per il riscalaggio delle etichette esistenti, e fa il punto sui progressi relativi al registro europeo delle etichette energetiche (EPREL). È infine previsto un lavoro analogo riguardante l’etichettatura dei pneumatici, che poggia tuttavia su di una base giuridica specifica.

Il regolamento sulla progettazione ecocompatibile di prodotti sostenibili, adottato contemporaneamente al presente piano di lavoro, sostituirà la direttiva sulla progettazione ecocompatibile con un regolamento applicabile ad un ventaglio più ampio di prodotti e consentirà di estendere ulteriormente i requisiti di sostenibilità per i prodotti regolamentati. Fino all’entrata in vigore del nuovo regolamento, l’attuazione proseguirà nell’ambito della direttiva attuale. Il presente documento si concentra sui prodotti connessi all’energia e ne definisce le priorità e la pianificazione. Illustra il lavoro orizzontale e specifico per prodotto connesso all’attuazione, al consolidamento e all’ulteriore sviluppo di questo importante corpus legislativo dell’UE direttamente applicabile. In futuro, quando sarà stato adottato il regolamento sulla progettazione ecocompatibile di prodotti sostenibili (ESPR), il lavoro sui prodotti connessi all’energia sarà integrato in piani di lavoro ESPR più ampi e rimarrà un elemento centrale.

Attualmente circa 30 gruppi di prodotti connessi all’energia sono disciplinati da una cinquantina di misure. Queste misure si applicano a miliardi di prodotti immessi sul mercato ogni anno, e ogni giorno hanno implicazioni dirette per fornitori, dettaglianti, imprese e consumatori. Circa la metà del consumo energetico finale complessivo dell’UE è riconducibile a prodotti soggetti a tale legislazione.

Dalle attività propedeutiche al piano di lavoro è emerso che allargando l’ambito di applicazione a nuovi prodotti connessi all’energia si possono ancora realizzare risparmi sostanziali ed efficaci sotto il profilo dei costi. Allo stesso tempo, l’attuazione dell’ultimo piano di lavoro ha insegnato che per raccogliere tutti i benefici di questo settore strategico sarà necessaria una migliore corrispondenza tra ambizione e risorse, sia sul fronte dell’attuazione delle politiche a livello dell’UE sia per quanto riguarda gli sforzi degli Stati membri in materia di vigilanza del mercato.

[...]

Elenco indicativo di nuovi gruppi di prodotti connessi all’energia da studiare

Il presente piano di lavoro è stato elaborato a seguito di uno studio preliminare dettagliato che ha vagliato una serie di settori d’intervento potenziali e dopo ampie consultazioni che hanno coinvolto cittadini e portatori di interessi. Maggiori informazioni sono disponibili nel documento di lavoro dei servizi della Commissione che accompagna la presente comunicazione.

Nello studio preliminare sono stati individuati i 31 candidati più promettenti da approfondire (compresi prodotti già studiati in passato ma finora non regolamentati). Sulla base delle stime preliminari, essi rappresentano complessivamente, per il 2030, nuovi risparmi potenziali in fase di utilizzo dell’ordine di 1 000 PJ, pari a 278 TWh, vale a dire circa il 2 % del consumo di energia primaria dell’UE nel 2020. Secondo le stime il potenziale di risparmio energetico incorporato dei materiali è dello stesso ordine di grandezza (e dipende in larga misura dalle ipotesi relative alla portata e al rigore delle misure orizzontali in materia di durata, ma è anche associato ad altri benefici). È importante sottolineare che l’impatto aumenterà nel tempo man mano che le scorte di prodotti saranno sostituite con unità che soddisfano le nuove specifiche. A partire dal gruppo dei 31 prodotti è stato individuato un elenco più limitato di articoli (cfr. tabella seguente) sui quali la Commissione prevede di avviare studi esplorativi. È stata attribuita priorità ai prodotti che presentano il maggiore potenziale in termini di efficienza energetica e/o dei materiali e che allo stesso tempo hanno conseguito buone valutazioni in base ad altri criteri e per i quali nei riscontri dei portatori di interessi non sono stati sollevati dubbi significativi sulle prospettive di successo, come indicato di seguito.

Gruppo di prodotti

Potenziale di risparmio energetico 2030 (connesso alla fase di utilizzo o all’efficienza dei materiali)

Considerazioni

Emettitori a bassa temperatura (radiatori, convettori ecc.)

170 petajoule (PJ) (fase di utilizzo)

Il massimo potenziale di risparmio energetico, importante per l’ondata di ristrutturazioni/la decarbonizzazione degli edifici

Lavatrici professionali

33 PJ (fase di utilizzo)

Studiato in passato e considerato più maturo alla luce dei progressi compiuti nella normazione tecnica

Lavastoviglie professionali

20 PJ (fase di utilizzo)

Studiato in passato e considerato più maturo alla luce dei progressi compiuti nella normazione tecnica

Alimentatori esterni universali

12-27 PJ (incorporati)

Collegamento con l’iniziativa sui caricabatterie standardizzati, sarà gestito nell’ambito del riesame dell’attuale regolamento sugli alimentatori esterni 

Caricabatterie per veicoli elettrici

11 PJ (fase di utilizzo)

Dopo il 2030 il risparmio potenziale aumenta fino a sfiorare i 76 PJ all’anno nel 2050. È pertanto ragionevole valutare la possibilità di fissare le specifiche prima che siano installati notevoli volumi di caricabatterie potenzialmente inefficienti.

[...]

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