Alghe tossiche: Monitoraggio cellule di Ostreopsis ovata
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Alghe tossiche: Monitoraggio cellule di Ostreopsis ovata
Valutazione del sistema automatico di identificazione e conteggio di cellule di Ostreopsis ovata. Attività di interconfronto del gruppo di lavoro
Il 12 e 13 dicembre 2016 sono stati presentati i risultati ottenuti dall’attività di interconfronto del Gruppo di Lavoro del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), coordinato da ISPRA, con la collaborazione dell’Università di Genova - Dipartimento di Scienze della Terra dell’Ambiente e della Vita (DISTAV) e l’Istituto di Biofisica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Genova (CNR-IBF).
Il GdL in linea con gli obiettivi della L.132/2016 istitutiva del SNPA, è stato costituito a giugno 2016 e alle attività hanno partecipato 14 Agenzie costiere con 45 operatori esperti.
Le attività per la "Valutazione del sistema automatico di identificazione e conteggio di cellule di Ostreopsis ovata" sono state programmate nell’ambito del monitoraggio nazionale di Ostreopsis ovata nella stagione estiva 2016.
Le Agenzie hanno applicato, nel periodo di monitoraggio giugno-settembre 2016, un Protocollo di interconfronto per la raccolta, trattamento ed analisi di campioni di acqua e macroalga per la ricerca di cellule di Ostreopsis ovata.
I campioni sono stati sottoposti a lettura manuale presso ogni Agenzia e a lettura automatizzata con il sistema opto-elettronico presso il CNR-IBF di Genova.
Questo Rapporto è il prodotto finale dell’attività e dei risultati ottenuti.
ISPRA 2017
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Ostreopsis ovata è una microalga che appartiene alla famiglia delle Ostreopsidaceae. È una specie di probabile origine tropicale, individuata in diverse zone del Mediterraneo a partire dalla fine degli anni novanta.
Ostreopsis ovata è invisibile ad occhio nudo: le sue dimensioni variano fra i 27 e i 35 micrometri (μm) in larghezza e fra i 47 e i 55 μm in lunghezza (NB: 1 μm= 1 millesimo di millimetro).
Ostreopsis ovata vive nei primi metri vicini alla riva, in acque poco profonde, ancorata alle macroalghe che popolano comunemente le scogliere; non si trova su sabbia e su fondali che degradano rapidamente.
In condizioni persistenti di alte temperature, elevato irraggiamento solare e scarso moto ondoso o riciclo delle acque, si può verificare la cosiddetta fioritura (o bloom) algale. La fioritura è un fenomeno naturale, durante il quale ogni cellula si duplica, aumentando di numero esponenzialmente in breve tempo. Durante la fioritura Ostreopsis risulta "visibile" anche ad occhio nudo, perché le cellule, riproducendosi, si accumulano sul fondo a formare ammassi filamentosi di colore marrone-ruggine. Raggiunto il culmine della fioritura, il numero di cellule cala repentinamente.
Durante la fioritura può, in alcune occasioni molto particolari e tuttora allo studio di diversi gruppi di ricerca internazionali, rilasciare una tossina, oggigiorno identificata come ovatossina (parente della palitossina, ma molto meno pericolosa per la salute umana).
La fioritura è una condizione necessaria ma non sufficiente per il rilascio della ovatossina: ci sono stati episodi di tossicità con poche migliaia di cellule/litro, mentre altre fioriture con milioni di cellule/litro sono risultate innocue.
Gli effetti prodotti sull'uomo, causati dall'inalazione dell'aerosol marino, sono temporanei e rapidamente reversibili, e riguardano le prime vie respiratorie; solo talvolta si sono registrati stati febbrili.