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EN 62198 | Linea guida Gestione del rischio nei progetti

ID 8578 | | Visite: 8309 | Documenti Riservati NormazionePermalink: https://www.certifico.com/id/8578

EN 62198 Linea guida gestione del rischio nei progetti

EN 62198:2015 Gestione del rischio nei progetti - Guida applicativa

ID 8578 | 16.06.2019

Documento estratto dalla Norma EN 62198:2015 che fornisce principi e linee guida per la gestione del rischio e dell'incertezza nei progetti. L'Allegato A  (informativo) mostra alcuni esempi del tipo di informazioni che possono essere utilizzate o generate in ogni fase del processo di gestione del rischio nel progetto.
 
In particolare descrive un approccio alla gestione del rischio nei progetti basati su quanto previsto nella Norma UNI ISO 31000 "Gestione del rischio - Principi e linee guida".
La Norma si rivolge ai singoli o alle organizzazioni coinvolti nelle singole fasi o nell'intera realizzazione di un progetto anche se la sua applicazione concreta comporta una personalizzazione dei suoi contenuti alle esigenze progettuali.
 
Ogni progetto coinvolge incertezza e rischio. I rischi di un progetto possono essere correlati agli obiettivi del progetto stesso o agli obiettivi dei beni, prodotti o servizi realizzati dal progetto. Questa Norma Internazionale fornisce le linee guida per la gestione dei rischi in un progetto in modo sistematico e coerente.

La gestione del rischio comprende le attività coordinate per dirigere e controllare un’organizzazione per quanto riguarda i rischi. La ISO 31000, Risk management – Principles and guidelines, descrive i principi per un'efficace gestione del rischio, il quadro di riferimento che fornisce le basi e le disposizioni organizzative per la progettazione, l'attuazione, la sorveglianza, il riesame e il miglioramento continuativo della gestione del rischio in tutta l'organizzazione e un processo di gestione del rischio che possa essere applicato a tutti i tipi di rischio in qualsiasi organizzazione.

Questa Norma mostra come quei principi generali e le linee guida si applicano nella gestione dell'incertezza nei progetti.

Questa Norma è importante per gli individui e le organizzazioni che si occupano di una o tutte le fasi del ciclo di vita dei progetti. Essa può essere applicata anche ai sotto-progetti ed a gruppi di progetti e programmi interconnessi.

L’applicazione di questa Norma deve essere adattata ad ogni specifico progetto. Pertanto si è ritenuto inopportuno imporre un sistema di certificazione per chi opera nella gestione dei rischi.

La guida fornita da questa Norma non è destinata a sostituire le norme esistenti specifiche dei vari settori industriali, sebbene essa possa essere utile anche in tali circostanze
 
Questa Norma internazionale fornisce i principi e le linee guida generali su come gestire il rischio e l’incertezza nei progetti. In particolare descrive un approccio sistematico per la gestione del rischio basata sulla ISO 31000, Risk management - Principles and guidelines
.
Viene fornita una Guida sui principi per la gestione del rischio nei progetti, sulla struttura e sui requisiti organizzativi per l’attuazione della gestione del rischio e sul processo per la conduzione di un’efficace gestione del rischio.
...

7 Processi per la gestione del rischio nel progetto

7.1 Generalità
Il processo di gestione del rischio nel progetto dovrebbe essere:
- parte integrante della gestione del progetto,
- integrato nella cultura e nelle prassi delle organizzazioni coinvolte in un progetto, e
- adattato e integrato con i processi aziendali e di gestione del progetto delle organizzazioni coinvolte. Esso comprende le attività descritte da 7.2 a 7.7.

Il processo di gestione del rischio nel progetto è illustrato nella Fig. 1.

Gestione del rischio

Figura 1 - Processi per la gestione del rischio nel progetto, adattata dalla ISO 31000

7.2 Comunicazione e consultazioni
La comunicazione e la consultazione con le parti interessate interne ed esterne dovrebbero aver luogo durante tutte le fasi del processo di gestione del rischio nel progetto. Una efficace comunicazione e consultazione, interna ed esterna, dovrebbero essere adottate per assicurare che i responsabili per l'attuazione del processo di gestione del rischio nel progetto e le parti interessate comprendano lo scopo e gli obiettivi del processo di gestione dei rischi nel progetto, che costituiscono le basi per l’integrazione dei rischi di progetto nelle decisioni, e le ragioni per cui sono necessarie azioni particolari.

La comunicazione e la consultazione con le parti interessate è importante dal momento che esse formulano giudizi sul rischio sulla base della loro percezione di rischio. Queste percezioni possono variare a causa delle loro differenze di cultura, valori, bisogni, ipotesi di riferimento, concetti e preoccupazioni. Così come la loro visione può avere un impatto significativo sulle decisioni da prendere, le percezioni delle parti interessate dovrebbero essere identificate, registrate, e prese in considerazione nel processo decisionale. La comunicazione e la consultazione dovrebbero facilitare scambi di informazioni veritieri, significativi, accurati e comprensibili, tenendo conto degli aspetti di riservatezza e integrità personale.

I risultati della comunicazione e della consultazione tra le principali organizzazioni coinvolte in un progetto (Figura 1) può riflettersi in vari documenti, compresi i contratti, i protocolli d'intesa e gli accordi, e nelle assegnazioni concordate di responsabilità alle persone e alle organizzazioni partecipanti per rischi e controlli specifici.

I piani per la comunicazione e la consultazione dovrebbero essere sviluppati in una fase iniziale del progetto.

L’impiego di un gruppo consultivo può

a) contribuire a creare un contesto adeguato,
b) assicurare che gli interessi delle parti interessate al progetto siano compresi e considerati,
c) contribuire ad assicurare che i rischi siano adeguatamente identificati,
d) riunire diverse aree di competenza per l'analisi dei rischi,
e) assicurare che le diverse opinioni siano adeguatamente considerate nel definire i criteri di rischio e nel valutare i rischi,
f) assicurare sostegno e supporto al piano per il trattamento del rischio,
g) potenziare la gestione del cambiamento nel corso del processo di gestione del rischio nel progetto, e
h) sviluppare un adeguato piano di comunicazione e di consultazione interna ed esterna.

Una efficace gestione del rischio si basa sulla tempestiva disponibilità di informazioni da varie aree durante la vita del progetto. Dovrebbero essere formalmente istituite e mantenute interfacce e linee di comunicazione tra la gestione del rischio nel progetto e settori come:

1) progettazione e sviluppo,
2) funzioni commerciali e di controllo del progetto,
3) controllo della configurazione,
4) qualità e fidatezza,
5) supporto post-progetto, comprendendo il supporto agli utilizzatori ed ai manutentori.

Queste interfacce dovrebbero essere definite con un adeguato livello di poteri e di capacità di analisi, per rendere attuabile una rapida reazione.
...

7.3 Definire il contesto

7.3.1 Generalità
7.3.2 Definire il contesto esterno
7.3.3 Definire il contesto interno
7.3.4 Definire il contesto dei processi di gestione del rischio nel progetto
7.3.5 Definire i criteri di rischio
7.3.6 Elementi chiave

7.4 Valutazione del rischio

7.4.1 Generalità
7.4.2 Identificazione del rischio
7.4.3 Analisi del rischio
7.4.4  Valutazione del rischio 

7.5  Trattamento del rischio

7.5.1  Generalità  
7.5.2  Scelta delle alternative per il trattamento del rischio 
7.5.3  Piani per il trattamento del rischio

7.6  Sorveglianza e riesame
 
7.7  Registrazione e rendicontazione del processo di gestione del rischio nel progetto

7.7.1  Segnalazione 
7.7.2  Il piano di gestione del rischio nel progetto
7.7.3  Documentazione 
7.7.4  Il registro dei rischi nel progetto 
...
 
Un tipico insieme di fasi di progetto e delle loro caratteristiche è mostrato in Tab. 1.

Tabella 1
Tabella 1 - Fasi tipiche di un progetto
 
È comune per ogni fase sfociare in un punto di decisione (a volte chiamato un cancello) al quale è prevista una approvazione da parte dei responsabili per il proseguimento e l'ingresso nella fase successiva.
...
Allegato A (informativo)
Esempi

A.1 Generalità
Il contenuto in questo Allegato mostra alcuni esempi del tipo di informazioni che possono essere utilizzate o generate in ogni fase del processo di gestione del rischio nel progetto.
Questi sono esempi basati su materiale proveniente da una gamma di diversi tipi di progetti in forma semplificata; essi sono forniti a titolo puramente indicativo e non vanno intesi come definitivi.
...

Tabella A3
Tabella A.3 - Parti interessate e necessità di comunicazione per un progetto di ingegneria civile
 
A.2.2   Contesto interno ed esterno  (vedi 7.3.4) Il contesto esterno ed interno fornisce una sintesi dei principali fattori che influenzano il progetto e il suo ambiente, e quindi fornisce un buon punto di partenza per pensare alle fonti di incertezza. La Tab. A.4 e la Tab. A.5 mostrano esempi di come possono essere riassunte le informazioni di contesto: le colonne dei "fattori" contengono affermazioni o intestazioni relative all’argomento, mentre le colonne delle "implicazioni" elencano alcuni dei modi nei quali ogni fattore potrebbe influenzare il progetto o dare origine a incertezza. Questi esempi mostrano che in alcuni casi non è chiaro se sia meglio classificare un fattore come esterno o interno; tuttavia ciò è generalmente meno importante rispetto al fatto di registrare il fattore, in modo che ciò possa stimolare a pensare quando i rischi saranno identificati nella fase di valutazione del rischio. Gli esempi indicano anche che si potrebbe arrivare ad un considerevole livello di dettaglio, anche se in questi esempi il dettaglio è stato semplificato.
 
Tabella A4
Tabella A.4 - Contesto esterno per un progetto energetico
...
A.2.4 Contesto di gestione del rischio per un progetto di miglioramento di una centrale elettrica
La valutazione del rischio prenderà in considerazione tutte le attività da oggi fino al completamento degli aggiornamenti proposti per l’impianto ed all’avvio della normale operatività delle centrali elettriche. Saranno considerate anche tutte le attività connesse, da cui potrebbero derivare rischi, che potrebbe influenzare la società o una delle parti interessate, quali la fornitura di carburante alle centrali elettriche o modifiche alle strutture logistiche presso gli impianti.
 
Figua A1
Figura A.1 - Ambito della gestione del rischio per una miniera a cielo aperto
 
A.2.5 Criteri di rischio (vedi 7.3.5)
I criteri di rischio forniscono una sintesi di tutti gli obiettivi dettagliati per il progetto che devono essere presi in considerazione per il raggiungimento del successo. La Tab. A.6 fornisce un esempio; altri criteri sono elencati nella seguente Tab. A.10. Questi esempi mostrano come i criteri di successo del progetto siano, in pratica, di solito molto più ampi delle semplici considerazioni di costo, tempo e qualità.
 
Tabella A6
Tabella A.6 - Criteri per un progetto altamente tecnologico
...

Tabella A10

Tabella A.10 - Esempio di scala delle conseguenze
...
Segue in allegato
 
Fonte CEI
 
Certifico Srl - IT | rev. 00 2019
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