Valutazione dello stress lavoro correlato nei lavoratori di un centro commerciale / Occupational Stress Indicator (OSI)
ID 22856 | 03.11.2024 / In allegato
Obiettivo del presente contributo è quello di valutare gli effetti dello stress in un gruppo di lavoratori di un centro commerciale del sud Italia attraverso l’Occupational Stress Indicator (OSI-di C.L. Cooper, S.J. Sloan e S. Williams
Lo stress correlato al lavoro è al secondo posto tra i problemi di salute da causa lavorativa. In Europa circa un lavoratore su tre dichiara di soffrire di stress sul lavoro e si calcola che lo stress sia la causa di più del 50% delle giornate lavorative perse coinvolgendo il 22% dei lavoratori.
Tale percentuale, secondo l’Agenzia Europea di Bilbao, è destinata ad aumentare nei prossimi anni (1). La Legislazione italiana ha recepito le direttive europee attraverso il D. Lgs. 9 Aprile 2008 n. 81 che all’art. 28 prevede la valutazione di tutti i rischi, compreso il rischio stress lavoro-correlato, definito secondo i contenuti dell’accordo europeo dell’8 ottobre 2004. In tale accordo lo stress è “uno stato di malessere che si manifesta con sintomi fisici, psichici o sociali, legati all’incapacità delle persone di colmare uno scarto tra i loro bisogni e le loro aspettative e la loro attività lavorativa, ma non è una malattia anche se un’esposizione prolungata allo stress può diminuire l’efficienza lavorativa e causare problemi di salute”. Scopo dell’accordo è migliorare la consapevolezza e la comprensione dello stress da lavoro da parte dei datori di lavoro e dei loro rappresentanti, attirando l’attenzione sui sintomi che possono indicare l’insorgenza di problemi di stress da lavoro.
Ha inoltre l’obiettivo di offrire ai datori di lavoro e ai lavoratori un modello che consenta di individuare e prevenire o gestire i problemi da stress da lavoro (2).
Si considera come stress lavoro-correlato lo stress causato da fattori quali: scarso supporto sociale, rapporti conflittuali, scarsa soddisfazione lavorativa, svolgere un lavoro al di sotto delle proprie competenze (3).
L’individuazione di un problema di stress da lavoro può avvenire attraverso un’analisi di fattori quali l’organizzazione e i processi lavorativi, le condizioni e l’ambiente di lavoro, comunicazione e fattori soggettivi (4). A partire dagli anni ‘80 sono stati sviluppati soprattutto nell’area dell’Europa centro settentrionale numerosi questionari di tipo soggettivo che esaminano la percezione dei fattori di rischio psicosociale sul lavoro correlati ai possibili effetti sulla salute (5).
I questionari autosomministrati rappresentato gli strumenti di valutazione soggettiva più comunemente impiegati sia nella ricerca epidemiologica su popolazioni lavorative
ampie, sia nelle indagini per la valutazione del rischio stress lavoro-correlato in contesti lavorativi specifici (6-11).
A fronte di numerosi studi presenti in letteratura sugli effetti dello stress lavorativo, c’è tuttavia poca integrazione tra le ricerche provenienti dall’area psichiatrica e/o psicologica e quelle provenienti dalla medicina del lavoro.
Obiettivo del presente contributo è quello di valutare gli effetti dello stress in un gruppo di lavoratori di un centro commerciale del sud Italia attraverso l’Occupational Stress Indicator (OSI-di C.L. Cooper, S.J. Sloan e S. Williams (12).
Soggetti e Metodi
Sono stati indagati 50 soggetti impiegati di un centro commerciale della provincia di Messina, 54% maschi (n=27) e il 46% donne(n=23), con età media di 28,80 anni (ds ± 3,46). È stata condotta preliminarmente una intervista
con il responsabile, per la rilevazione degli elementi caratterizzanti l’organizzazione del lavoro, e un’intervista “campione” ai lavoratori, accompagnata da sopralluoghi in azienda e dalla verifica della relativa documentazione: procedure, mansionario, documento di valutazione dei rischi, che hanno permesso anche la valutazione di indici indiretti di stress quali assenze per malattie, infortuni, richieste di trasferimenti. Successivamente ai singoli lavoratori è stato somministrato il questionario OSI.
L’OSI è articolato in sette sezioni: un questionario biografico e sei sezioni raggruppate in un unico questionario che registra le risposte di gruppi di persone all’interno di quattro aree ben definite: le fonti di stress, le caratteristiche dell’individuo che può provare l’esperienza di stress, le strategie di coping e gli effetti dello stress a livello individuale e organizzativo. Lo strumento è così articolato:
- Che cosa pensa, come si sente nei confronti del Suo lavoro (22 item) per la misura della soddisfazione lavorativa (5 sottoscale: Soddisfazione per la carriera, per il lavoro stesso, per l’impostazione e la struttura organizzative, per i processi organizzativi, per le relazioni interpersonali);
- Come giudica il Suo attuale stato di salute per la misura della salute psicologica (18 item) e di quella fisica (cioè, dei sintomi fisici dello stress) (12 item);
- Come si comporta di solito (14 item) per la misura di una serie di comportamenti orientati allo stress (personalità di Tipo A) (3 sottoscale: Atteggiamento verso la vita, Stile di comportamento e Ambizione);
- Come interpreta gli eventi che accadono intorno a Lei (12 item). Questo è il terzo ed ultimo aspetto delle caratteristiche individuali da valutare (3 sottoscale che misurano differenti aspetti del controllo: Forze organizzative, Processi di gestione, Influenze individuali);
- Fonti di pressione nel Suo lavoro (61 item). Questa sezione prende in considerazione un’ampia gamma di possibili cause di stress occupazionale, legati sia al lavoro sia alla vita familiare con predominanza del tema occupazionale (6 sottoscale: Fattori intrinseci al lavoro, Ruolo manageriale, Relazione con altre persone, Carriera e riuscita, Clima e struttura organizzativa, Interfaccia casa-lavoro);
- Il Suo modo di affrontare lo stress (28 item) (6 sottoscale: Supporto sociale, Orientamento al compito, Logica, Relazione casa-lavoro, Tempo, Coinvolgimento).
L’OSI, come già accennato, è composto da sei scale con diverse sottoscale, per una migliore comprensione dei risultati le scale vengono suddivise secondo due assi principali.
Il primo asse, relativo agli “effetti dello stress manifestati attualmente”, è composto dalle scale relative al benessere emozionale (salute psicologica), agli effetti fisici (salute fisica) e alla soddisfazione derivata dal lavoro.
Il secondo asse, relativo alle “caratteristiche individuali”, include le scale relative allo stile di comportamento e l’atteggiamento dell’individuo, alla percezione di controllo (locus of controll), alle fonti esterne di stress ed infine le strategie di coping.
Analisi Statistica:
Preliminarmente sono state condotte analisi descrittive degli item delle scale dell’OSI.
Successivamente, per rilevare le differenze dei livelli di stress sono stati confrontati i punteggi medi ottenuti dal campione, in ciascuna delle dimensioni indagate, con i valori di riferimento della popolazione normativa. È stata effettuata, infine l’analisi della varianza (One-Way ANOVA) ed esaminate le possibili differenze con le variabili sociodemografiche.
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Segue in allegato
C. Fenga, C. Di Nola, P. Maviglia, A. Cacciola, C. Nardella 2009
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