UNI: Redazione informazioni emissioni acustiche macchine
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Progetto di norma UNI: Indicazioni operative redazione informazioni emissioni acustiche macchine
In allegato preview Progetto di Norma UNI1601918 e Format istruzioni sul rumore da utilizzare per il manuale della macchina (.doc) riservato Abbonati
Il Progetto UNI1601918, Rapporto Tecnico "Acustica – Indicazioni operative per la redazione delle informazioni sulle emissioni acustiche delle macchine", è entrato in inchiesta pubblica finale che si concluderà il 21 agosto 2018.
Il rapporto tecnico fornisce indicazioni operative per la redazione delle informazioni sulle emissioni acustiche delle macchine e un formato per facilitare i fabbricanti delle macchine a riportare nel manuale d’uso del proprio prodotto informazioni in conformità alla legislazione vigente.
Il presente rapporto tecnico si applica alle macchine soggette alla direttiva macchine (art. 1 Direttiva 2006/42/CE) e alla Direttiva 200/14/CE concernente l’emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all’aperto ed è rivolto sia ai fabbricanti sia agli utilizzatori/acquirenti nella fase della scelta delle attrezzature. I fabbricanti potranno essere agevolati nella scelta normativa del processo di prodotti certificati acusticamente e poter conseguentemente confrontare tra loro il rumore e messo da prodotti (macchinari) differenti.
Il rapporto tecnico non si applica:
- alla valutazione sull’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti da agenti fisici (rumore), per le quali si rimanda alla legislazione vigente (Titolo VII Capo II del Dlgs 81/08).
Nel corpo del progetto viene riportato un format di proposta di format delle istruzioni sul rumore da utilizzare per il manuale della macchina.
Applicazione delle Direttive 2006/42/CE e 2000/14/CE
Il fabbricante per immettere sul mercato le macchine è tenuto a definire i requisiti essenziali in materia di sicurezza e di salute pubblica seguendo quanto riportato nella direttiva 2006/42/CE, denominata anche direttiva macchine, per quanto concerne la progettazione, fabbricazione e funzionamento delle stesse.
Il punto 1.7.4.2u) della DM definisce le informazioni sulle emissioni di rumore aereo da dichiarare nella dichiarazione nota come “dichiarazione sull’emissione di rumore”.
La direttiva 2000/14/CE tratta l’emissione acustica ambientale delle macchine e attrezzature destinate a funzionare all’aperto.
Le disposizioni della direttiva si applicano a due elenchi di macchine: il primo comprende macchine soggette a livelli di potenza di potenza sonora ammissibili, detti anche limiti di emissione acustica, il secondo comprende le macchine non soggette a livelli di potenza sonora ammissibili.
Dato che il livello di emissione acustica dipende essenzialmente dal metodo di misurazione utilizzato, la direttiva precisa il metodo da impiegare per ciascun tipo di macchina.
La Direttiva macchine 2006/42/CE non stabilisce un limite massimo di emissione acustica da parte delle macchine.
Le uniche macchine e attrezzature soggette a limiti di emissione sonora sono quelle contemplate all’art. 1 della direttiva 2005/88/CE (ex art. 12 della direttiva 2000/14/CE) tra cui mezzi di compattazione, apripista, terne cingolate e gommate, escavatori, martelli demolitori, gru a torre, motocompressori, tosaerba, tagliaerba, ecc.
Le macchine dovrebbero comunque essere costruite in modo da ridurre il più possibile la loro emissione acustica; a tal proposito sono utili le indicazioni contenute nelle norme UNI EN ISO 11688-1 e UNI EN ISO 11688-2 che forniscono suggerimenti pratici per la progettazione di macchine e apparecchiature a bassa emissione di rumore.
Il livello di rumore prodotto dalla macchina e dichiarato da fabbricante non può essere utilizzato direttamente per stabilire l’esposizione degli operatori negli ambienti di lavoro; la valutazione del rischio rumore in ambiente di lavoro deve essere effettuata secondo la legislazione vigente in materia nel luogo di utilizzo delle macchine.
Le misure da adottare per la protezione degli operatori sono funzione dell’esposizione quotidiana del lavoratore, che dipende da molteplici fattori, tra cui:
- l’effettiva modalità di utilizzo delle macchine (per esempio, la tipologia di utensili e di materiale, i cicli di lavoro, ecc.) e delle sorgenti di rumore;
- la presenza di sorgenti di rumore attive contemporaneamente che contribuiscono al livello di rumorosità presente nell’ambiente;
- le caratteristiche dell’ambiente (per esempio le su dimensioni, le superfici riflettenti presenti, ecc.)
- il tempo di permanenza degli operatori ad ogni postazione di lavoro.
Non è quindi possibile fare nessun tipo di correlazione precisa a priori tra la rumorosità emessa da una singola macchina e l’esposizione dei lavoratori al rischio rumore.
Scelta della direttiva adeguata
Lo schema proposto nella figura 1 permette al fabbricante di essere indirizzato nella scelta della direttiva da adottare.
Figura 1 - Progetto di Norma UNI1601918
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Fonte: UNI - Progetto di Norma UNI1601918
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Tags: Marcatura CE Normazione Direttiva macchine Norme UNI Direttiva emissione acustica ambientale macchine