CEI 0-23 | Guida progettazione e installazione sistemi/componenti elettrici BT in ambienti a rischio sismico
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CEI 0-23 / Guida progettazione e installazione sistemi/componenti elettrici BT in ambienti a rischio sismico
ID 19722 | 27.06.2023 / Guida per la corretta progettazione e installazione di sistemi e componenti elettrici BT in ambienti soggetti a rischio sismico
Update 27.06. 2023 / Pubblicata
CEI 0-23 Guida per progettazione ed installazione di sistemi e componenti elettrici per BT in ambienti soggetti a rischio sismico
La presente Guida riporta suggerimenti, raccomandazioni di progetto e accorgimenti di installazione per ridurre la vulnerabilità sismica di sistemi e componenti a bassa tensione (BT).
Le raccomandazioni della presente Guida si applicano ai sistemi e componenti elettrici a bassa tensione per i quali si voglia garantire il rispetto delle prestazioni loro richieste nelle condizioni ambientali dovute al sisma, sia per l’ambito residenziale che per ospedali, industrie, terziario, luoghi con pericoli specifici come rilasci chimici, rilasci radioattivi, ecc..
La Guida può essere applicata sia agli impianti nuovi, installati in edifici nuovi o esistenti, sia agli impianti esistenti.
Le raccomandazioni della Guida sono di ausilio nei casi in cui leggi e regolamenti specifici richiedano la riduzione della vulnerabilità sismica di elementi impiantistici.
La presente Guida non si applica a sistemi e componenti di media e alta tensione (quadri, trasformatori, apparecchi elettrici) e ai gruppi elettrogeni, in quanto già trattati da normative e prescrizioni specifiche nazionali e internazionali riportate nelle normative di riferimento (es: CEI IEC/TS 62271-210:2016-03 (CEI 17-141), CEI 17-105:2014-11 (IEC/TR 62271-300), CEI EN 62271-207:2014-09 (CEI 17-106), che riguardano le prove sismiche su apparecchiature (quadri e componenti di Media Tensione e apparecchiature di Alta Tensione), CEI 45-100:2018-02 che riguarda la qualifica sismica dei gruppi elettrogeni, e IEEE 693 che riguarda il progetto sismico delle sottostazioni, ecc.).
Update 31.05. 2023 / Progetto CEI C1295 allegato
Si richiama l’attenzione sul fatto che il presente testo non è definitivo poiché attualmente sottoposto ad inchiesta pubblica e come tale può subire modifiche, anche sostanziali.
Durante il sisma ciò che provoca vittime è principalmente il crollo degli edifici, o di parte di essi, ma anche il danneggiamento degli elementi non strutturali può costituire una grave minaccia per l’incolumità delle persone oltre a determinare l’ostruzione delle vie di fuga, la mancata continuità d’esercizio e l’impossibilità all’uso degli impianti per le operazioni di soccorso.
Il danno provocato dal sisma sugli elementi non strutturali, cioè quelli che non fanno parte dell’organismo strutturale vero e proprio dell’edificio, ha anche importanza ai fini di una più generale descrizione degli effetti e, naturalmente, per stime di carattere economico. Certamente non trascurabile, inoltre, è la rilevanza che può assumere il danneggiamento di questi elementi ai fini del giudizio di agibilità. È infatti molto frequente, a seguito di un sisma anche di bassa intensità, riscontrare il danneggiamento diffuso di tali elementi che può comportare comunque disagi elevati anche se le strutture portanti hanno riportato danni lievi.
Tipici danneggiamenti di questo tipo sono quelli riguardanti gli intonaci, i rivestimenti, gli stucchi, i controsoffitti, le tramezzature, lo scivolamento dei manti di copertura, i distacchi dei cornicioni e dei parapetti, la caduta di oggetti di vario tipo sia interni che collegati alle parti esterne dell’edificio.
Nel caso poi di strutture strategiche come ospedali, sale operative, impianti nucleari, ecc. il danneggiamento di elementi tipo server, apparecchiature elettroniche, impianti elettrici e meccanici, può comportare l’interruzione del servizio con conseguenti disagi per le operazioni di soccorso ed inoltre eventuali rilasci di sostanze chimiche tossiche o radioattive.
La materia non può essere pertanto esaustiva a causa delle numerose casistiche e varietà di sistemi e componenti utilizzati sia in ambito civile, residenziale, terziario e industriale.
I destinatari della Guida sono Progettisti, Costruttori di apparecchiature elettriche, Installatori, Committenti, laboratori di prova, proprietari di edifici, gestori di strutture, personale di manutenzione, direttori di negozi o uffici, i gestori del rischio e il personale addetto alla sicurezza, ecc.
La Guida può essere utile anche a coloro che non hanno esperienza con la protezione sismica. Essa si rivolge quindi a un pubblico vasto con esigenze diverse. In molti casi, applicando regole di buona prassi ingegneristica, e generalmente di semplice implementazione, è possibile migliorare sensibilmente il comportamento degli elementi non strutturali a fronte delle sollecitazioni dovute agli eventi sismici. La Guida è stata preparata anche con lo scopo di indicare ai vari Operatori i notevoli vantaggi che si possono ottenere con un tempestivo e coordinato intervento sia prima che durante l’installazione dei sistemi e componenti elettrici, e con lo scopo di fornire agli operatori elettrici informazioni utili per realizzare correttamente i vari interventi.
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La presente Guida riporta i suggerimenti, raccomandazioni di progetto e accorgimenti di installazione per ridurre la vulnerabilità sismica di sistemi e componenti a bassa tensione (BT). Quanto riportato nella Guida è coerente con le prestazioni definite nelle vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC 2018) in relazione agli stati limite indicati. La presente Guida è un utile riferimento per Progettisti, Produttori, Installatori Committenti, Gestori e Laboratori di prova.
Le metodologie analitiche di verifica sismica dei sistemi e componenti oggetto della Guida, suggerite per la riduzione della vulnerabilità sismica (es. ancoraggi, controventamento, supporti, ecc.), sono riportate in altri documenti nazionali e internazionali (es.: NTC, Eurocodici, EOTA, FEMA, ASCE, NIST, ecc.), ai quali farà riferimento il tecnico esperto strutturale che eseguirà la verifica.
La Guida descrive nelle appendici alcuni esempi significativi e di base per lo sviluppo di casi particolari e significativi.
Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
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Guida CEI 0-23 Progetto inchiesta pubblica.pdf |
4900 kB | 45 |