Rischio silice: quadro normativo e documenti
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Rischio silice: quadro normativo e documenti / Update Febbraio 2023
ID 5890 | Rev. 3.0 del 12.02.2023 / Documenti allegati
Documento e riferimenti, in allegato, sulla Silice Libera Cristallina e sul rischio SLC nelle attività estrattive, di lavorazione pietre, ecc: i nuovi limiti UE, i limiti delle principali organizzazioni, le lavorazioni, le malattie professionali riconosciute e tutti i Documenti preparatori e Linee guida del NIS (Network Italiano Silice). Riferimenti e Guide NEPSI.
Con il D. Lgs. 1 giugno 2020 n. 44, la polvere di silice cristallina respirabile ed i Lavori comportanti esposizione a polvere di silice cristallina respirabile generata da un procedimento di lavorazione, sono introdotti nell'elenco dei Processi ed Agenti comportanti rischio di esposizione cancerogeno.
Guida Buone Pratiche Silice NEPSI / IT
Accordo protezione salute lavoratori manipolazione silice cristallina 2006/C 279/02
Classificazione ECHA SiO2
The European Network on Silica (NEPSI)
Minerali / Percentuale di silice libera cristallina NEPSI
Good Practice Guide Silice NEPSI
D. Lgs. 1 giugno 2020 n. 44 - Attuazione della direttiva (UE) 2017/2398 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2017, che modifica la direttiva 2004/37/CE del Consiglio, relativa alla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un'esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro. (GU n.145 del 09-06-2020). Entrata in vigore del provvedimento: 24/06/2020
Le sostanze pericolose per la salute e sicurezza sul sono trattate al Titolo IX del D.Lgs. 81/2008:
Capo I Protezione da agenti chimici (Artt. da 221 a 232)
Capo II Protezione da agenti cancerogeni e mutageni (Artt. da 233 a 245)
Capo III Protezione dai rischi connessi all'esposizione all'amianto (Artt. da 246 a 264)
...
Obblighi del datore di lavoro
Art. 235. Sostituzione e riduzione
1. Il datore di lavoro evita o riduce l'utilizzazione di un agente cancerogeno o mutageno sul luogo di lavoro in particolare sostituendolo, se tecnicamente possibile, con una sostanza o una miscelao o un procedimento che nelle condizioni in cui viene utilizzato non risulta nocivo o risulta meno nocivo per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
2. Se non è tecnicamente possibile sostituire l'agente cancerogeno o mutageno il datore di lavoro provvede affinché la produzione o l'utilizzazione dell'agente cancerogeno o mutageno avvenga in un sistema chiuso purché tecnicamente possibile.
3. Se il ricorso ad un sistema chiuso non è tecnicamente possibile il datore di lavoro provvede affinché il livello di esposizione dei lavoratori sia ridotto al più basso valore tecnicamente possibile.
L'esposizione non deve comunque superare il valore limite dell'agente stabilito nell'allegato XLIII.
La nuova Direttiva sugli Agenti cancerogeni lavoro
Con la nuova Direttiva (UE) 2017/2398 (adottata con D. Lgs. 1 giugno 2020 n. 44 - entrata in vigore il 24.06.2020) è aggiunta come sostanza cancerogena:
1. Quella presente o liberata nel Processo "Lavori comportanti esposizione a polvere di silice cristallina respirabile generata da un procedimento di lavorazione" di cui all'Allegato XLII del D.Lgs. 81/2008
2. La Silice Libera Cristallina nell'elenco dell'Allegato XLIII del D.Lgs. 81/2008 con il Valore limite di esposizione professionale pari a: 0,1 mg/m3
Direttiva 2004/37/CE del Parlamento europeo re del Consiglio del 29 aprile 2004 sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un'esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro (sesta direttiva particolare ai sensi dell'articolo 16, paragrafo 1, della direttiva 89/391/CEE del Consiglio) (GUUE L 229/23 del 29.6.2004)
Entrata in vigore: 19.07.2004
Direttiva modificata da:
- Direttiva 2014/27/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 febbraio 2014 L 65 1 5.3.2014
- Direttiva (UE) 2017/2398 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 Dicembre 2017 L 345/87 27.12.2017
- Direttiva (UE) 2019/130 del Parlamento europeo e del Consiglio del 31 gennaio 2019 L 30/112 31.01.2019
- Direttiva (UE) 2019/983 del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 giugno 2019 L 164/23 20.06.2019
- Regolamento (UE) 2019/1243 del Parlamento europeo e Consiglio del 20 giugno 2019 L 198/241 25.7.2019
Direttiva (UE) 2017/2398 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2017 che modifica la direttiva 2004/37/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro (Modifica alla VI Direttiva particolare ai sensi dell'articolo 16, paragrafo 1 della direttiva 89/391/CEE) Entrata in vigore: 16.01.2018 (GUUE L 345/87 del 27.12.2017).
La Direttiva (UE) 2017/2398 modifica la Direttiva 2004/37/CE inserendo nell’Allegato I un nuovo processo e precisamente:
- 6. Lavori comportanti esposizione a polvere di silice cristallina respirabile generata da un procedimento di lavorazione.
e modificando l’Allegato III introduce:
- 11 nuove sostanze cancerogene, tra cui la Polvere di silice cristallina respirabile definendone il Valore limite di esposizione professionale.
Attuazione della Direttiva (UE) 2017/2398 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2017, che modifica la Direttiva 2004/37/CE del Consiglio, relativa alla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un'esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro.
(GU n.145 del 09-06-2020).
Entrata in vigore del provvedimento: 24/06/2020
Il D. Lgs. 1° giugno 2020 n. 44 attuazione della Direttiva (UE) 2017/2398 introduce quindi nel D.Lgs. 81/2008:
- 1 nuovo processo Lavori comportanti esposizione a polvere di silice cristallina respirabile generata da un procedimento di lavorazione nell'Allegato XLII.
- 11 nuove sostanze cancerogene nell'allegato XLIII del, tra cui la Polvere di silice cristallina respirabile definendone il Valore limite di esposizione professionale.
Fig. 1 - Flusso recepimento Direttiva sociale lavoro
ALLEGATO XLII Elenco di sostanze, miscele e processi
...
ALLEGATO XLIII Valori limite di esposizione professionale
L’elenco è aggiornato al Recepimento della Direttiva (UE) 2017/2398:
Attuazione della direttiva (UE) 2017/2398 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2017, che modifica la direttiva 2004/37/CE del Consiglio, relativa alla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un'esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro. (GU n.145 del 09-06-2020).
La silice
La silice, o biossido di silicio (SiO2), è un ossido di metallo del IV gruppo della tavola periodica, presente in natura sia in forma cristallina che amorfa.
Le varie forme di silice cristallina sono: α-quarzo, β-quarzo, α-tridimite, β- tridimite, α- cristobalite, β-cristobalite, keatite, coesite, stishovite e moganite (NIOSH, 2002). La silice é presente per la maggior parte sotto forma di α- quarzo. Le proprietà chimico-fisiche della silice cristallina sono responsabili dei suoi molteplici utilizzi. Quasi tutta la silice cristallina utilizzata a scopo commerciale si ottiene da fonti naturali ed è categorizzata per uso finale o industriale (IARC 1997; NTP 2005). Le tre principali denominazioni dei prodotti commerciali a base di silice cristallina sono: sabbia e ghiaia, cristalli di quarzo e diatomite.
Esposizione occupazionale
A causa della vasta presenza naturale nella crosta terrestre e agli ampi usi di materiali che la contengono, i lavoratori possono essere esposti a silice cristallina respirabile in una grande varietà di settori occupazionali (IARC 1997). Le principali attività industriali che comportano un’esposizione a silice cristallina riguardano il “movimento terra”, l’estrazione in cava e mineraria, la demolizione di opere murarie, la manipolazione o l'uso di sabbia e di altri materiali contenenti silice cristallina (ad esempio processi di fonderia, come la fusione, sabbiature, produzioni di vetro, ceramica, abrasivi, cemento). Le stime sul numero di lavoratori potenzialmente esposti alla silice cristallina respirabile e presenti nella Monografia sono state calcolate dal NIOSH per gli USA e dalla CAREX per l’Europa.
Effetti cancerogeni negli esseri umani cancro del polmone
Nella Monografia IARC n. 68 del 1997, numerosi ma non tutti gli studi esaminati dimostravano un accrescimento del tumore polmonare: la non-uniformità dei risultati era prevedibile in quanto collegata al vasto range di popolazioni e di casi di esposizione studiati. Nel complesso, tuttavia, i risultati delle indagini epidemiologiche supportano un'associazione tra cancro del polmone e silice cristallina (α-quarzo e cristobalite) derivante da un’esposizione professionale per via inalatoria. Nella Monografia 100C del 2010, la valutazione è principalmente incentrata su studi che quantificano le esposizioni professionali a polvere di silice cristallina (quarzo e cristobalite).
Le specie e forme della silice Monografia IARC Vol.: 68 (1997) (p. 41)
Crystalline silica:
- CAS No.: 14464-46-1 Chem. Abstr. Name: Cristobalite
- CAS No.: 14808-60-7 Chem. Abstr. Name: Quartz
- CAS No.: 1317-95-9 Chem. Abstr. Name: Tripoli
- CAS No.: 15468-32-3 Chem. Abstr. Name: Tridymite
Valutazione complessiva di cancerogenicità agli umani: 2A
Amorphous silica:
- CAS No.: 112945-52-5 Chem. Abstr. Name: Pyrogenic (fumed) amorphous silica
- CAS No.: 112926-00-8 Chem. Abstr. Name: Precipit ated silica; silica gel
- CAS No.: 61790-53-2 Chem. Abstr. Name: Diatomaceous earth (uncalcined)
- CAS No.: 60676-86-0 Chem. Abstr. Name: Vitreous silica
- CAS No.: 68855-54-9 Chem. Abstr. Name: Fluxcalcined diatomaceous earth
Valutazione complessiva di cancerogenicità agli umani: 3
La pericolosità di tale agente, già nota da tempo, è stata rivalutata dalla IARC che, nella monografia 100C/2010, sulla base di una nuova revisione della letteratura di merito, ha confermato che la silice è un cancerogeno di categoria 1, nelle sue forme di cristobalite e quarzo (vedi allegato).
Valutazione complessiva di cancerogenicità agli umani: 1 (2010)
D.P.R. 30 giugno 1965, n. 1124
Testo unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali
GU 13 ottobre 1965, n. 257 SO
D.P.R. 30/06/65 n° 1124 Lavorazioni (Allegato 8)
Attività tabellate
1. Lavori nelle miniere e cave in sotterraneo e lavori in sotterraneo in genere, lavori nelle miniere e cave a cielo aperto e lavori di scavo a cielo aperto in presenza di roccia contenente silice libera o che comunque espongono alla inalazione di polvere di silice libera.
2. Lavori di frantumazione, maciazione, manipolazione di rocce,materiali ed abrasivi contenenti silice libera o che comunque espongano all'inalazione di polvere di silice libera.
3. Taglio, lavorazione, preparazione, levigatura,smerigliatura, molatura, lucidatura, adattamento in opera, delle rocce e di altri materiali contenenti silice libera o che comunque espongano all'inalazione di polvere di silice libera.
4. Taglio, levigatura, smerigliatura, molatura, lucidatura, eseguiti con impiego di materiali contenenti silice libera (escluse le operazioni di molatura di utensili, aventi carattere occasionale) o che comunque espongano all'inalazione di polvere di silice libera.
5. Produzione di mole e abrasivi in genere, di refrattari,di ceramiche, di cemento e del vetro, limitatamente alle operazioni su materiali contenenti silice libera o che comunque espongano alla inalazione di polvere di silice libera.
6. Lavori nelle industrie siderurgiche, metallurgiche, meccaniche, nei quali si u sino o si trattino materiali contenenti silice libera o che comunque espongano all'inalazione di polvere di silice libera.
7. Produzione di laterizi, comprese le cave di argilla, ed altre lavorazioni nelle quali si usino o si trattino materiali contenenti silice libera o che comunque espongano all'inalazione di polvere di silice libera.
Altre Attività non tabellate:
- numerose lavorazioni trasversali, da individuare in VR.
- altre lavorazioni che possono esporre a SLC, es DM 17 gennaio 2018 (NTC 2018) e Decreto 10 giugno 2014.
Decreto 10 giugno 2014
Aggiornamento dell'elenco delle malattie per le quali è obbligatoria la denuncia ai sensi e per gli effetti dell'articolo 139 del testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, e successive modifiche e integrazioni.
D.P.R 1124/1965 Art. 139:
E' obbligatoria per ogni medico, che ne riconosca la esistenza, la denuncia delle malattie professionali, che saranno indicate in un elenco da approvarsi con decreto del Ministro per il lavoro e la, previdenza sociale di concerto con quello per la sanita', sentito il Consiglio superiore di sanita'.
La denuncia deve essere fatta all'Ispettorato del lavoro competente per territorio, il quale ne trasmette copia all'Ufficio del medico provinciale.
...
Lista I - malattie la cui origine lavorativa è di elevata probabilità
AGENTI | MALATTIE | |
01 | SILICE LIBERA CRISTALLINA | SILICOSI POLMONARE |
42 | SILICE LIBERA CRISTALLINA in forma di quarzo e cristobalite |
TUMORE DEL POLMONE |
Lista II - malattie la cui origine lavorativa é di limitata probabilitá
AGENTI E LAVORAZIONI | MALATTIE | |
05 | SILICE LIBERA CRISTALLINA | SCLERODERMIA ARTRITE REUMATOIDE LUPUS ERITEMATOSO SISTEMICO |
Lista III - malattie la cui origine lavorativa é possibile
AGENTI | MALATTIE | |
01 | SILICE LIBERA CRISTALLINA (esposizione con o senza silicosi) |
POLIANGITE MICROSCOPICA GRANULOMATOSI DI WEGENER |
- NTP: Known to be a human carcinogen
- IARC: Group 1 (carcinogenic to humans); see also IARC Monograph 100C
- EPA: Not listed
L'ACGIH (American Conference of Governmental Industrial Hygienists) assume come TLV-TWA per la polvere di SLC respirabile il valore di 0,025 mg/m3.
ACGIH: Documentation of the Threshold Limit Values (TLVs) and Biological Exposure Indices (BEIs) - Silica, Crystalline - Alpha Quartz and Cristobalite. 2016.
Standard Set By | Exposure Limit | Health Effect Codes -- Health Effects and Target Organs |
---|---|---|
OSHA PEL - General Industry See 29 CFR 1910.1000 Table Z-3 |
250 mppcf]* %SiO2+5 10 mg/m3 %SiO2+2 |
HE10 -- silicosis |
OSHA PEL - Construction Industry See 29 CFR 1926.1153 |
50 μg/m3 TWA 25 μg/m3 TWA Action Level |
HE1 -- cancer (lung) |
HE3 -- kidney damage | ||
HE10 -- silicosis | ||
OSHA PEL - Shipyard Employment See 29 CFR 1915.1000 Table Z - Shipyards |
250 mppcf* %SiO2+2 |
HE10 -- silicosis |
NIOSH REL | Silica, crystalline (as respirable dust) [14808-60-7]: 0.05 mg/m3TWA Ca |
HE10 -- silicosis |
ACGIH TLV® (2009) | Silica, crystalline - α-quartz [1317-95-9; 14808-60-7] and cristobalite [14464-46-1]: 0.025 mg/m3 (25 μg/m3) (respirable particulate matter) TWA A2 |
HE2 -- lung cancer |
HE10 -- silicosis | ||
CAL/OSHA PELs | Silica, crystalline, respirable dust: Quartz [14808-60-7]: 0.1 mg/m3 (100 μg/m3) TWA | |
* mppcf = Millions of particles per cubic foot of air
Il NIS: Network Italiano Silice
La silicosi è stata in Italia una delle malattie professionali più gravose in termini di costi economici e sociali. Sebbene le condizioni lavorative siano migliorate nel corso degli ultimi decenni, l’esposizione alla silice cristallina costituisce ancora oggi argomento di vivo interesse.
Sul tema dell’esposizione a silice libera cristallina (Slc) l’Inail, attraverso la Contarp, è da decenni impegnato nella verifica delle condizioni di rischio di esposizione alle polveri di Slc negli ambienti di lavoro a fini assicurativi. Dal 2002, dopo il convegno 3rd International Symposium on Silica, Silicosis, Cancer and Other Diseases di S. Margherita Ligure, partecipa attivamente al Network italiano della silice (Nis), insieme a esperti e rappresentanti tecnici delle Regioni, dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’allora Ispesl, oggi confluito in Inail.
L’attività del Nis, punto di riferimento tecnico del coordinamento tecnico delle Regioni, si è inizialmente incentrata sulla stesura di linee guida in tema di normativa, epidemiologia, igiene industriale e sorveglianza sanitaria, nelle quali sono confluite le diverse esperienze maturate da ciascun partecipante al Network.
Naturale evoluzione di tale attività fu poi l’avvio del progetto denominato Monitoraggio Silice Italia, il cui l’obiettivo fu quello di realizzare un sistema di verifica dell’efficacia delle misure di prevenzione attuate nei settori produttivi storicamente interessati dal problema della silice. In parallelo all’attività di elaborazione dei documenti del Monitoraggio Silice Italia si è poi dato avvio a un circuito nazionale di intercalibrazione, ora alla sua terza edizione, creato e supportato dalla Contarp.
A dieci anni dalla sua istituzione Nis ha intrapreso una serie di azioni e programmi per analizzare l’efficacia delle misure di prevenzione indicate dalle buone pratiche. L’intento è quello di costruire un portale tematico, dedicato alla silice, attraverso il quale ricostruire le matrici di esposizione delle figure professionali e dei diversi comparti produttivi interessati dal, che costituisca il terreno di confronto nel quale affrontare e approfondire le varie tematiche legate al fenomeno “silice”.
L’attività del Nis
Le iniziative intraprese nel tempo dal Nis tracciano un percorso complesso attraverso il quale si è inteso affrontare, in modo integrato e coordinato, i molteplici problemi che condizionano, a vario titolo, l’attività di accertamento del rischio silice negli ambienti di lavoro. Al di là della valenza del loro contenuto tecnico, i documenti realizzati dai gruppi di lavoro del Nis mettono in risalto l’avvenuta collaborazione e l’appassionata partecipazione dei tecnici della prevenzione delle istituzioni pubbliche aderenti al Nis.
Sin dalle prime pubblicazioni datate 2005 e nelle varie occasioni pubbliche in cui si è dibattuto sul rischio silice, a partire dall’evento di S. Margherita Ligure per finire al convegno “Network italiano silice dieci anni dopo: il sistema di prevenzione del rischio in Italia” tenutosi a Roma nel novembre 2011, gli elaborati del Network hanno costituito una base di confronto attivo e uno strumento di riferimento per aggredire quello che continua a essere ancora un grave problema di sanità pubblica, al di là delle possibili e comprensibili differenze di veduta ancora esistenti al riguardo nella comunità scientifica.
La sintesi delle attività promosse dal Nis è condensata nei “Documenti preparatori per le linee guida” e nelle “Misure di prevenzione e protezione per la riduzione del rischio” e alle raccolte a essa collegate. Si tratta di elaborati rivolti, oltre agli addetti ai lavori, a tutti i soggetti interessati al problema silice con particolare riguardo alle associazioni scientifiche e alle parti sociali. In essi sono riassunte e condensate tutta la mole di conoscenze e di esperienze maturate nel tempo sul rischio silice dai vari componenti del Nis sul tema dell’esposizione professionale a questo agente di rischio.
I documenti preparatori e le misure di prevenzione primaria
A seguito delle indicazioni maturate nel convegno di S. Margherita Ligure e dell’azione promossa dal coordinamento tecnico delle Regioni e Province autonome, i gruppi di lavoro del Nis hanno elaborato una serie di linee guida, denominate documenti preparatori, relative ai vari aspetti della prevenzione del rischio professionale dovuto alla Slc.
01. Valutazioni epidemiologiche
02. Considerazioni in tema di normativa
03. Sorveglianza sanitaria sui lavoratori esposti a silice cristallina
04. Indicazioni per la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti a Silice Libera Cristallina
05. Linee guida per valutazione esposizione professioniale a silice cristallina
06. Comparto edilizia Silice
07. Comparto fonderie Silice
08. Comparto lapideo Silice
09. Scavo di gallerie Silice
10. Piastrelle ceramiche Silice
11. La valutazione dell’esposizione professionale a silice libera cristallina NIS
IARC Monographs 100C 2010
Mon IARC Vol. 68 (1997) (p. 41)
The European Network on Silica (NEPSI)
Le organizzazioni del settore industriale di NEPSI e le loro federazioni di sindacati della controparte hanno negoziato un Accordo di dialogo sociale multisettoriale tra il 1° settembre 2005 e il 2 febbraio 2006.
La Commissione Europea ha sostenuto il progetto, definendolo innovativo: infatti, laddove gli accordi di dialogo sociale europei sono solitamente settoriali o multisettoriali, tale progetto è il primo del suo genere. È stato concesso un budget della CE per coprire i costi di negoziazione, e le associazioni di categoria europee che non erano ancora membri di un comitato per il dialogo sociale a livello di UE sono state considerate idonee a partecipare a questa trattativa, dopo un esame da parte della Commissione.
Sono stati istituiti due gruppi di lavoro per la negoziazione: un Gruppo di Lavoro Direttivo per redigere l'Accordo e discutere gli aspetti politici, e un Gruppo di Lavoro Tecnico (composto da produttori e consumatori di prodotti e materiali che contengono silice cristallina) per redigere gli allegati tecnici dell’Accordo, in particolare le Linee Guida di Buona Pratica. Gli esperti di istituti sanitari nazionali - il HSE (Regno Unito), il Berufsgenossenschaften (D) e l'Instituto Nacional de Silicosis (ES) - hanno sostenuto il gruppo di lavoro tecnico.
Il testo finale è stato approvato all'unanimità dalle parti negoziali e la trattativa si è conclusa il 25 aprile 2006 con la sottoscrizione dell'Accordo.
Good Practice Guide Silice NEPSI
Limiti all’esposizione sul lavoro Silice EU
Guida alle Buone Pratiche / IT (Rev. 3.0 2023)
Good Practice Guide
Good Practice Guide for SMEs
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Questa guida è il risultato di un insieme di conoscenze esistenti e informazioni all'interno dei settori, che producono e/o utilizzano prodotti o materie prime materiali contenenti silice cristallina sulla gestione del respirabile silice cristallina. La pubblicazione di questa guida è un contributo del industria (datori di lavoro e lavoratori) verso la tutela dei lavoratori dalla possibile esposizione alla silice cristallina respirabile sul posto di lavoro.
L'obiettivo è quello di fornire produttori e utenti di prodotti e materie prime che contengono silice cristallina una guida sull'applicazione pratica di programmi per gestire in sicurezza la silice cristallina respirabile e le indicazioni sui prodotti contenenti silice cristallina negli ambienti di lavoro.
Vedi
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Respirator Recommendations
NIOSH
Up to 0.5 mg/m3:
(APF = 10) Any particulate respirator equipped with an N95, R95, or P95 filter (including N95, R95, and P95 filtering facepieces) except quarter-mask respirators. The following filters may also be used: N99, R99, P99, N100, R100, P100.
Up to 1.25 mg/m3:
(APF = 25) Any powered, air-purifying respirator with a high-efficiency particulate filter.
(APF = 25) Any supplied-air respirator operated in a continuous-flow mode
Up to 2.5 mg/m3:
(APF = 50) Any air-purifying, full-facepiece respirator with an N100, R100, or P100 filter.
(APF = 50) Any powered, air-purifying respirator with a tight-fitting facepiece and a high-efficiency particulate filter
Up to 25 mg/m3:
(APF = 1000) Any supplied-air respirator operated in a pressure-demand or other positive-pressure mode
Emergency or planned entry into unknown concentrations or IDLH conditions:
(APF = 10,000) Any self-contained breathing apparatus that has a full facepiece and is operated in a pressure-demand or other positive-pressure mode
(APF = 10,000) Any supplied-air respirator that has a full facepiece and is operated in a pressure-demand or other positive-pressure mode in combination with an auxiliary self-contained positive-pressure breathing apparatus
Escape:
(APF = 50) Any air-purifying, full-facepiece respirator with an N100, R100, or P100 filter.
Any appropriate escape-type, self-contained breathing apparatus
Selection of N-, R-, or P- Series Particulate Respirators
1. The selection of N-, R-, and P-series filters depends on the presence of oil particles as follows:
- If no oil particles are present in the work environment, use a filter of any series (i.e., N-, R-, or P-series).
- If oil particles (e.g., lubricants, cutting fluids, glycerine) are present, use an R- or P-series filter. Note: N-series filters cannot be used if oil particles are present.
- If oil particles are present and the filter is to be used for more than one work shift, use only a P-series filter.
Note: To help you remember the filter series, use the following guide:
N for Not resistant to oil,
R for Resistant to oil,
P for oil Proof.
2. Selection of filter efficiency (i.e., 95%, 99%, or 99.97%) depends on how much filter leakage can be accepted. Higher filter efficiency means lower filter leakage.
3.The choice of facepiece depends on the level of protection needed - that is, the assigned protection factor (APF) needed.
...segue in allegato
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Rev. | Data | Oggetto | Autore |
3.0 | 12.02.2023 | Guida Buone Pratiche Silice NEPSI / IT Accordo silice cristallina 2006/C 279/02 |
Certifico Srl |
2.0 | 13.02.2022 | Classificazione ECHA SiO2 The European Network on Silica (NEPSI) Minerali / Percentuale di silice libera cristallina NEPSI Good Practice Guide Silice NEPSI |
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1.0 | 22.06.2020 | D. Lgs. 1 giugno 2020 n. 44 Integrazione e schemi grafici |
Certifico Srl |
0.0 | 02.04.2018 | -- | Certifico Srl |
Collegati
Direttiva (UE) 2017/2398
D.Lgs. 81/2008 Testo Unico Salute e Sicurezza Lavoro
D.P.R. 30 giugno 1965 n. 1124
Decreto 10 giugno 2014
Valutazione esposizione silice libera cristallina gallerie
Valutazione esposizione professionale a silice libera cristallina
Guida Buone pratiche proptezione lavoratori esposizione silice
Good Practice Guide Silice NEPSI
Accordo protezione salute lavoratori manipolazione silice cristallina 2006/C 279/02