3° Rapporto Anmil sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, focus sull’emergenza Covid-19
Roma, 16.09.2020
Il 16 settembre ANMIL ha presentato il “3° Rapporto sulla salute e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro”, nella Sala della Protomoteca del Campidoglio a Roma.
La terza edizione del Rapporto ANMIL mantiene il suo approccio multilivello, finalizzato a raggiungere la vasta platea degli interessati alla materia prevenzionistica. Pertanto, si ripropone come “annuario della sicurezza sul lavoro”, confermandosi come punto di riferimento per tracciare, in maniera meticolosamente ricostruttiva, lo stato dell’arte della SSL nelle sue molteplici sfaccettature: sono di nuovo passati in rassegna i principali interventi del Legislatore, della giurisprudenza, della prassi amministrativa e del mondo dello studio e della ricerca - sul piano internazionale, europeo e nazionale – intercorsi a partire dalla pubblicazione della edizione precedente del settembre 2018.
Catalfo: “Ruolo importante dell’Inail nella costruzione dei protocolli di sicurezza”. La presentazione è stata introdotta dai saluti della ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Nunzia Catalfo che nel soffermarsi sull’opportunità di investire nel capitale umano e rafforzare la cultura della sicurezza ha manifestato il suo apprezzamento per il lavoro svolto insieme all’Inail durante la fase dell’emergenza sanitaria: “è stato importante il ruolo ricoperto dal Ministero e dall’Inail nella sottoscrizione del protocollo sulla sicurezza che ha consentito ad alcune imprese di continuare le attività nel periodo di lockdown e ad altre di riprendere, dopo l’interruzione, per affrontare il prossimo futuro”.
Bettoni: “Per la sicurezza necessaria una grande alleanza tra tutti gli attori della prevenzione”. Oltre che dalla ministra Catalfo, i lavori sono stati introdotti dal presidente dell’Anmil, Zoello Forni, dall’assessore al Personale, Anagrafe e Stato civile del Comune di Roma, Antonio De Santis, e dal presidente dell’Inail, Franco Bettoni, in passato, per due mandati alla guida dell’Anmil. “Dal 2010 al 2020 - ha spiegato Bettoni - l'Inail ha stanziato complessivamente 2,9 miliardi di euro per la sicurezza nelle imprese”. “La lezione data dalla pandemia - ha continuato il presidente dell’Inail - potrà essere da stimolo per costruire una grande alleanza fra tutti gli attori della prevenzione, determinante per contrastare gli incidenti sul lavoro che segnano in modo indelebile non solo le vittime e le loro famiglie, ma tutta la società civile”.
Forni: “Nel Rapporto Anmil ampio spazio all’emergenza Covid-19”. Sul tema della tutela della salute e sicurezza si è intrattenuto il presidente dell’Anmil, Zoello Forni, che ha ribadito l’impegno dell’Associazione nella salvaguardia delle lavoratrici e dei lavoratori e ha sottolineato come quest’anno il Rapporto dedichi un approfondimento specifico all’emergenza sanitaria in corso. “Nel Rapporto, proprio a seguito della diffusione su scala globale del Covid-19, si è deciso di dedicare ad esso un ampio spazio, sia sotto forma di analisi statistica sia da un punto di vista giuridico, mettendo in luce i principali provvedimenti, nazionali e internazionali, volti a limitarne la diffusione”.
Rotoli: “Le nostre attività focalizzate su informazione, formazione e assistenza alle imprese”. Tra i relatori presenti in Campidoglio anche il direttore centrale Prevenzione Inail, Ester Rotoli, che si è soffermata sul ruolo dell’Inail nel sistema della prevenzione, nella diffusione della cultura della sicurezza e sull’opportunità della condivisione delle banche dati tra le varie amministrazioni: “Il nostro ruolo nei tavoli normativi, tra cui quello sulla sicurezza istituito dalla ministra del Lavoro, è portare avanti un’istanza di semplificazione non soltanto degli adempimenti, ma anche della formazione, leva importante per creare una cultura efficace della sicurezza”. “Le nostre attività - ha spiegato il direttore centrale Prevenzione Inail - sono focalizzate su tre principali direttrici: informazione, formazione e assistenza alle imprese. Sono diversi gli accordi che facciamo con le parti sociali rappresentative di mondi industriali specifici finalizzati a creare rete, a condividere e costruire saperi, come ad esempio le linee di indirizzo ai sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro”.
Fonte: INAIL/ANMIL
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