Slide background

Linee guida Regolamento EMAS piscicoltura

ID 9538 | | Visite: 1950 | Documenti Ambiente ISPRAPermalink: https://www.certifico.com/id/9538

Temi: Ambiente , EMAS

Regolamento EMAS piscicoltura

Linee guida per l’applicazione del Regolamento EMAS al settore della piscicoltura

L’acquacoltura è l’insieme delle attività, distinte dalla pesca, finalizzate alla produzione controllata di organismi acquatici. Con riferimento alla specie prodotta, si parla più specificatamente di molluschicoltura (molluschi), crostaceicoltura (crostacei), alghicoltura (alghe) e di piscicoltura (pesci); quest’ultima può essere condotta in modo estensivo od intensivo, a seconda che l’alimentazione del pesce sia basata su catene trofiche naturali o seminaturali, ovvero avvenga mediante distribuzione di mangimi di qualsiasi natura. Viene talvolta utilizzata la definizione di acquacoltura semi-intensiva o semiestensiva, per indicare differenti livelli di integrazione ad una base di alimentazione naturale. Nell’allevamento estensivo (produzione nazionale marginale), praticato prevalentemente nelle valli da pesca dell’Adriatico settentrionale oltre che in stagni e lagune costiere di tutta la penisola e delle isole maggiori, non vengono somministrati alimenti dall'esterno, di conseguenza il pesce si alimenta con la risorsa trofica prodotta dalla catena alimentare naturale (vengono talvolta praticate fertilizzazioni per incrementare la produzione autotrofa).

Salvo possibili eccezioni, l’impatto di tale attività produttiva sugli ambienti acquatici naturali può essere considerato trascurabile. Nell'allevamento intensivo è invece di fondamentale importanza l'intervento umano per la somministrazione di alimenti con formulazioni complete e bilanciate adatte alle specie allevate, introdotti dall’esterno. In alcuni sporadici casi si impiega ancora empiricamente alimento costituito da scarti della pesca o della lavorazione del pesce. In Italia, l'allevamento ittico intensivo è prevalentemente praticato in impianti a terra con vasche o bacini artificiali di dimensioni relativamente ridotte, dai 100 ai 10.000 (ma più frequentemente da 300 a 1.000) metri quadrati, caratterizzati da un battente d’acqua di circa 100 cm e da una pianta a canale (raceway) oppure assimilabile ad un quadrato o rettangolo poco allungato (pond).

Questo schema è applicato per gran parte delle specie ittiche allevate, quali trote, anguille, spigole, orate, ma anche pesci gatto e storioni. Negli ultimi anni, tuttavia è notevolmente aumentato l’allevamento intensivo in mare con gabbie e/o recinti collocati sia in prossimità della costa "in shore", sia in mare aperto "off-shore"; tale opportunità consente infatti il superamento di numerosi vincoli cui sono soggette le strutture a terra (disponibilità e captazione delle acque, instabilità dei parametri fisici, restituzione delle acque reflue).

La produzione nazionale di prodotti ittici, costituita dalla pesca e dall’acquacoltura, è stata pari a 680.760 tonnellate nel 1999 per un valore corrispondente di circa 2.024,00 milioni di euro.

Il contributo dell'acquacoltura alla produzione interna complessiva ha raggiunto il 28% nel 1998, mentre nel 1990 tale valore si attestava sul 20% (ISMEA, 2000). All’interno dell’Unione Europea i principali paesi produttori sono la Francia, la Spagna, l’Italia e la Grecia. In Italia, nel corso degli anni ’90 il consumo annuo di prodotti ittici è cresciuto di oltre 2 kg pro-capite, passando dai 20,9 kg del 1990 agli attuali 23 kg, collocandosi vicino al consumo medio europeo, anche se ancora lontano dai valori del Portogallo (59,7 kg) e della Spagna6 (40 kg). I dati della produzione in Italia nel 2000 di specie ittiche, con riferimento alla piscicoltura, mostrano che la produzione di trote è pari al 65% del totale, mentre la produzione di spigole - orate è pari al 20%. Il mercato nazionale dell’acquacoltura è caratterizzato da un’aggressività commerciale da parte dei Paesi del Bacino Mediterraneo per quanto riguarda le specie eurialine (spigola, orata) e da parte dei Paesi del Nord Europa (Norvegia, Scozia, Irlanda) per i salmonidi competitori della trota.

Da ciò nasce l’esigenza di un rafforzamento del comparto allo scopo di migliorare la competitività delle imprese. Gli operatori del settore dovrebbero pertanto avviare un’efficace azione di promozione e di rilancio dei propri prodotti, facendo leva su fattori quali la qualità, la sicurezza igienico - sanitaria ed il rispetto delle normative ambientali (Aquacolture, 2000; Mac Allister, 1999).

A fronte delle considerazioni e dei dati riportati precedentemente, il progetto per l’applicazione del Regolamento EMAS al settore della piscicoltura, è strutturato principalmente sulle tre tipologie di attività: trote, spigole e orate, che nell’insieme rappresentano l’85% della produzione di pesce allevato nel nostro Paese e che quindi sono ampiamente rappresentative della situazione dell’itticoltura italiana

ANPA 2002

Collegati

Tags: Ambiente EMAS

Più lette Guide ISPRA

Feb 05, 2022 17635

Rapporto rifiuti Urbani 2013

Rapporto rifiuti urbani 2013 Il presente Rapporto è stato elaborato dal Servizio Rifiuti, dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Il Rapporto conferma l’impegno dell’ISPRA affinché le informazioni e le conoscenze relative ad un importante settore, quale quello dei… Leggi tutto

Ultime Guide ISPRA

Linee guida per il monitoraggio della radioattivit
Feb 06, 2024 541

Linee guida per il monitoraggio della radioattività

Linee guida per il monitoraggio della radioattività / ISPRA 2012 ID 21314 | 06.02.2024 / In allegato Il controllo della radioattività ambientale in Italia è regolato dal Decreto Legislativo n. 230 del 1995 e successive modifiche ed integrazioni (abrogato da Decreto Legislativo 31 Luglio 2020 n.… Leggi tutto
Verso citt  resilienti Programma sperimentale per l adattamento ai cambiamenti climatici
Gen 23, 2024 306

Verso città resilienti: Programma sperimentale per l’adattamento ai cambiamenti climatici

Verso città resilienti: gli interventi del Programma sperimentale per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano ID | 23.01.2024 / In allegato Il presente Quaderno offre una panoramica delle azioni proposte dai comuni italiani partecipanti al Programma sperimentale di interventi per… Leggi tutto
Monitoraggio della microalga potenzialmente tossica Ostreopsis   Anno 2022
Gen 19, 2024 265

Monitoraggio della microalga potenzialmente tossica Ostreopsis - Anno 2022

Monitoraggio della microalga potenzialmente tossica Ostreopsis cf. ovata lungo le coste italiane - Anno 2022 ID 21194 | 19.01.2024 / In allegato Ostreopsis ovata Fukuyo è un dinoflagellato potenzialmente tossico rinvenuto nelle acque costiere italiane già alla fine degli anni ’90. Da allora la… Leggi tutto
Il danno ambientale in Italia attivit  del SNPA e quadro delle azioni 2021 2022
Gen 10, 2024 501

Il danno ambientale in Italia: attività del SNPA e quadro delle azioni 2021-2022

Il danno ambientale in Italia: attività del SNPA e quadro delle azioni 2021-2022 - Edizione 2023 ID 21119 | 10.01.2024 / In allegato Il Rapporto descrive l'impegno di ISPRA nella tutela dell’ambiente attraverso l’applicazione delle norme sulla responsabilità civile prevista dalla parte sesta del… Leggi tutto
Metodi per la stima di livelli di torbidit  in aree marine
Dic 22, 2023 470

Metodi per la stima di livelli di torbidità in aree marine. Criteri di valutazione e gestione

Metodi per la stima di livelli di torbidità in aree marine. Criteri di valutazione e gestione ID 21034 | 22.12.2023 / In allegato Queste Linee Guida sono il risultato della sinergia di Autori con diverse competenze provenienti da diversi Istituti. Forniscono una rassegna dei metodi di possibile… Leggi tutto
Strumenti per la sperimentazione dei criteri nazionali di priorit  d intervento nei siti potenzialmente contaminati
Dic 21, 2023 438

Criteri nazionali di priorità d’intervento nei siti potenzialmente contaminati

Strumenti per la sperimentazione dei criteri nazionali di priorità d’intervento nei siti potenzialmente contaminati ID 21018 | 21.12.2023 / In allegato ISPRA, ai sensi dell’articolo 199, comma 6, lettera a) del D.Lgs. 152/06, secondo cui i Piani per la Bonifica delle aree inquinate (PRB) devono… Leggi tutto