Informazione tecnica HSE / 25 ° anno
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ID 24686 | 04.10.2025 / In allegato
Linee guida dedicate alla decarbonizzazione del settore c.d. hard to abate riguardante il settore siderurgico.
L'obiettivo è sostenere la competitività delle imprese supportandole nel percorso di pianificazione degli investimenti volti alla generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili, all'impiego del biometano, alla realizzazione di configurazioni di autoconsumo condiviso, alla riqualificazione energetica e alla sperimentazione di modelli di economia circolare, tutti elementi strategici per migliorare l'efficienza, eliminare le barriere agli investimenti e garantire l'approvvigionamento energetico.
L’elaborazione dei nuovi obiettivi europei per la decarbonizzazione ha imposto a tutti gli Stati membri di provvedere ad aggiornare il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), quale strumento che si inquadra in un percorso di raggiungimento della neutralità climatica, prevista dall’Unione europea entro il 2050. Il processo di decarbonizzazione imporrà, quindi, una trasformazione radicale nel modo di produrre e utilizzare l’energia.
Il conseguimento dei target europei passa necessariamente per il miglioramento dell’efficienza energetica di prodotti e processi industriali, attraverso lo sviluppo di tecniche e soluzioni impiantistiche innovative e a basse emissioni di gas serra. L’industria italiana emette circa 84 Mt CO2/anno (20% delle emissioni totali italiane) e, di queste, circa il 64% (54 Mt/anno) sono dovute ai settori c.d. “Hard to Abate”, tra cui quello del vetro, dell’acciaio, della chimica, del cemento, della ceramica e della carta.
Per contribuire agli obiettivi di neutralità carbonica entro il 2050, i settori industriali hanno la necessità e l’opportunità di definire strategie di decarbonizzazione che mirano a una progressiva e significativa riduzione delle emissioni di CO2 basate su un ampio ventaglio di azioni, prevedendo il ricorso a soluzioni basate su elettrificazione, efficienza energetica, economia circolare, bioenergie, idrogeno, ricorso a combustibili alternativi, cattura e confinamento di CO2.
La decarbonizzazione dei processi produttivi presenta, tuttavia, complessità collegate alla disponibilità delle soluzioni tecnologiche, non sempre mature ed economiche, e implica la necessità di salvaguardare la produttività e la competitività delle imprese, tutelando al contempo occupazione e crescita industriale. In tale contesto il GSE, la società pubblica che ricopre un ruolo centrale in Italia nel perseguimento dei target europei e a cui è affidata la gestione dei meccanismi di incentivazione dedicati anche all’efficienza energetica, alle fonti rinnovabili e alla mobilità sostenibile, ha inteso potenziare il confronto attivo con gli stakeholder fornendo supporto all’intero tessuto imprenditoriale per la crescita sostenibile del Paese.
Con le presenti Linee Guida il Gestore intende pertanto supportare, nel solco della collaborazione già avviata con Federacciai e consolidata con la sottoscrizione del Protocollo d’Intesa del 9 maggio 2024, la decarbonizzazione della filiera siderurgica italiana, il processo di ammodernamento e potenziamento degli asset produttivi e il miglioramento delle performance ambientali dei processi delle imprese del settore, in linea con gli obiettivi della transizione energetica. L’efficienza energetica e l’implementazione di impianti per la produzione di energia da fonti energetiche ricosti, sulla riduzione dei consumi e sull’impatto ambientale, oltre a ottenere vantaggi in termini di crescita economica e miglioramento della competitività sul mercato.
Va detto che il settore siderurgico italiano, annoverabile tra quelli c.d. Hard to Abate, è già fortemente impegnato nel processo di decarbonizzazione e ha avviato numerose iniziative volte alla riduzione delle emissioni e dei consumi energetici totali per tonnellata di acciaio prodotto, con l’obiettivo di arrivare alla produzione di acciaio totalmente green entro il 2030, coniugando transizione energetica e competitività industriale, consapevoli che i costi correlati alla decarbonizzazione dei comparti a maggiore intensità di emissioni gas serra, come quello siderurgico, potrebbero inficiarne la competitività.
Serve quindi un cambio di passo, un’operazione di Sistema, che consenta di sostenere il comparto siderurgico, strategico per la crescita industriale ed economica del Paese, perché la sfida della decarbonizzazione possa trasformarsi in un’opportunità. Le presenti Linee Guida rappresentano uno degli strumenti a disposizione delle Imprese del Settore con lo scopo di consentire di cogliere le opportunità derivanti dai meccanismi di incentivazione gestiti dal GSE e dei relativi servizi, favorendo – congiuntamente alla decarbonizzazione dei processi produttivi - l’incremento della generazione elettrica da fonti rinnovabili, la realizzazione di configurazioni di autoconsumo per la condivisione di energia verde, la riqualificazione energetica, la sperimentazione di modelli di economia circolare, tutte leve necessarie per coniugare sostenibilità e competitività.
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INDICE
1. Premessa
2. Le esigenze delle imprese del settore acciaio
3. Il sistema EU-ETS – Emission trading system per il settore acciaio
4. Idrogeno verde e CCS
4.1 Ruolo dell’idrogeno verde
4.2 Ruolo della CCS
4.3 Punti chiave
5. Interventi comuni ai settori hard to abate
5.1 Illuminazione – Certificati Bianchi
5.2 Climatizzazione invernale – Conto Termico
5.3 Vettori energetici per il processo e per lo stabilimento - Cogenerazione
5.4 Teleriscaldamento e teleraffrescamento efficiente
5.5 Produzione di energia da fonti rinnovabili per Autoconsumo
6. Interventi specifici per il settore siderurgia
6.1 Certificati Bianchi
6.2 Cogenerazione
7. I servizi del GSE a sostegno del settore siderurgico
7.1 Elettrificazione ed efficientamento dei processi di produzione
7.2 Decarbonizzazione delle fonti energetiche
7.3 Uso di fonti energetiche a bassa emissione
7.4 Promozione e assistenza alle imprese 39
8. Monitoraggio
...
Fonte: GSE
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