Slide background

Linee guida per il monitoraggio della radioattività

ID 21314 | | Visite: 2170 | Documenti Ambiente ISPRAPermalink: https://www.certifico.com/id/21314

Linee guida per il monitoraggio della radioattivit

Linee guida per il monitoraggio della radioattività / ISPRA 2012

ID 21314 | 06.02.2024 / In allegato

Il controllo della radioattività ambientale in Italia è regolato dal Decreto Legislativo n. 230 del 1995 e successive modifiche ed integrazioni (abrogato da Decreto Legislativo 31 Luglio 2020 n. 101 / ndr). Il decreto recepisce le direttive 89/628/Euratom, 90/641/Euratom e 96/29/Euratom in materia di radiazioni ionizzanti, fermo restando il rispetto del Trattato Euratom che stabilisce che ogni stato deve provvedere agli impianti necessari per effettuare il controllo del grado di radioattività dell’atmosfera, delle acque e del suolo e deve comunicare alla Commissione Europea (CE) i risultati ottenuti.

In base all’art. 104 del D.Lgs. 230/95 il controllo sulla radioattività ambientale è esercitato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; il controllo sugli alimenti e bevande per consumo umano e animale è esercitato dal Ministero della Salute. Il complesso dei controlli è articolato in reti di sorveglianza regionali e reti di sorveglianza nazionali.

La gestione delle reti regionali è effettuata dalle singole Regioni le quali debbono avvalersi, anche attraverso forme consortili tra le regioni stesse, di strutture pubbliche idoneamente attrezzate.

Le reti nazionali si avvalgono dei rilevamenti e delle misure effettuati da istituti, enti e organismi idoneamente attrezzati.

All’ISPRA sono affidate le funzioni di coordinamento tecnico al fine di assicurare l’omogeneità dei criteri di rilevamento e delle modalità dei prelievi e delle misure, relativi alle reti nazionali.

Nello stesso art. 104 del D.Lgs. 230/95 sono affidate all’ISPRA i compiti di diffusione dei dati rilevati dalle reti nazionali e la trasmissione dei dati alla CE in ottemperanza al Trattato EURATOM. Attualmente è operativa la REte di SOrveglianza della RADioattività ambientale (RESORAD) costituita dalle 21 Agenzie regionali e provinciali per la protezione dell’ambiente e da altri enti che concorrono al complesso delle misure. Dal 2004 i dati sono raccolti nella banca dati DBRad dalla quale sono estratti i dati inviati alla CE.

Al fine di dare indirizzi sui requisiti delle reti di monitoraggio la Commissione ha emanato la Raccomandazione 2000/473/Euratom sull'applicazione dell'articolo 36 del Trattato Euratom riguardante il controllo del grado di radioattività ambientale allo scopo di determinare l'esposizione dell'insieme della popolazione, nella quale sono
riportate le indicazioni generali sull’architettura delle reti, sulle matrici da sottoporre ad analisi e sui campionamenti.

La stessa Raccomandazione richiama i contenuti della Direttiva della Commissione Europea 98/83, recepita dal Decreto Legislativo n. 31 del 2001, per quanto riguarda il controllo della radioattività nelle acque potabili.

Un’ulteriore raccomandazione da tenere in considerazione è la 2003/274/CE del 14/04/2003 sulla protezione e l’informazione del pubblico per quanto riguarda l’esposizione risultante dalla continua contaminazione radioattiva di taluni prodotti di raccolta spontanei, a seguito dell’incidente verificatosi nella centrale nucleare di Chernobyl.

In relazione alle attività di supporto alle emergenze nucleari da parte delle strutture regionali destinatarie del presente documento è utile citare ulteriori reti di monitoraggio operanti sul territorio nazionale:

- la rete REMRAD, gestita dall’ISPRA, con compiti di pronto allarme, è costituita da sette stazioni, automatiche, scelte in base alla loro importanza geografica al fine di controllare le probabili vie d’ingresso nel territorio italiano della contaminazione radioattiva, che dovesse originarsi a seguito di gravi incidenti presso installazioni nucleari straniere. Il sistema è in grado di analizzare il particolato atmosferico raccolto su filtro.

- la rete GAMMA, gestita dall’ISPRA, è composta di stazioni di rilevamento della dose gamma in aria in tempo reale, distribuite nel territorio italiano al fine di rilevare anomalie dovute alla diffusione di radioattività artificiale sul territorio nazionale e permettere di stimare l’estensione geografica delle aree coinvolte. A tale rete vanno aggiunte ulteriori stazioni di misura gestite dalle ARPA/APPA alcune delle quali integrate nella rete GAMMA.

Per completezza di informazione deve essere citata, infine, la rete di rilevamento della dose gamma in aria del Ministero degli Interni con scopi di difesa civile.

Per quanto riguarda l’esposizione al radon negli ambienti di lavoro la legislazione di riferimento è il D.Lgs. 230/95 e s.m.i.; per il radon nelle abitazioni si può far riferimento al WHO “Handbook on Indoor Radon: a Public Health Perspective”, e la recente proposta della CE per la prossima Direttiva sui “Basic safety standards
for protection against the dangers arising from exposure to ionising radiation” in attesa dell’emanazione di tale direttiva e del suo recepimento nella normativa italiana.

Infine, per l’esposizione della popolazione al radon nelle acque si può far riferimento alla Raccomandazione 928/01/Euratom “On the protection of the public against exposure to radon in drinking water supplies” e alla recente proposta della CE per una Direttiva sui “Requirements for the protection of the health of the general public with regard to radioactive substances in water intended for human consumption” in attesa dell’emanazione di tale Direttiva e del suo recepimento nella
normativa italiana.
...
segue in allegato

ISPRA 83/2012

Collegati


DescrizioneLinguaDimensioneDownloads
Scarica questo file (Linee guida per il monitoraggio della radioattività.pdf)Linee guida per il monitoraggio della radioattivit.
 
IT1842 kB186

Tags: Ambiente Radioattivi

Più lette Guide ISPRA

Feb 05, 2022 18386

Rapporto rifiuti Urbani 2013

Rapporto rifiuti urbani 2013 Il presente Rapporto è stato elaborato dal Servizio Rifiuti, dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Il Rapporto conferma l’impegno dell’ISPRA affinché le informazioni e le conoscenze relative ad un importante settore, quale quello dei… Leggi tutto

Ultime Guide ISPRA

Efficiency and decarbonization indicators in Italy   Edition 2024
Set 18, 2024 425

Efficiency and decarbonization indicators in Italy - Edition 2024

Efficiency and decarbonization indicators in Italy - Edition 2024 ID 22571 | 18.09.2024 / In allegato Efficiency and decarbonization indicators in Italy and in the biggest European Countries - Edition 2024 Nel rapporto sono stati esaminati gli andamenti degli indicatori energetici ed economici in… Leggi tutto
L inserimento paesaggistico delle infrastrutture stradali   ISPRA
Lug 21, 2024 548

L’inserimento paesaggistico delle infrastrutture stradali

L’inserimento paesaggistico delle infrastrutture stradali: strumenti metodologici e buone pratiche di progetto ID 22301 | 21.07.2024 / In allegato Guida ISPRA 65.5/2010 Il presente documento è stato redatto al fine di supportare progettisti, valutatori e tecnici responsabili del governo del… Leggi tutto
Linee guida analisi climatica e valutazione vulnerabilit  regionale e locale
Lug 18, 2024 803

Linee guida analisi climatica e valutazione vulnerabilità regionale e locale

Linee guida, principi e procedure standardizzate per l’analisi climatica e la valutazione della vulnerabilità a livello regionale e locale ID 22284 | 18.07.2024 / In allegato Integrare l’adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici nelle politiche regionali e locali Le “Linee Guida, principi… Leggi tutto
Specie aliene nei nostri mari 2024
Lug 15, 2024 347

Specie aliene nei nostri mari

Specie aliene nei nostri mari / Opuscolo ISPRA 2024 ID 22261 | 15.07.2024 / In allegato La biodiversità del Mar Mediterraneo è in continua evoluzione, colonizzato da specie in espansione di areale che arrivano attraverso corridoi naturali, come lo Stretto di Gibilterra, e da specie non indigene o… Leggi tutto