Informazione tecnica HSE / 25 ° anno
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ID 25167 | 20.12.025 / In allegato
Osservare, valutare, documentare, correggere, rivalutare: miniguida per la valutazione preliminare del rischio di patologie del rachide da movimentazione manuale di carichi.
Scopo della pubblicazione
La presente miniguida intende fornire alcune indicazioni di semplice attuazione per identificare, in via preliminare, la presenza in azienda, con riferimento ai diversi reparti e mansioni, di un rischio legato alla movimentazione di carichi e se tale rischio determini un sovraccarico biomeccanico del rachide accettabile oppure no.
Si tratta quindi di un documento che non intende essere esaustivo di tutte le problematiche connesse alla valutazione del rischio da movimentazione dei carichi (che interessano, in genere, il rachide lombosacrale), ma semplicemente orientare verso un corretto inquadramento del problema.
Le indicazioni di seguito riportate discendono dal Titolo VI e dall’Allegato XXXIII del D.Lgs 81/2008 e dalla parte 1 delle norme tecniche della serie ISO 11228, inerente alla movimentazione manuale di carichi.
La diffusione delle malattie muscolo-scheletriche correlate al lavoro in Italia e nell’Unione Europea: analisi del problema
Le problematiche osteomuscolari rappresentano a tutt’oggi il più rilevante problema di salute correlato al lavoro in Europa (OSHA 2019).
Nell’area EU-27, tra i fattori di rischio lavorativi, quelli ergonomici sono al primo posto per frequenza.
All’interno di tale categoria, i rischi legati al “sollevamento o movimentazione di persone o carichi pesanti” si collocano al 3° posto. Indagini europee hanno dimostrato come quest'ultima attività sia responsabile del 52% dei disturbi osteomuscolari, con un incremento del 7% rispetto all'indagine 2014, tanto da essere la prima causa di inabilità ed assenza dal lavoro per malattia.
Fonti INAIL mostrano come in Italia le patologie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo rappresentano in assoluto le malattie professionali più denunciate, con un andamento percentuale sul totale delle denunce in costante crescita negli ultimi anni, arrivando da sole a quasi il 70% dei casi nel 2021 (Banca dati statistica dell’INAIL).
Anche nel 2022 le patologie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo continuano a rappresentare le malattie professionali più denunciate. In Veneto la situazione è analoga: analizzando i dati relativi al periodo 2017-2021, le patologie muscoloscheletriche e connettivali risultano il gruppo di patologie più rappresentato in tutti i settori lavorativi e, in assoluto, le principali malattie professionali riconosciute (69,6% nell’intero periodo, soprattutto patologie dei dischi intervertebrali e della spalla), seguite dalle neuropatie (10,5%, in primis sindrome del tunnel carpale).
Queste patologie costituiscono una quota maggiore sul totale delle malattie professionali nelle donne rispetto agli uomini e affliggono in prevalenza lavoratori di età compresa tra 51 e 60 anni. Tra esse, le dorsopatie da sole sono alla base del 28,5% del totale delle patologie riconosciute di origine professionale, con oltre 4600 casi nel medesimo periodo.
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segue allegato
R. Veneto
UO Prevenzione - Sanita’ pubblica direzione prevenzione, sicurezza alimentare, veterinaria
Novembre 2025
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Testata editoriale iscritta al n. 22/2024 del registro periodici della cancelleria del Tribunale di Perugia in data 19.11.2024