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Vademecum sicurezza attività estrattive

ID 6363 | | Visite: 17114 | Documenti Riservati SicurezzaPermalink: https://www.certifico.com/id/6363

Vademecum attivita  estrattive

 Vademecum operativo sicurezza attività estrattive | D.lgs 624/96

ID 6363 | 17.06.2018 / Documento completo allegato

Il presente elaborato illustra, sinteticamente ed in maniera schematica, i dettami del D.lgs 624/96 indicandone il campo di applicazione, le figure individuate e soffermandosi sulla descrizione del DSS (Documento di Salute e Sciurezza), illustrando i contenuti e le procedure di valutazione dei rischi proprie delle attività estrattive.

Vademecum sicurezza sicurezza attivita' estrattive | D.lgs 624/96 Preview

Il D.Lgs. n. 624/96 si applica ai lavori di prospezione, ricerca e coltivazione delle sostanze minerali e degli idrocarburi liquidi e gassosi, nonché ai lavori svolti negli impianti connessi all’attività estrattiva e nelle pertinenze minerarie.

Il D.Lgs n. 81/08 non ha abrogato le norme contenute nel D.Lgs. n. 624/96. Tutte le norme del D.Lgs. n. 624/96 che rimandano a norme contenute nell’abrogato D.Lgs. n. 626/94 trovano applicazione nelle norme del D.Lgs n. 81/08.

Il decreto n. 624/1996 è composto da 107 articoli così suddivisi:

Titolo I Disposizioni generali
Capo I - Campo di applicazione (artt. 1-5)
Capo II - Obblighi del datore di lavoro (artt. 6-15)
Capo III - Norme generali (artt. 16-28)
Capo IV - Attrezzature ed impianti meccanici, elettrici ed elettromeccanici (artt. 29-31)
Capo V - Manutenzione (artt. 32-34)
Capo VI - Disposizioni tecniche (artt. 35-42)

Titolo II Norme specifiche in materia di sicurezza e di salute applicabili alle attività estrattive a cielo aperto o sotterranee, nonché agli impianti pertinenti di superficie
Capo I - Norme comuni (artt. 43-51)
Capo II - Norme applicabili alle attività a cielo aperto (art. 52)
Capo III - Norme applicabili alle attività in sotterraneo (artt. 53-63)

Titolo III Norme specifiche in materia di sicurezza e di salute applicabili alle attività estrattive condotte mediante perforazione
Capo I - Norme comuni applicabili alle attività di terraferma ed in mare (artt. 64-79)
Capo II - Norme applicabili alle attività di terraferma (artt. 80-87)
Capo III - Norme applicabili alle attività a mare (artt. 88-99)

Titolo IV Norme transitorie e finali (artt. 100-103)

Titolo V Sanzioni (artt. 104-107)

Le norme del Titolo II del decreto 624/96 si applicano alle attività in sotterraneo o a cielo aperto; esse si applicano altresì alle attività di perforazione qualora eseguite in fase di ricerca per minerali solidi per la cui coltivazione non si prevede di utilizzare perforazioni del soprassuolo.

Le norme del Titolo III si applicano invece alle attività condotte mediante perforazione, rappresentata, ai sensi dell'art. 64, da prospezione, ricerca, coltivazione, lavorazione e stoccaggio di sostanze minerali ed energie del sottosuolo la cui coltivazione avvenga mediante la perforazione di pozzi. Il termine "trivellazione" e' sinonimo del termine "perforazione".

Le misure generali per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori di cui all’art 15 del D.Lgs n. 81/2008 vengono integrate da quelle, relative ad aspetti rilevanti per la sicurezza nelle attività estrattive, previste all'art. 5 del D.Lgs. n. 624/96. Queste ultime rappresentano indirizzi di ordine generale che trovano nel resto dell'articolato una concretizzazione in specifici obblighi, con relative sanzioni, in particolare per la prevenzione incendi e l’emergenza.

Quadro Normativo

- D.L. 25 novembre 1996 n. 624 - Attuazione della direttiva 92/91/CEE relativa alla sicurezza e salute dei lavoratori nelle industrie estrattive per trivellazione e della direttiva 92/104/CEE relativa alla sicurezza e salute dei lavoratori nelle industrie estrattive a cielo aperto o sotterranee

- Lettera Circolare prot. n° P1066/4167 sott. 17 del 19/05/1997 - Chiarimenti riguardanti il D.L. 25 novembre 1996 n. 624

- Circolare 26 maggio 1997 n. 317 Chiarimenti relativi al D.L. 25 novembre 1996 n. 624 da parte del Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato

Il DPR 151/2011 ha incluso tra le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi le “centrali di produzione di idrocarburi liquidi e gassosi e di stoccaggio sotterraneo di gas naturale, piattaforme fisse e strutture fisse assimilabili di perforazione e/o produzione di idrocarburi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1979, n.886 e al D.L. 25 novembre 1996 n. 624” (attività n.7 dell’Allegato I). Precedentemente, il D.M. Interno 16/02/1982 assoggettava ai controlli solo le “piattaforme fisse e strutture fisse assimilabili di perforazione e/o produzione di idrocarburi di cui al D.P.R.886/1979” (attività 96, impianti off-shore).

Il D.Lgs. 624/1996, per evitare una duplicazione di procedure, agli artt. 84, 85 e 90 disciplinava l’esame del progetto e il rilascio CPI per tali attività, coordinando l’attività del Comando Provinciale VVF con quella della competente sede territoriale del Ministero Sviluppo Economico (UNMIG). A ulteriore chiarimento, il CNVVF emanò la lettera-circolare prot P1066/4167 sott.17 del 19/05/1997, precisando che:

- le attività in terraferma erano soggette ad esame progetto e non a rilascio di CPI;
- le attività off-shore erano invece soggette ad esame progetto e a rilascio di CPI.

La Lettera circolare 15909 del 18 dicembre 2012, elaborata di concerto con il Ministero Sviluppo Economico, sostituisce la precedente lettera-circolare.


...

Contenuto

Art. 10 (Contenuti del DSS)

Il DSS di cui all'articolo 6, e quello di cui all'articolo 9, devono contenere la valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori in relazione all’attività svolta e la conseguente individuazione delle misure e modalità operative, indicando in particolare le soluzioni adottate, o l'assenza di rischio, per ciascuno dei seguenti elementi:

Figura1

Indicazioni elaborazione DSS

Il DSS è, come detto, un documento con il quale si tende a portare il rischio delle attività estrattive a livelli accettabili attraverso l’applicazione delle norme di sicurezza e di tutela della salute dei lavoratori, l’uso dei mezzi che la tecnica e la scienza mettono a disposizione.

Il DSS, in particolare, per ciascuna delle voci elencate all’art. 10, deve avvalersi di tale conoscenza deve indicare i rischi presenti e le soluzioni adottate e la loro attuazione nel caso specifico, con la relativa tempistica.

Figura2

...

DSS coordinato

In caso di affidamento dei lavori all’interno del luogo di lavoro ad imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi (allegato 17 punto 2 del D.Lgs. n. 81/08), o comunque quando nello stesso luogo di lavoro sono presenti lavoratori di più imprese, il titolare dell’attività estrattiva deve redigere il DSS coordinato.

Scopo di questo documento è:

a) analizzare e pianificare le possibili interferenze tra il lavoro oggetto di affidamento e le operazioni di cava;
b) informare l’impresa/lavoratori esterni che operano continuativamente o saltuariamente nella cava dei rischi specifici a cui sono esposti nel corso della loro prestazione d’opera.

Pertanto il DSS coordinato può essere, nella pratica delle esperienze osservate, o un documento comprensivo di tutte le valutazioni inerenti il rischio dell’attività estrattiva, coordinato rispetto alle attività svolte da imprese diverse, ovvero un documento autonomo, redatto dal titolare dell’attività estrattiva, contenente le modalità operative di coordinamento dei lavori e le relative misure comportamentali e organizzative da osservare, redatto per gestire dal punto di vista della sicurezza attività specifiche condotte a servizio o a margine dell’attività lavorativa predominante da ditte esterne.

Tale coordinamento scaturisce in ogni caso dal confronto fra il DSS, redatto dal datore di lavoro che gestisce l’attività estrattiva, ed il documento di valutazione dei rischi delle ditte esterne (art. 28 del D.Lgs. n. 81/08).

Ai fini del coordinamento tra le imprese, appaltatori e fornitori d’opera individuano formalmente i rispettivi preposti, ai sensi del D.Lgs. n. 81/08, fermo restando il ruolo e le funzioni svolte dal sorvegliante.

I principali compiti e obblighi del preposto sono dettati rispettivamente dagli artt. 2 c. 1 lettera e) e 19 del D.Lgs. n. 81/08. [...]

________

Fonti

- D.L. 2- 5 novembre 1996 n. 624 - Attuazione della direttiva 92/91/CEE relativa alla sicurezza e salute dei lavoratori nelle industrie estrattive per trivellazione e della direttiva 92/104/CEE relativa alla sicurezza e salute dei lavoratori nelle industrie estrattive a cielo aperto o sotterranee;
- Lettera circolare 15909 del 18 dicembre 2012;
Circolare 26 maggio 1997 n. 317 - Chiarimenti relativi al decreto legislativo 25 novembre 1996, n. 624 da parte del Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato;
- Decreto Legislativo 81/2008 - Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro
- Guida operativa per la prevenzione e sicurezza nelle attività estrattive Regione Toscana.

________

L'indice del presente documento risulta essere così strutturato:

Premessa
1. Quadro normativo
2. Ambito di applicazione
3. Figure
4. Misure generali di tutela
5. DSS Documento sicurezza e salute
5.1 Tempistica DSS
5.2 Contenuto
6. Indicazioni elaborazione DSS
7.DSS coordinato
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