Piano di emergenza: Comparazione contenuti Decreti 1998/2021
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Piano di emergenza: Comparazione contenuti Decreto 10 Marzo 1998 / Decreto 2 Settembre 2021
ID 16802 | 08.06.2022 / Documento completo allegato
In allegato Documento sull'elaborazione dei Piano di emergenza nei luoghi di lavoro, note e tabella comparativa sui contenuti previsti dal DM 10 Marzo 1998 e DM 02 settembre 2021 che sostituirà lo stesso (per gli Articoli d'interesse / vedi a seguire) dal 04.10.2022.
1. Elaborazione Piano di emergenza
Elaborazione Piano di emergenza ai sensi del DM 10 Marzo 1998 e nuovo DM 02 settembre 2021 (Decreto GSA / Gestione Sicurezza Antincendio luoghi di lavoro), che abroga dal 04.10.2022 l’art. 3, comma 1, lettera f) e gli articoli 5, 6 e 7 del DM 10 Marzo 1998.
Il Decreto 3 settembre 2021 "Decreto Minicodice", all. 4 c. 2 abroga il DM 10 Marzo 1998 dalla data della sua entrata in vigore il 29 Ottobre 2022.
2. Quando deve essere elaborato
Il DM 10 Marzo 1998 all’Articolo 5, prevede l'elaborazione del Piano di emergenza nei seguenti casi:
(*) Per i luoghi di lavoro ove sono occupati meno di 10 dipendenti, il datore di lavoro non è tenuto alla redazione del piano di emergenza, ferma restando l’adozione delle necessarie misure organizzative e gestionali da attuare in caso di incendio.
Art. 3 Misure preventive, protettive e precauzionali di esercizio.
1. All’esito della valutazione dei rischi di incendio, il datore di lavoro adotta le misure finalizzate a:
a) ridurre la probabilità di insorgenza di un incendio secondo i criteri di cui all’allegato II;
b) realizzare le vie e le uscite di emergenza previste dall’art. 13 del decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1955, n. 547, di seguito denominato decreto del Presidente della Repubblica n. 547/1955, così come modificato dall’art. 33 del decreto legislativo n. 626/ 1994, per garantire l’esodo delle persone in sicurezza in caso di incendio, in conformità ai requisiti di cui all’allegato III;
c) realizzare le misure per una rapida segnalazione dell’incendio al fine di garantire l’attivazione dei sistemi di allarme e delle procedure di intervento, in conformità ai criteri di cui all’allegato IV;
d) assicurare l’estinzione di un incendio in conformità ai criteri di cui all’allegato V;
e) garantire l’efficienza dei sistemi di protezione antincendio secondo i criteri di cui all’allegato VI;
f) fornire ai lavoratori una adeguata informazione e formazione sui rischi di incendio secondo i criteri di cui all’allegato VII.
2. Per le attività soggette al controllo da parte dei Comandi provinciali dei vigili del fuoco ai sensi dal decreto del Presidente della Repubblica 29 luglio 1982, n. 577, le disposizioni del presente articolo si applicano limitatamente al comma 1, lettere a), e) ed f).
...
Art. 5. Gestione dell’emergenza in caso di incendio.
1. All’esito della valutazione dei rischi d’incendio, il datore di lavoro adotta le necessarie misure organizzative e gestionali da attuare in caso di incendio riportandole in un piano di emergenza elaborato in conformità ai criteri di cui all’allegato VIII.
Ad eccezione delle aziende di cui all’art. 3, comma 2, del presente decreto, per i luoghi di lavoro ove sono occupati meno di 10 dipendenti, il datore di lavoro non è tenuto alla redazione del piano di emergenza, ferma restando l’adozione delle necessarie misure organizzative e gestionali da attuare in caso di incendio.
Il DM 02 settembre 2021 all'Art. 2, prevede l'elaborazione del Piano di emergenza nei seguenti casi:
(*) Indipendentemente dal numero dei lavoratori
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Art. 2. Gestione della sicurezza antincendio in esercizio ed in emergenza
1. Il datore di lavoro adotta le misure di gestione della sicurezza antincendio in esercizio ed in emergenza, in funzione dei fattori di rischio incendio presenti presso la propria attività, secondo i criteri indicati negli allegati I e II, che costituiscono parte integrante del presente decreto.
2. Nei casi sottoelencati il datore di lavoro predispone un piano di emergenza in cui sono riportate le misure di gestione della sicurezza antincendio in emergenza di cui al comma 1:
- luoghi di lavoro ove sono occupati almeno dieci lavoratori;
- luoghi di lavoro aperti al pubblico caratterizzati dalla presenza contemporanea di più di cinquanta persone, indipendentemente dal numero dei lavoratori;
- luoghi di lavoro che rientrano nell’allegato I al decreto del Presidente della Repubblica 1° agosto 2011, n. 151.
3. Nel piano di emergenza sono, altresì, riportati i nominativi dei lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e di gestione delle emergenze, o quello del datore di lavoro, nei casi di cui all’art. 34 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.
4. Per i luoghi di lavoro che non rientrano in nessuno dei casi indicati al comma 2, il datore di lavoro non è obbligato a redigere il piano di emergenza, ferma restando la necessità di adottare misure organizzative e gestionali da attuare in caso di incendio; tali misure sono riportate nel documento di valutazione dei rischi o nel documento redatto sulla base delle procedure standardizzate di cui all’art. 29, comma 5, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.
3. Modalità di elaborazione
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4. Comparazione contenuti Decreto 10 Marzo 1998 / Decreto 2 Settembre 2021
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Segue in allegato
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Piano di emergenza ed evacuazione
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