La valutazione del rischio vibrazioni
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La valutazione del rischio vibrazioni
INAIL, 2019
Il volume si propone come riferimento operativo per la misura, la valutazione e il controllo del rischio derivante dall’esposizione alle vibrazioni meccaniche nei luoghi di lavoro, sulla base dello stato dell’arte delle conoscenze tecniche e scientifiche in materia.
Viene proposto un metodo per la corretta classificazione dei lavoratori in fasce di rischio, e un nuovo metodo standardizzato per il calcolo dell’incertezza sui descrittori del rischio. Nelle Appendici sono presentati diversi esempi pratici.
L’esposizione professionale a vibrazioni meccaniche può presentare rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, se non è correttamente valutata e se non vengono messe in atto, da parte del datore di lavoro per il tramite del Servizio di prevenzione e protezione, tutte le misure tecniche di prevenzione e protezione consentite dallo stato dell’arte e tutte le misure organizzative concretamente attuabili nel posto di lavoro. In Italia l’esposizione professionale a vibrazioni meccaniche è stata regolamentata per la prima volta dal d.lgs. 187/2005 di attuazione della direttiva vibrazioni 2002/44/CE. Il d.lgs. 187/2005 è stato successivamente incorporato all’interno del d.lgs. 81/2008, nel quale compare come Capo III del Titolo VIII sulla protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a vibrazioni meccaniche, e risultando integrato dall’Allegato Tecnico XXXV.
Parallelamente, il Coordinamento tecnico interregionale della prevenzione nei luoghi di lavoro e l’Inail hanno pubblicato le Indicazioni operative per la corretta applicazione del Titolo VIII del d.lgs. 81/2008, tra cui anche il Capo III. Ciò nonostante, numerosi aspetti tecnici e metodologici riguardanti la corretta valutazione del rischio vibrazioni, sono rimasti aperti e richiedono ancora oggi una risposta.
Il Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale dell’Inail ha voluto realizzare, a tale riguardo, questa pubblicazione per fornire ai datori di lavoro, ai responsabili del servizio di prevenzione e protezione e in generale a tutti coloro che si occupano di prevenzione nei luoghi di lavoro, un documento operativo di sintesi sulle attuali conoscenze nazionali e internazionali per consentire loro di valutare nel migliore dei modi i rischi legati all’esposizione alle vibrazioni meccaniche, sia quelle trasmesse al sistema mano-braccio che quelle trasmesse al corpo intero. In particolare vengono date indicazioni operative dettagliate sulla corretta metodologia di valutazione del rischio vibrazioni per ciascuno dei tre ‘percorsi’ previsti dall’art. 202 del d.lgs. 81/2008 che utilizzano, alternativamente, i dati di certificazione dei costruttori, le banche dati o le misurazioni. Per ognuno di questi percorsi è inoltre definito un metodo per il calcolo dell’incertezza associata alla stima dei descrittori di rischio.
Indicazioni tecniche per la riduzione del rischio e un’ampia casistica di esempi completano il documento.
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Indice
1. Introduzione
1.1 Gli agenti fisici
1.2 Il titolo VIII del d.lgs. 81/2008 e s.m.i.
2. Determinazione dell’esposizione al rischio vibrazioni
2.1 Definizioni
2.1.1 Le vibrazioni meccaniche
2.1.2 Il sistema mano-braccio
2.1.3 Il corpo intero
2.2 Descrittori di esposizione a vibrazioni
2.3 Valori soglia e misure di prevenzione
2.3.1 HAV
2.3.2 WBV
2.3.3 Deroghe
2.4 Percorsi
2.5 Misura dell’esposizione al sistema mano-braccio
2.5.1 La misura dell’accelerazione
2.5.2 Posizionamento ed orientamento del sensore
2.5.3 Numero delle misure
2.5.4 Durata delle misure
2.5.5 Calcolo dell’accelerazione ponderata
2.5.6 Il descritore della vibrazione
2.5.7 Esposizione giornaliera
2.5.8 Periodi brevi
2.5.9 Metodo supplementare di misura per il rischio vascolare
2.6 Misura dell’esposizione al corpo intero
2.6.1 La misura dell’accelerazione
2.6.2 Posizionamento ed orientamento del sensore
2.6.3 Numero delle misure
2.6.4 Durata delle misure
2.6.5 Calcolo dell’accelerazione ponderata
2.6.6 Calcolo del valore totale della vibrazione
2.6.7 Esposizione giornaliera
2.6.8 Il descrittore della vibrazione
2.6.9 Periodi brevi
2.6.10 Metodi di misura alternativi
2.7 Informazioni fornite dal fabbricante
2.7.1 Conformità alla vecchia e alla nuova direttiva macchine
2.7.2 Indicazioni sulle HAV
2.7.3 Indicazioni sulle WBV
2.7.4 Periodi brevi
2.8 Banche dati vibrazioni (BDV)
2.8.1 Periodi brevi
2.9 Relazione tecnica di misura
2.10 Incertezza
3. Il documento di valutazione del rischio
3.1 Le fasi della valutazione del rischio
3.2 La giustificazione del rischio
3.3 L’identificazione delle condizioni espositive da valutare
3.4 La quantificazione dell’esposizione
3.5 Altri elementi di cui tenere conto nella valutazione del rischio
3.6 Il programma delle misure tecniche e organizzative
3.7 I DPI ‘antivibrazione’
3.7.1 I DPI per le HAV
3.7.2 I DPI per WBV
3.8 L’informazione e la formazione
3.9 La sorveglianza sanitaria
4. Il controllo delle vibrazioni meccaniche delle macchine
4.1 Modello meccanico di un sistema ad un grado di libertà
4.2 La riduzione passiva delle vibrazioni meccaniche
4.3 La riduzione attiva delle vibrazioni meccaniche
5. La corretta manutenzione
Bibliografia e sitografia
Riferimenti normativi
Norme tecniche
Acronimi
Appendici
Appendice A - Metodo della quarta potenza della dose di vibrazioni
Appendice B - Metodo dei valori rms costanti
Fonte: INAIL
Collegati:
EN ISO 5349-2 Guida pratica valutazione rischio vibrazioni alla mano
EN 14253 Guida pratica valutazione esposizione vibrazioni corpo intero
Autocertificazione rischio vibrazioni inferiore valori di azione
DVR Rumore | Vibrazioni
PAF: Valutazione rischio vascolare vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio
Tags: Sicurezza lavoro Rischio vibrazioni Guide Sicurezza INAIL