Infor.MO | Gli infortuni mortali in agricoltura - Schede
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Infor.MO | Gli infortuni mortali in agricoltura - Schede
Scheda n. 12 - 03.10.2018
Il sistema di sorveglianza nazionale “Infor.MO”, nato nel 2002 come progetto di ricerca e attualmente adottato nel Piano Nazionale di Prevenzione (2014-2018) delle Regioni, è finalizzato a studiare le cause degli infortuni mortali e gravi sul lavoro, tramite l’analisi della dinamica infortunistica sviluppata secondo il proprio modello.
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Dati descrittivi
Un quarto circa degli infortuni mortali avvenuti nel quinquennio 2011-2015 e registrati nella banca dati del Sistema Infor.MO riguardano il comparto agricolo (in questa disamina non sono considerati gli eventi afferenti alla silvicoltura e alla pesca). Si tratta di 312 eventi che presentano caratteristiche peculiari, di cui di seguito si riportano le più significative, anche rispetto ai casi mortali occorsi negli altri settori di attività.
Quasi il 90% dei soggetti coinvolti negli infortuni erano cittadini italiani (84% la quota corrispondente per gli altri settori economici) mentre gli stranieri, i cui luoghi di provenienza sono variegati, sono per la maggior parte originari della Romania. Tornando all’insieme dei casi, emerge che si tratta essenzialmente di lavoratori che nell’84% dei casi avevano un’esperienza pluriennale nella propria mansione. Tale dato è peraltro molto elevato (79%) anche per il complesso degli altri settori di attività.
Come era lecito aspettarsi, la distribuzione degli eventi per numero di addetti è fortemente sbilanciata verso le microimprese (1 - 9 addetti), che nel comparto agricolo raggiungono il 93%, valore nettamente superiore al corrispondente (59%) riferito agli altri ambiti di attività.
Sono invece rari i casi in archivio, relativi all’agricoltura, che hanno interessato medie e grandi aziende.
L’analisi del rapporto di lavoro rilevato a seguito dell’indagine infortunistica evidenzia che oltre un quarto dei decessi (28%) ha riguardato autonomi/titolari senza dipendenti, seguiti da pensionati (18,9%). Negli altri settori di attività, dove è prevalente la quota dei dipendenti a tempo indeterminato, queste due modalità riguardano poco più del 15% degli eventi. Quasi la metà degli eventi del comparto agricolo (48,5%, contro il 27,4% negli altri settori) hanno riguardato autonomi (con e senza dipendenti), soci (anche di cooperative) e coadiuvanti familiari.
L’informazione sull’età anagrafica degli infortunati caratterizza i casi dell’agricoltura, dove gli over 65 sono la categoria più numerosa, segnalata in oltre un terzo dei casi (33,8%), seguita dalla classe 51 - 65 anni con il 29,2%. Queste due classi descrivono assieme più del 60% circa di tutti gli eventi mortali esaminati. Per gli altri settori di attività, dove gli over 65 rappresentano una quota decisamente minore, è la classe 51 - 65 anni la più frequente (33,3%).
Le lesioni maggiormente frequenti sono lo schiacciamento, pari al 57% e le fratture, che ricorrono nel 25% degli infortuni. Tra le restanti cause, che si attestano su valori decisamente inferiori, si segnalano lesioni da elettricità e ferite (3,9% e 3,5%). [...]
Fonte: INAIL 2018
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