Modello Rapporto verifica iniziale/conformità impianti elettrici ATEX | CEI 31-108
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Modello Rapporto verifica iniziale o di conformità degli impianti elettrici ATEX
ID 3440 | 19.04.2017 / Appendice GA CEI 31-108:2016
Esempio di Rapporto sui risultati della verifica iniziale o di conformità degli impianti elettrici in applicazione della norma CEI EN 60079-14 (Atmosfere esplosive Parte 14: Progettazione, scelta e installazione degli impianti elettrici)
Verifica iniziale o di conformità
Ogni impianto elettrico, prima di essere messo in servizio, deve essere sottoposto a verifiche per le quali è opportuno preparare un piano o programma. Al termine delle verifiche deve essere preparata la documentazione relativa alla “Verifica iniziale o di conformità”.
La “verifica iniziale o di conformità” è quella eseguita dall’installatore ad impianto ultimato e prima della messa in servizio, prevista dalle disposizioni legislative vigenti, al fine di:
- valutarne la rispondenza ai requisiti di sicurezza e funzionalità indicati nel progetto, nelle disposizioni legislative e nelle norme tecniche applicabili;
- verificare che siano installati apparecchi, componenti e materiali del tipo e prestazioni adeguati, secondo le indicazioni del progetto, costruiti a regola d’arte, adatti al luogo di installazione (Prodotti ATEX ove necessari) e nel rispetto della documentazione del fabbricante.
La verifica iniziale o di conformità, considerando gli scopi sopra indicati, deve essere di "grado approfondito" (*) ed eseguita su tutti i componenti dell’impianto.
La verifica iniziale o di conformità consta di tre momenti:
- esame della documentazione di progetto compresi i “Dati di progetto”.
- esecuzione della verifica iniziale o di conformità degli impianti elettrici, vedi doc allegato;
- preparazione della documentazione sui risultati della verifica iniziale o di conformità che, solo con esito positivo, consentirà la messa in esercizio dell’impianto.
Per procedere alla verifica iniziale o di conformità è necessario disporre della documentazione dei dati di progetto.
(*) Verifica di grado approfondito
Verifica che implica gli aspetti della verifica ravvicinata ed inoltre, identifica i difetti, quali le connessioni interne allentate, che si possono rilevare con l’apertura della custodia e/o usando, ove necessario, utensili ed apparecchi di misura.
Con l’emanazione della Direttiva 1999/92/CE (prima recepita nel D.Lgs. 626/94 poi nel D.Lgs. 81/08) atto comunitario di “Politica Sociale” inerente la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori potenzialmente esposti al rischio correlato alla presenza di atmosfere esplosive, è stato introdotto l’approccio alla valutazione dei rischi in luoghi con pericolo di esplosione. Parte integrante della protezione dai rischi di esplosione è costituita dalla progettazione, comprendente la scelta delle apparecchiature idonee, dall’installazione, dalla verifica e dal mantenimento di idonei requisiti di sicurezza degli impianti elettrici.
La Guida CEI 31-108 ha lo scopo di approfondire il tema della progettazione, compresa la scelta delle apparecchiature, dell’installazione (montaggio) e della verifica iniziale o di conformità degli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di atmosfere esplosive originate da gas e vapori infiammabili o da polveri combustibili, al fine di ridurre la probabilità che essi siano causa di accensione di atmosfere esplosive in funzionamento normale o in occasione di specifici guasti (ragionevolmente prevedibili), considerando il tipo di zona pericolosa (Zona 0, 1, 2 oppure Zona 20, 21, 22), oggetto della Norma CEI EN 60079-14 (CEI 31-33).
Per quanto riguarda la relazione tra i tipi di zone pericolose e i livello di protezione delle apparecchiature (EPL secondo la Norma CEI EN 60079-0, nonché Gruppo e Categoria secondo la Direttiva 2014/34/UE), la Norma è impostata partendo dal presupposto che non esista questa relazione come indicata nella Tabella 1, per cui, anziché indicare il tipo di zona dove utilizzare un’apparecchiatura con un determinato livello di protezione indica “luoghi che richiedono un EPL …., es. luoghi che richiedono un EPL “Gb” o “Db”.
Tabella 1 Relazione tra il livello di protezione delle apparecchiature Ex e i tipi di zone pericolose
NOTA
Il livello di protezione “Normale” nei confronti del pericolo di accensione deve essere inteso superiore rispetto a quello che forniscono gli apparecchi, i sistemi di protezione, i dispositivi di sicurezza, i componenti e le relative combinazioni, marcati CE per l’uso in ambienti diversi da quelli con pericolo di esplosione.
Tabella 2 Corrispondenza EPL IEC/EN 60079 / Direttiva 2014/34/UE
Generalmente, nelle aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive, sono impiegati apparecchi e sistemi di protezione conformi alla categorie di cui al decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 1998, n. 126 di cui alla Tab. 1, limitando l’uso di apparecchi e sistemi di protezione con un EPL maggiore oppure inferiore rispetto a quello definito in Tabella 1 solo in casi particolari e dopo aver effettuato una valutazione del rischio di esplosione particolarmente accurata che dimostri l’equivalenza delle scelte effettuate al livello di sicurezza ottenuto adottando, nelle diverse zone pericolose, apparecchi e sistemi di protezione di categoria come indicato nella Tabella 1.
Per quanto si riferisce al livello di protezione delle apparecchiature Ex impiegate nelle diverse aree (tipi di zone), nel Rapporto sui risultati della verifica iniziale o di conformità di cui all’Appendice GA, par. 6.1, è previsto che sia indicato se, nel Documento sulla protezione contro le esplosioni (DPE), sono o NON sono state effettuate scelte diverse da quelle riportate nell’Allegato L del D.Lgs 81/08, par. B.
Che non esista una relazione univoca tra il livello di protezione di un’apparecchiatura e il tipo di zona è confermato anche dal D.Lgs. 81/08 dove, nell’Allegato L è detto:
CRITERI PER LA SCELTA DEGLI APPARECCHI E DEI SISTEMI DI PROTEZIONE, “Qualora il documento sulla protezione contro le esplosioni basato sulla valutazione del rischio non preveda altrimenti, in tutte le aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive sono impiegati apparecchi e sistemi di protezione conformi alle categorie di cui al decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 1998, n. 126”.
In particolare, in tali aree sono impiegate le seguenti categorie di apparecchi, purché adatti, a seconda dei casi, a gas, vapori o nebbie e/o polveri:
- nella zona 0 o nella zona 20: apparecchi di categoria 1 (leggere anche EPL Ga o Da);
- nella zona 1 o nella zona 21: apparecchi di categoria 1 o di categoria 2 (leggere anche EPL Gb o Db);
- nella zona 2 o nella zona 22: apparecchi di categoria 1, 2 o 3 (leggere anche EPL Ga, Gb, Gc o Da, Db, Dc).
Tuttavia, l’uso di livelli di protezione delle apparecchiature (EPL, nonché Gruppi e Categorie) diversi da quelli delle Tabella basato sulla valutazione dell’entità dei probabili effetti dell’esplosione (danni), deve essere considerato molto attentamente ed applicato solo nei casi particolari in cui il documento sulla protezione contro le esplosioni basato sulla valutazione del rischio lo preveda in tal senso.
Per le verifiche ai fini del mantenimento (manutenzione) si rimanda alla Norma CEI EN 60079-17 (CEI 31-34) e alla relativa Guida in preparazione.
Certifico Srl Rev. 00 2017
Vedi Documento Guida CEI 31-108
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Riferimenti
CEI EN 60079-14:2014 (CEI 31-33)
Atmosfere esplosive
Parte 14: Progettazione, scelta e installazione degli impianti elettrici
CEI 31-108:2016
Atmosfere esplosive
Guida: progettazione, scelta ed installazione degli impianti elettrici in applicazione della Norma CEI EN 60079-14 (CEI 31-33):2015-04
CEI EN 60079-10-2:2016 (CEI 31-88)
Atmosfere esplosive
Parte 10-2: Classificazione dei luoghi - Atmosfere esplosive per la presenza di polveri combustibili
CEI EN 60079-10-1:2016 (CEI 31-87)
Atmosfere esplosive
Parte 10-1: Classificazione dei luoghi - Atmosfere esplosive per la presenza di gas
CEI EN 60079-0:2013 (CEI 31-70)
Atmosfere esplosive - Parte 0: Apparecchiature - Prescrizioni generali
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