Criteri Ambientali Minimi (CAM) negli acquisti verdi (GPP)
ID 4795 | | Visite: 61352 | News generali | Permalink: https://www.certifico.com/id/4795 |
Criteri Ambientali Minimi (CAM) negli acquisti verdi (GPP) / Update Rev. 14.0 del 29.08.2024
ID 4795 | Rev. 14.0 del 29.08.2024 / Documento riepilogativo e CAM/GPP allegati (Tutti ai link interni riportati)
- Decreto 12 agosto 2024
Adozione dei criteri ambientali minimi per l'affidamento integrato di un contratto a prestazione energetica (EPC) di servizi energetici per i sistemi edifici-impianti (CAM EPC).
(GU n.202 del 29.08.2024)
Entrata in vigore: 27.12.2024
- Decreto 5 agosto 2024
Adozione dei criteri ambientali minimi per l'affidamento del servizio di progettazione ed esecuzione dei lavori di costruzione, manutenzione e adeguamento delle infrastrutture stradali (CAM Strade). (GU n.197 del 23.08.2024). Entrata in vigore: 21.12.2024
- Decreto 5 agosto 2024 Modificazioni al decreto n. 256 del 23 giugno 2022, recante: «Criteri ambientali minimi per l'affidamento di servizi di progettazione e affidamento di lavori per interventi edilizi». (GU n.196 del 22.08.2024). Entrata in vigore: 23.08.2024
- Decreto 17 maggio 2024 Modifiche al decreto 6 novembre 2023, recante «Criteri ambientali minimi per gli affidamenti relativi ai servizi di ristoro e alla distribuzione di acqua di rete a fini potabili». (GU n.131 del 06.06.2024)
Entrata in vigore: 07.06.2024
Panoramica illustrativa
Il GPP (Green Public Procurement, ovvero acquisti pubblici verdi) è uno strumento di politica ambientale che intende favorire lo sviluppo di un mercato di prodotti e servizi a ridotto impatto ambientale attraverso la leva della domanda pubblica, contribuendo, in modo determinante, al raggiungimento degli obiettivi delle principali strategie europee come quella sull’uso efficiente delle risorse o quella sull’Economia Circolare.
Le autorità pubbliche che intraprendono azioni di GPP si impegnano sia a razionalizzare acquisti e consumi che ad incrementare la qualità ambientale delle proprie forniture ed affidamenti.
Il GPP è stato introdotto in Italia dal 2008 con il Piano d’azione nazionale GPP che ha previsto l’adozione, con successivi decreti ministeriali, dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) per ogni categoria di prodotti, servizi e lavori acquistati o affidati dalla Pubblica amministrazione.
Il GPP si qualifica come il principale strumento della strategia europea su “Consumo e Produzione Sostenibile” (COM 2008/397 “Piano d’azione per il Consumo la Produzione Sostenibili e la Politica Industriale Sostenibile”). Per questo motivo il Ministero dell’Ambiente sta affrontando la tematica del GPP unitamente a quella SCP (Sustainable Consumption and Production).
Lo stesso comma prevede che si debba tener conto dei CAM anche per la definizione dei “criteri di aggiudicazione dell’appalto” di cui all’art. 108, commi 4 e 5, del Codice.
Per gli interventi di ristrutturazione edilizia, comprensiva degli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici, bisogna attenersi a quanto previsto dal DM di approvazione dei CAM per l’edilizia.
Inquadramento politico normativo
Dalla fine degli anni ’90 con Il Libro Verde “Gli appalti pubblici nell’Unione Europea” del 1996, la Commissione europea ha mostrato progressivamente maggiore attenzione verso lo strumento del Green Public Procurement - GPP.
Il GPP è nato come uno strumento di politica ambientale volontario volto a favorire lo sviluppo di un mercato di prodotti e servizi a ridotto impatto ambientale attraverso la leva della domanda pubblica. I prodotti “ambientalmente preferibili” sono, per esempio, quelli meno energivori, costituiti da materiale riciclato e/o privi di sostanze nocive, di facile riciclabilità e di maggior durata ovvero sono il risultato di processi produttivi meno impattanti.
Dato il peso rilevante degli acquisti pubblici in termini sull’intero sistema economico dei paesi europei (si ricorda che, in base alle stime della Commissione Europea, la spesa pubblica nei paesi membri per l’acquisto di beni, servizi e lavori ammonta annualmente a circa il 19% del relativo PIL), è evidente l’efficacia del GPP nel promuovere le condizioni per favorire la diffusione di un modello di produzione e consumo sostenibile.
Per questo motivo, già dal 2003, il GPP è stato riconosciuto dalla Commissione Europea uno strumento cardine della Politica Integrata dei Prodotti, nell’ambito della relativa Comunicazione COM 2003/302 . In tale comunicazione venivano invitati gli Stati membri ad adottare dei Piani d’azione nazionali sul GPP, per assicurarne la massima diffusione.
Nel 2004, le due direttive europee sugli appalti pubblici, (la Direttiva 2004/17/CE e la Direttiva 2004/18/CE), nel dar seguito anche ad alcune sentenze della Corte di Giustizia delle Comunità Europee , tra cui la sentenza del 17 settembre 2002 (caso C 513/99 della Concordia Bus Filanda OY Ab vs Finland City Council), hanno dato un significativo supporto giuridico al GPP.
Meritano ugualmente menzione le seguenti direttive dell’Unione europea in materia appalti pubblici, pubblicate in data 26 febbraio 2014 e recepite nell’ordinamento italiano dal d.lgs n.50/2016:
- la Direttiva 2014/24/UE sugli appalti, che ha abrogato la direttiva 2004/18/CE;
- la Direttiva 2014/23/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione;
- la Direttiva 2014/25/UE sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, che ha abrogato la direttiva 2004/17/CE.
Con il Decreto Interministeriale dell’11 Aprile 2008, recante l’approvazione del Piano d’azione nazionale sul GPP, emanato a seguito alla delega conferita al Governo dall’art. 1, comma 1126 della L. 296/2006 (finanziaria per l’anno 2007), è stato delineato anche a livello nazionale un quadro di riferimento complessivo utile a facilitare l’adozione e l’implementazione di pratiche di GPP, sia dal punto di vista tecnico che metodologico.
Il decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36 "Codice dei contratti pubblici" ha recepito le Direttive comunitarie sopra richiamate fornendo, in qualche passaggio, input ancor più vigorosi di quelli di matrice comunitaria, volti a realizzare nel nostro Paese, la svolta verso un'economia più verde: non a caso, sull’assunto che gli “acquisti sostenibili” costituiscono un fondamentale strumento strategico per favorire la “transizione” verso una economia più sostenibile, l’Italia è stato il primo Paese che ha imposto l’obbligo di applicazione del GPP per le stazioni appaltanti.
Obiettivi del GPP
- Riduzione degli impatti ambientali
- Tutela e miglioramento della competitività delle imprese
- Stimolo all’innovazione
- Razionalizzazione della spesa pubblica
- Diffusione di modelli di consumo e di acquisto sostenibili
- Efficienza e risparmio di risorse naturali, in particolare energia
- Riduzione dei rifiuti prodotti
- Riduzione uso sostanze pericolose
- Integrazione delle considerazioni ambientali nelle altre politiche dell’ente
- Miglioramento dell’immagine della pubblica amministrazione
- Accrescimento delle competenze degli acquirenti pubblici
Il PAN GPP
Accogliendo l’indicazione contenuta nella Comunicazione della Commissione europea “Politica integrata dei prodotti, sviluppare il concetto di ciclo di vita ambientale” (COM(2003) 302), e in ottemperanza del comma 1126, articolo 1, della legge 296/2006 (legge finanziaria 2007), il Ministero, attraverso un ampio processo di consultazione con enti locali e parti interessate e con la collaborazione degli altri Ministeri Competenti e degli enti e strutture tecniche di supporto (CONSIP, ENEA, ISPRA, ARPA), aveva elaborato il “Piano d'azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione" (PAN GPP).
Con Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica 3 agosto 2023, di concerto con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy e con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, è stata approvata l’edizione 2023 del “Piano d’azione nazionale per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione” (GU n.193 del 19.08.2023).
Il nuovo Piano delinea una cornice di riferimento organica e aggiornata della politica nazionale in materia di appalti pubblici verdi, inquadrandola nell’ambito dei più recenti atti di indirizzo comunitari e delle intervenute novità giuridiche ed individua le azioni necessarie a massimizzarne i benefici ambientali, economici e sociali di questo strumento, anche sulla base di un’analisi dei punti di forza e delle criticità emerse durante la sua fase attuativa.
Il PAN GPP in sintesi
Il PAN GPP fornisce un quadro generale sul Green Public Procurement, definisce degli obiettivi nazionali, identifica le categorie di beni, servizi e lavori di intervento prioritarie per gli impatti ambientali e i volumi di spesa sulle quali definire i ‘Criteri Ambientali Minimi’ (CAM).
Detta inoltre specifiche prescrizioni per gli enti pubblici, che sono chiamati a:
- effettuare un'analisi dei propri fabbisogni con l'obiettivo di razionalizzare i consumi e favorire il decoupling (la dissociazione tra sviluppo economico e degrado ambientale)
- identificare le funzioni competenti per l'attuazione del GPP coinvolte nel processo d'acquisto
- redigere uno specifico programma interno per implementare le azioni in ambito GPP
Il PAN GPP prevede infine un monitoraggio annuale per verificarne l’applicazione, con relativa analisi dei benefici ambientali ottenuti e delle azioni di formazione e divulgazione da svolgere sul territorio nazionale.
Il Comitato di gestione
I compiti attribuiti al “Comitato di gestione” dall’articolo 2 del DM 247 del 21 settembre 2016, in vigore al momento dell’elaborazione del PAN GPP, sono i seguenti:
a) formulare le proposte di Criteri Ambientali Minimi e degli obiettivi di sostenibilità per determinate categorie di acquisti da sottoporre ad approvazione del Ministro, nonché i relativi aggiornamenti;
b) assicurare la programmazione delle attività previste dal PAN GPP relative alla comunicazione, alla formazione ed al monitoraggio dell’applicazione del Piano stesso;
c) supportare il Comitato di cui all’art. 1, comma 1128 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, ove costituito.
Il monitoraggio
L’art. 213, comma 9, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 assegnava ulteriori funzioni l’Autorità Nazionale Anticorruzione nel settore dei contratti pubblici, attribuendole il compito di monitorare l’applicazione dei criteri ambientali minimi ed il raggiungimento degli obiettivi prefissati dal PAN GPP (Vedasi a tal proposito il paragrafo 5.4 del nuovo PAN GPP 2023), attraverso la sezione centrale dell’Osservatorio dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, composto da una sezione centrale e da sezioni regionali aventi sede presso le Regioni e le Province Autonome ed organizzato secondo l’apposito protocollo d’intesa sottoscritto da ANAC, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e dalle stesse Regioni e delle Province Autonome”. Tale compito, non è stato confermato nell’ambito della disciplina dei contratti pubblici riformata con il decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, ma rimane efficace, fino alla relativa scadenza, il citato Protocollo di intesa tra Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e l’ANAC sottoscritto in data 29 ottobre 2021 di durata triennale che pone, come prima attività ambito della collaborazione, quella relativa al monitoraggio e alla vigilanza sull’applicazione dei CAM.
CAM - Criteri ambientali minimi
Il PAN GPP specifica la procedura per la definizione dei CAM in grado di rispondere alle peculiarità del sistema produttivo nazionale, pur tenendo conto delle indicazioni della Commissione Europea.
I criteri ambientali sono infatti individuati partendo da un’analisi di mercato del settore interessato e attingendo ad un’ampia gamma di requisiti, tra i quali quelli proposti dalla Commissione europea nel toolkit europeo GPP o quelli in vigore relativi alle etichette di qualità ecologica ufficiali. Per la loro definizione si attinge anche dalle normative che impongono determinati standard ambientali, nonché dalle indicazioni che provengono dalle parti interessate, sia delle imprese e delle associazioni di categoria, che dei consumatori e utenti, nonché della stessa Pubblica amministrazione.
La struttura e la procedura di definizione dei CAM facilita il compito delle stazioni appaltanti nell’adozione ed implementazione di una politica GPP.
La definizione dei CAM rientra fra i compiti assegnati alla Direzione Economia Circolare che si avvale, per la loro elaborazione, di Gruppi di lavoro tecnici composti, rappresentanti ed esperti della Pubblica amministrazione e delle centrali di committenza, di enti di ricerca, di università, nonché dei referenti delle associazioni di categoria degli operatori economici del settore di riferimento.
I CAM così elaborati vengono successivamente sottoposti al Comitato di Gestione del GPP (vedasi par. 3.6 del PAN GPP). Il documento definitivo viene adottato con Decreto del Ministro della Transizione Ecologica e pubblicato in G.U..
I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono i requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita.
I CAM sono definiti nell’ambito di quanto stabilito dal Piano per la sostenibilità ambientale dei consumi del settore della pubblica amministrazione e sono adottati con Decreto del Ministero della Transizione Ecologica.
La loro applicazione sistematica ed omogenea consente di diffondere le tecnologie ambientali e i prodotti ambientalmente preferibili e produce un effetto leva sul mercato, inducendo gli operatori economici meno virtuosi ad adeguarsi alle nuove richieste della pubblica amministrazione.
In Italia, l’efficacia dei CAM è stata assicurata grazie all’art. 18 della L. 221/2015 e, successivamente, all’art. 34 recante “Criteri di sostenibilità energetica e ambientale” del D.Lgs. 50/2016 “Codice degli appalti” (modificato dal D.Lgs 56/2017), che ne hanno reso obbligatoria l’applicazione da parte di tutte le stazioni appaltanti.
Questo obbligo garantisce che la politica nazionale in materia di appalti pubblici verdi sia incisiva non solo nell’obiettivo di ridurre gli impatti ambientali, ma nell’obiettivo di promuovere modelli di produzione e consumo più sostenibili, “circolari “ e nel diffondere l’occupazione “verde”.
Oltre alla valorizzazione della qualità ambientale e al rispetto dei criteri sociali, l’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi risponde anche all’esigenza della Pubblica amministrazione di razionalizzare i propri consumi, riducendone ove possibile la spesa.
I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono i requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita, tenuto conto della disponibilità di mercato.
I CAM sono definiti nell’ambito di quanto stabilito dal Piano per la sostenibilità ambientale dei consumi del settore della pubblica amministrazione e sono adottati con Decreto del Ministro.
La loro applicazione sistematica ed omogenea consente di diffondere le tecnologie ambientali e i prodotti ambientalmente preferibili e produce un effetto leva sul mercato, inducendo gli operatori economici meno virtuosi a investire in innovazione e buone pratiche per rispondere alle richieste della pubblica amministrazione in tema di acquisti sostenibili.
In Italia, l’efficacia dei CAM è stata assicurata grazie alle previsioni contenute nel Codice dei contratti. Infatti, l'articolo 57 comma 2 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, prevede l’obbligo di applicazione, per l’intero valore dell’importo della gara, delle “specifiche tecniche” e delle “clausole contrattuali”, contenute nei criteri ambientali minimi (CAM). Lo stesso comma prevede che si debba tener conto dei CAM anche per la definizione dei “criteri di aggiudicazione dell’appalto” di cui all’art. 108, commi 4 e 5, del Codice.
Questo obbligo garantisce che la politica nazionale in materia di appalti pubblici verdi sia incisiva non solo nell’obiettivo di ridurre gli impatti ambientali, ma nell’obiettivo di promuovere modelli di produzione e consumo più sostenibili, “circolari“ e nell’ aumento del numero di occupati nei diversi settori delle filiere più sostenibili.
Oltre alla valorizzazione della qualità ambientale e al rispetto dei criteri sociali, l’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi risponde anche all’esigenza della Pubblica amministrazione di razionalizzare i propri consumi, ottimizzando la spesa in un’ottica di medio-lungo periodo.
I documenti di CAM, sebbene elaborati ognuno per una diversa tipologia di appalto, presentano una struttura di base simile.
Nei paragrafi di premessa, si riportano delle indicazioni e suggerimenti alle stazioni appaltanti per l’analisi dei fabbisogni, ulteriori indicazioni relative all’espletamento della relativa gara d’appalto e, laddove non è prevista la definizione di un documento di accompagnamento tecnico, l’approccio seguito per la definizione dei criteri ambientali.
Selezione dei candidati: sono requisiti di qualificazione soggettiva atti a provare la capacità tecnica del candidato ad eseguire l’appalto in modo da recare i minori danni possibili all’ambiente. Tali criteri non sono obbligatori secondo quanto previsto dal Codice dei contratti;
Clausole contrattuali: forniscono indicazioni per dare esecuzione all’affidamento o alla fornitura nel modo migliore dal punto di vista ambientale. Tali clausole vengono esplicitate tramite criteri obbligatori ai sensi dell’articolo 57 comma 2 del Codice dei contratti.
Specifiche tecniche: definite dall’Allegato II.5 del Codice dei contratti pubblici (decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36), “definiscono le caratteristiche previste per i lavori, i servizi o le forniture. Tali caratteristiche possono riferirsi al processo o metodo di produzione o prestazione dei lavori, delle forniture o dei servizi richiesti, o a uno specifico processo per un'altra fase del loro ciclo di vita anche se questi fattori non sono parte del loro contenuto sostanziale, purché siano collegati all'oggetto dell'appalto e proporzionati al suo valore e ai suoi obiettivi.” Tali specifiche vengono esplicitate tramite criteri obbligatori ai sensi dell’articolo 57 comma 2 del Codice dei contratti.
Criteri premianti: requisiti volti a selezionare prodotti/servizi con prestazioni ambientali migliori di quelle garantite dalle specifiche tecniche, ai quali attribuire un punteggio tecnico ai fini dell’aggiudicazione secondo l’offerta al miglior rapporto qualità-prezzo. I criteri premianti non sono obbligatori ma l’articolo 57 comma 2 del Codice dei contratti prevede che se ne debba tener conto, anche per la definizione dei “criteri di aggiudicazione dell’appalto”.
Ciascun criterio ambientale riporta inoltre, nella sezione Verifiche, i mezzi di prova per dimostrarne la conformità.
Criteri ambientali minimi CAM | Tutti i Documenti (link) CAM a questo link: Criteri Ambientali Minimi (CAM) - Elenco
...
CAM IT Evoluzione normativa (elenco completo) |
|||
n. |
CAM |
Decreto |
Note |
01 |
CAM ristorazione collettiva e derrate alimentari |
DM 25 luglio 2011 |
Abrogato dal 03.08.2020 da - DM 10 marzo 2020 (GU n.90 del 04-04-2020) |
02 |
CAM affidamento di servizi energetici per gli edifici - servizio di illuminazione e forza motrice - servizio di riscaldamento/raffrescamento |
DM 07 marzo 2012 |
Abrogato dal 27.12.2024 da Decreto 12 agosto 2024 |
03 |
CAM acquisizione dei veicoli adibiti al trasporto su strada |
DM 8 maggio 2012 |
Modifiche all’allegato - DM 30 novembre 2012 |
04 |
Guida integrazione degli aspetti sociali negli appalti pubblici |
DM 6 giugno 2012 |
--- |
05 |
CAM per l’affidamento del servizio di pulizia e per la fornitura dei prodotti per l’igiene |
DM 24 maggio 2012 |
Abrogato dal 19.05.2021 - DM 29 Gennaio 2021 |
06 |
CAM acquisto di carta per copia e carta grafica - aggiornamento 2013 |
DM 4 aprile 2013 |
|
07 |
CAM affidamento del servizio di gestione del verde pubblico, per acquisto di Ammendanti - aggiornamento 2013, acquisto di piante ornamentali e impianti di irrigazione |
DM 13 dicembre 2013 |
Abrogato dal 03.08.2020 DM 10 marzo 2020 |
08 |
CAM acquisto di piante ornamentali e impianti di irrigazione |
DM 13 dicembre 2013 |
--- |
09 |
CAM forniture di attrezzature elettriche ed elettroniche d’ufficio - aggiornamento 2013 |
DM 13 dicembre 2013 |
--- |
10 |
CAM affidamento del servizio di gestione dei rifiuti urbani |
DM 13 febbraio 2014 |
Abrogato, dal 03.12.2022, limitatamente all': |
11 |
CAM forniture di cartucce toner e a getto di inchiostro e affidamento del servizio integrato di ritiro e fornitura di cartucce toner e a getto di inchiostro |
DM 13 febbraio 2014 Allegato 2 |
Abrogato dal 06/03/2020 - DM 17 Ottobre 2019 |
12 |
CAM acquisto di articoli per l’arredo urbano |
DM 5 febbraio 2015 |
Abrogato dal 20/07/2023 - DM 7 febbraio 2023 |
13 |
CAM forniture di ausili per l’incontinenza |
DM 24 dicembre 2015 (G.U. n. 16 del 21 gennaio 2016) |
--- |
14 |
CAM affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici per la gestione dei cantieri della pubblica amministrazione |
DM 24 dicembre 2015 |
Aggiornato da DM 11 gennaio 2017 Allegato 2 (G.U. n. 23 del 28 gennaio 2017) |
15 |
CAM affidamento del servizio di sanificazione per le strutture ospedaliere e per la fornitura di prodotti detergenti |
DM 18 ottobre 2016 |
Abrogato dal 19.05.2021 - DM 29 Gennaio 2021 |
16 |
CAM acquisto di arredi per ufficio |
DM 11 gennaio 2017 Allegato 1 |
Aggiornamento dell’allegato 2 “Criteri Ambientali Minimi per l’acquisto di arredi per ufficio” del DM del 22 febbraio 2011 (G.U. n. 64 del 19 marzo 2011 S.O. n. 74) |
17 |
CAM prodotti tessili |
DM 11 gennaio 2017 Allegato 3 |
Abrogato dal 12.09.2021 - Decreto 30 giugno 2021
Aggiornamento dei CAM per l’acquisto di prodotti tessili, Allegato 1 del DM 22 febbraio 2011 |
18 |
CAM affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici e per la gestione dei cantieri della pubblica amministrazione |
DM 11 gennaio 2017 Allegato 2 |
Aggiornamento Allegato 1 del DM 24 dicembre 2015 (G.U. n. 16 del 21 gennaio 2016).
|
19 |
CAM acquisizione di sorgenti luminose per illuminazione pubblica, l'acquisizione di apparecchi per illuminazione pubblica, l'affidamento del servizio di progettazione di impianti per illuminazione pubblica |
DM 27 settembre 2017 |
--- |
20 |
CAM per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici |
DM 11 ottobre 2017 (G.U. n. 259 del 06 novembre 2017) |
Abrogato dal 04.12.2022: DM 26 giugno 2022 |
21 |
CAM affidamento del servizio di illuminazione pubblica |
DM 28 marzo 2018 |
--- |
22 |
CAM fornitura di calzature da lavoro non DPI e DPI, articoli e accessori di pelle |
DM 17 maggio 2018 |
---- |
23 |
CAM arredi per interni |
DM 3 luglio 2019
Decreto 23 giugno 2022 |
Modifica dell'allegato 1 del DM 11 gennaio 2017 concernente i criteri ambientali minimi per la fornitura e il servizio di noleggio di arredi per interni. (G.U. n. 23 del 28 gennaio 2017)
Modificato dal Decreto 5 agosto 2024 Modificazioni al decreto n. 256 del 23 giugno 2022, recante: «Criteri ambientali minimi per l'affidamento di servizi di progettazione e affidamento di lavori per interventi edilizi».(GU n.196 del 22.08.2024) |
24 |
CAM servizio di ristorazione collettiva e fornitura di derrate alimentari |
DM 10 marzo 2020 |
--- |
25 |
CAM affidamento del servizio di gestione del verde pubblico e la fornitura di prodotti per la cura del verde |
DM 10 marzo 2020 |
--- |
26 |
CAM affidamento del servizio di progettazione di nuova area verde o riqualificazione di un'area gia' esistente |
DM 10 marzo 2020 |
--- |
27 |
CAM fornitura di prodotti per la gestione del verde pubblico |
DM 10 marzo 2020 |
--- |
28 |
CAM servizio di stampa gestita, affidamento del servizio di noleggio di stampanti e di apparecchiature multifunzione per ufficio e acquisto o il leasing di stampanti e di apparecchiature multifunzione per ufficio. |
DM 17 ottobre 2020 |
|
29 |
CAM affidamento del servizio di lavaggio industriale e noleggio di tessili e materasseria |
DM 9 dicembre 2020 |
in vigore dal 04/05/2021 |
30 |
CAM affidamento del servizio di pulizia e sanificazione di edifici e ambienti ad uso civile, sanitario e per i prodotti detergenti |
DM 29 Gennaio 2021 |
in vigore dal 19/05/2021
02.10.2021 - Modifica del DM 29 Gennaio 2021, recante «Criteri ambientali minimi per l'affidamento del servizio di pulizia e sanificazione di edifici e ambienti ad uso civile, sanitario e per i prodotti detergenti». (Decreto 24 settembre 2021GU n.236 del 02.10.2021)
|
31 |
CAM per l'acquisto, leasing, locazione, noleggio di veicoli adibiti al trasporto su strada. |
Decreto 17 giugno 2021 |
in vigore dal 31/10/2021 |
32 |
CAM per forniture e noleggio di prodotti tessili |
Decreto 30 giugno 2021 |
Abrogato dal 22/05/2023 - Decreto 7 febbraio 2023
|
33 |
CAM affidamento del servizio di gestione dei rifiuti urbani |
(GU n.182 del 05.08.2022). |
In vigore dal 03.12.2022 |
34 |
CAM per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici |
Decreto 23 giugno 2022 |
In vigore dal 04.12.2022 |
35 |
Criteri ambientali minimi per l'affidamento del servizio di fornitura, noleggio ed estensione della vita utile di arredi per interni.
|
(GU n.184 dell'08.08.2022) |
In vigore dal 06.12.2022 |
36 |
Criteri ambientali minimi per il servizio di organizzazione e realizzazione di eventi |
Decreto 19 ottobre 2022 |
In vigore dal 17.12.2022 |
37 |
Criteri ambientali minimi per l'affidamento del servizio di progettazione di parchi giochi, la fornitura e la posa in opera di prodotti per l'arredo urbano e di arredi per gli esterni e l'affidamento del servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria di prodotti per arredo urbano e di arredi per esterni |
Decreto 7 febbraio 2023 |
In vigore dal 20.07.2023 |
38 |
Criteri ambientali minimi per le forniture ed il noleggio di prodotti tessili ed il servizio di restyling e finissaggio di prodotti tessili
|
Decreto 7 febbraio 2023
|
In vigore dal 22.05.2023 |
39 |
Criteri ambientali minimi per gli affidamenti relativi ai servizi di ristoro e alla distribuzione di acqua di rete a fini potabili |
Decreto 6 novembre 2023 |
In vigore dal 31.03.2024 07.06.2024 - Decreto 17 maggio 2024 (GU n.131 del 06.06.2024) - Modificato Allegato 1 del Decreto 6 novembre 2023 |
40 |
Criteri ambientali minimi per l'affidamento del servizio di progettazione ed esecuzione dei lavori di costruzione, manutenzione e adeguamento delle infrastrutture stradali (CAM Strade). | Decreto 5 agosto 2024 (GU n.197 del 23.08.2024) |
In vigore dal 21.12.2024 |
41 |
Criteri ambientali minimi per l'affidamento integrato di un contratto a prestazione energetica (EPC) di servizi energetici per i sistemi edifici-impianti (CAM EPC) | Decreto 12 agosto 2024 (GU n.202 del 29.08.2024) |
In vigore dal 27.12.2024 |
________
Elenco completo alla data del 29.01.2024 (link diretti singoli documenti)
- Criteri EU GPP Prodotti e servizi di pulizia (2018)
- Criteri EU GPP Copia e carta grafica (2008)
- Criteri EU GPP Apparecchiature elettriche ed elettroniche utilizzate nel settore sanitario (2014)
- Criteri EU GPP elettricità (2012)
- Criteri EU GPP Mobili (2017)
- Criteri EU GPP Apparecchiature per immagini (2020)
- Criteri EU GPP Progettazione, costruzione e gestione di edifici per uffici (2016) (attualmente in revisione)
- Criteri EU GPP Pitture, vernici e segnaletica orizzontale (2018)
- Criteri EU GPP Progettazione, costruzione e manutenzione di strade (2016)
- Criteri EU GPP Rubinetteria sanitaria (2013)
- Criteri EU GPP Illuminazione stradale e segnali stradali (2018)
- Criteri EU GPP Tessile (2017)
- Criteri EU GPP Toilette e orinatoi (2013)
- Criteri EU GPP Infrastruttura delle acque reflue (2013)
- Criteri EU GPP riscaldamento ad acqua (2014)
- EU GPP criteria for food procurement, catering services and vending machines (2019)
- EU GPP criteria for public spaces maintenance (2019)
- Criteri EU GPP centri dati, sale server e servizi cloud (2020)
- EU GPP criteria for computers, monitors, tablets and smartphones (2021)
- EU GPP criteria for road transport (2021)
Criteri EU GPP | Tutti i Documenti (link) GPP a questo link: Green Public Procurement (GPP) - List
_______
Fonti:
Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica
Commissione Europea
Matrice Revisioni
Rev. | Data | Oggetto | Autore |
14.0 | 29.08.2024 | Decreto 12 agosto 2024 / CAM EPC | Certifico Srl |
13.0 | 23.08.2024 | Decreto 5 agosto 2024 / CAM Strade | Certifico Srl |
12.0 | 23.08.2024 | Decreto 5 agosto 2024 / Modifica CAM arredi per interni | Certifico Srl |
11.0 | 07.06.2024 | Decreto 17 maggio 2024 | Certifico Srl |
10.0 | 29.01.2024 | - Decreto 6 novembre 2023 Adozione dei criteri ambientali minimi per gli affidamenti relativi ai servizi di ristoro e alla distribuzione di acqua di rete a fini potabili. (GU n. 282 del 02.12.2023)- Entrata in vigore: 31.03.2024 - Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica 3 agosto 2023, approvazione Edizione 2023 “Piano d’azione nazionale per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione” (GU n.193 del 19.08.2023). - Decreto Legislativo 31 marzo 2023 n. 36 Codice dei contratti pubblici in attuazione dell’articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici (GU n.77 del 31.03.2023 - S.O. n. 12) - Ristrutturazione documento. |
Certifico Srl |
9.0 | 23.03.2023 | Decreto 7 febbraio 2023 / CAM forniture e noleggio prodotti tessili. Entrata in vigore: 22.05.2023 | Certifico Srl |
8.0 | 22.03.2023 | Decreto 7 febbraio 2023 / CA2M parchi giochi, arredo urbano e arredi per esterni. Entrata in vigore: 20.07.2023 | Certifico Srl |
7.0 | 03.12.2022 | Decreto 19 ottobre 2022 / CAM organizzazione e realizzazione di eventi Criteri ambientali minimi per il servizio di organizzazione e realizzazione di eventi. (GU n.282 del 02.12.2022). Entrata in vigore: 17.12.2022 |
Certifico Srl |
6.0 | 09.08.2022 | Decreto 23 giugno 2022 / CAM Arredi per interni Criteri ambientali minimi per l'affidamento del servizio di fornitura, noleggio ed estensione della vita utile di arredi per interni. (GU n.184 dell'08.08.2022). |
Certifico Srl |
5.0 | 06.08.2022 | Decreto 23 giugno 2022 / CAM rifiuti Criteri ambientali minimi per l'affidamento del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani, della pulizia e spazzamento e altri servizi di igiene urbana, della fornitura di contenitori e sacchetti per la raccolta dei rifiuti urbani, della fornitura di veicoli, macchine mobili non stradali e attrezzature per la raccolta e il trasporto di rifiuti e per lo spazzamento stradale. Decreto 23 giugno 2022 / CAM edilizia Criteri ambientali minimi per l'affidamento del servizio di progettazione di interventi edilizi, per l'affidamento dei lavori per interventi edilizi e per l'affidamento congiunto di progettazione e lavori per interventi edilizi. |
Certifico Srl |
4.0 | 26.01.2022 | Aggiornati link diretti singoli documenti criteri EU GPP | Certifico Srl |
3.0 | 14.07.2021 | Decreto 30 giugno 2021 Adozione dei criteri ambientali minimi per forniture e noleggio di prodotti tessili, ivi inclusi mascherine filtranti, dispositivi medici e dispositivi di protezione individuale nonche' servizio integrato di ritiro, restyling e finissaggio dei prodotti tessili. | Certifico Srl |
2.0 | 02.07.2021 | Decreto 17 giugno 2021 Criteri ambientali minimi per l'acquisto, leasing, locazione, noleggio di veicoli adibiti al trasporto su strada. | Certifico Srl |
1.0 | 20.02.2021 | DM 29 Gennaio 2021 - CAM affidamento del servizio di pulizia e sanificazione di edifici e ambienti ad uso civile, sanitario e per i prodotti detergenti | Certifico Srl |
0.0 | 04.01.2020 | --- | Certifico Srl |
Correlati
Green Public Procurement (GPP) - List
Appalti pubblici per un’economia circolare
COM(2008) 400 Appalti pubblici per un ambiente migliore (GPP)
Decreto Legislativo 31 marzo 2023 n. 36
ebook Codice Contratti Pubblici
D.Lgs. 19 aprile 2017 n. 56 Correttivo Codice Appalti Pubblici
Nuovo Codice Appalti: Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50
Linee guida Green Public Procurement (GPP) del Sistema Agenziale
Criteri Ambientali Minimi (CAM) FAQ e Chiarimenti