Direttiva 2013/59/Euratom: deferimento IT per mancato recepimento
Notizia in aggiornamento
La Commissione deferisce l'Italia (unico stato dell'UE a non aver adottato alcuna norma di recepimento) alla Corte di giustizia UE per il mancato recepimento delle norme UE sulla radioprotezione.
Bruxelles, 25 luglio 2019
Oggi la Commissione ha deciso di deferire l'Italia alla Corte di giustizia dell'UE a causa del mancato recepimento delle norme fondamentali di sicurezza rivedute in materia di protezione contro i pericoli derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti (direttiva 2013/59/Euratom del Consiglio). La direttiva aggiorna e consolida la normativa europea in materia di radioprotezione, che stabilisce le norme fondamentali di sicurezza volte alla protezione dei lavoratori, degli individui e dei pazienti contro i pericoli derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti; comprende, inoltre, le misure di preparazione e risposta alle emergenze, che sono state rafforzate a seguito dell'incidente nucleare di Fukushima. Nel dicembre 2013 gli Stati membri hanno convenuto di recepire la direttiva entro il 6 febbraio 2018 e di comunicare alla Commissione le misure e le disposizioni adottate nel diritto nazionale.
Nel maggio 2018 la Commissione ha deciso di avviare un procedimento UE di infrazione nei confronti dell'Italia inviando una lettera di costituzione in mora seguita da un parere motivato nel gennaio 2019. Alla data odierna, le autorità italiane non hanno adottato alcuna legge di recepimento della direttiva, o comunque non la hanno notificata alla Commissione. La Commissione ha pertanto deciso di deferire l'Italia alla Corte.
Norme fondamentali di sicurezza: la Commissione invita l'ITALIA a recepire la normativa dell'UE
Oggi la Commissione ha deciso di inviare un parere motivato all'Italia chiedendo il recepimento della nuova direttiva sulle norme fondamentali di sicurezza (direttiva 2013/59/Euratom del Consiglio). Gli Stati membri erano tenuti a recepire la direttiva entro il 6 febbraio 2018. La nuova direttiva aggiorna e consolida la normativa europea in materia di radioprotezione. Essa stabilisce anche norme fondamentali di sicurezza volte alla protezione dei lavoratori, degli individui e dei pazienti contro i pericoli derivanti dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti e contempla la preparazione all'emergenza e la risposta in caso di emergenza, che sono state rafforzate a seguito dell'incidente nucleare di Fukushima. Lo Stato membro dispone ora di due mesi per rispondere al parere motivato e comunicare le sue misure di recepimento, trascorsi i quali la Commissione potrà decidere di deferire il caso alla Corte di giustizia dell'UE.
Pareri motivati e lettere di costituzione in mora
Contesto
Il trattato Euratom autorizza la Comunità a stabilire le norme fondamentali di sicurezza al fine di tutelare la salute dei lavoratori e dei cittadini dai pericoli derivanti dalle radiazioni ionizzanti.
La prima direttiva Euratom sulle norme fondamentali di sicurezza è stata adottata nel 1959 e da allora viene aggiornata regolarmente. L'ultima revisione, effettuata nel dicembre 2013, ha tenuto conto del progresso scientifico e tecnologico registrato dagli anni '90 del secolo scorso e ha consolidato cinque atti giuridici precedenti in un unico atto legislativo.
Inoltre, la direttiva sulle norme fondamentali di sicurezza ha rafforzato i requisiti di preparazione e risposta alle emergenze radioattive e ha fornito ai cittadini istruzione, formazione e informazione nel campo della radioprotezione.
Una volta pienamente attuata, la direttiva sulle norme fondamentali di sicurezza fornirà il maggior grado di radioprotezione a lavoratori, pazienti e cittadini in tutta l'UE.
Fonte UE
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