Relazione 2018 Legge quadro alcol e problemi correlati
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Relazione 2018 Legge quadro alcol e problemi correlati
Relazione del ministro della Salute al Parlamento sugli interventi realizzati ai sensi della legge 30.3.2001 n. 125 in materia di alcol e problemi alcol correlati: anno 2018. La relazione è stata trasmessa al Parlamento il 29 aprile 2019 e si riferisce agli interventi effettuati dalle Regioni nel corso dell'anno 2017 e dal ministero della Salute nell'anno 2018.
Otto milioni e 600mila consumatori a rischio, 68mila persone alcoldipendenti prese in carico dai servizi alcologici, 4575 incidenti stradali rilevati soltanto da Polizia e Carabinieri. Questi alcuni dati contenuti nella Relazione al Parlamento sugli interventi realizzati nel 2018 in materia di alcol e problemi correlati, trasmessa dal ministro della Salute Giulia Grillo alle Camere il 29 aprile 2019.
Consumatori a rischio, minori e over 65 i più incosapevoli
La prevalenza dei consumatori a rischio, elaborata dall’Istituto Superiore di Sanità, è stata nel 2017 del 23,6% per uomini e dell’8,8% per donne di età superiore a 11 anni, per un totale di oltre 8.600.000 persone, 6.100.000 maschi (M) e 2.500.000 femmine (F), che nel 2017 non si sono attenuti alle indicazioni di salute pubblica.
L’analisi per classi di età mostra che la fascia di popolazione più a rischio per entrambi i generi è quelle dei 16-17enni (M=47,0%, F=34,5%), che non dovrebbero consumare bevande alcoliche e dei “giovani anziani” (65-75 anni). Verosimilmente a causa di una carente conoscenza o consapevolezza dei rischi che l’alcol causa alla salute, circa 700.000 minorenni e 2.700.000 ultra sessantacinquenni sono consumatori a rischio per patologie e problematiche alcol-correlate, persone, quindi, non precocemente identificate e che andrebbero sensibilizzate sul loro consumo non conforme alle raccomandazioni di sanità pubblica. La prevalenza di consumatori a rischio di sesso maschile è superiore a quelle delle donne per tutte le classi di età, ad eccezione di quella dei minorenni, dove invece le differenze non raggiungono la significatività statistica.
Dipendenza dall'alcol, 68 mila persone hanno fatto ricorso servizi alcologici, 27,1% sono nuovi utenti
I dati sull’alcoldipendenza mostrano la presa in carico nel 2017 presso i Servizi Alcologici di circa 68.000 (67.975) soggetti. Il 27,1% dell’utenza complessiva è rappresentato da utenti nuovi; la quota restante da soggetti già in carico dagli anni precedenti o rientrati nel corso dell’anno dopo aver sospeso un trattamento precedente. Il rapporto M/F è pari a 3,5 per il totale degli utenti. A livello regionale questa maggiore presenza maschile risulta più evidente al centro-sud.
L’analisi per età evidenzia che il 75,1% dell’utenza ha un’età compresa tra i 30 e i 59 anni, mentre i giovani al di sotto dei 30 anni rappresentano il 7,5% dei soggetti trattati; non trascurabile è la quota degli individui di 60 anni e oltre pari al 17,4%.
La bevanda alcolica maggiormente consumata è il vino (48,1%), seguito dalla birra (27,1%), dai superalcolici (10,3%) e dagli aperitivi, amari e digestivi (5,5%). La distribuzione degli utenti per tipo di bevanda alcolica di uso prevalente è molto variabile regionalmente: il vino è utilizzato in genere più frequentemente al nord mentre la birra e i superalcolici al sud.
Nel corso del 2017 si sono verificati complessivamente 39.182 accessi in Pronto Soccorso caratterizzati da una diagnosi principale o secondaria attribuibile all’alcol. Di questi il 70% si riferisce ad accessi di maschi e il restante 30% ad accessi di femmine. La distribuzione degli accessi in Pronto Soccorso per triage medico mostra che il 64% degli accessi avviene in codice verde, il 20% in codice giallo, il 13,5% in codice bianco e il 2% in codice rosso.
I dati disponibili più recenti relativi ai decessi totalmente alcol-attribuibili si riferiscono all’anno 2015. Si evince che in Italia, il numero di decessi di persone di età superiore a 15 anni per patologie totalmente alcol-attribuibili è stato pari a 1.240, di cui 1016 (81,9%) uomini e 224 donne (18,1%); queste percentuali corrispondono a circa 38 decessi per milione di abitanti tra gli uomini e a quasi 1 decesso per milione tra le donne. Le due patologie che causano il numero maggiore di decessi per entrambi i sessi sono le epatopatie alcoliche e sindromi psicotiche indotte da alcol.
Incidenti stradali, nel 7,8% dei casi un conducente era in stato di ebbrezza
Carabinieri e Polizia Stradale, organi che rilevano circa un terzo del totale degli incidenti stradali con lesioni, hanno reso disponibili i dati riferiti all’anno 2017 sulle contravvenzioni elevate per guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di stupefacenti in occasione di incidente stradale. Da tali dati risulta che, in totale per i due organi di rilevazione, sono 4.575 gli incidenti stradali per i quali almeno uno dei conducenti dei veicoli coinvolti era in stato di ebbrezza e 1.690 sotto l’effetto di stupefacenti, su un totale di 58.583 incidenti. Il 7,8% e 2,9% degli incidenti rilevati dai Carabinieri e dalla Polizia Stradale è correlato dunque, rispettivamente ad alcol e droga, percentuali in aumento rispetto al 2015 quando erano pari al 7,6% e al 2,3%.
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PREMESSA
PRESENTAZIONE
PARTE I
1. IL QUADRO EPIDEMIOLOGICO
1.1 I consumi di bevande alcoliche e i modelli di consumo
1.1.1 Il consumo di bevande alcoliche nel Mondo ed in Europa
1.1.2 Il consumo di bevande alcoliche nella popolazione italiana
1.1.3 L’alcol nelle Linee Guida
1.1.4 Consumatori a rischio
1.2 L’alcoldipendenza
1.3 La morbilità e la mortalità alcol correlate
1.3.1 Accessi in Pronto Soccorso con diagnosi di patologie totalmente alcol attribuibili
1.3.2 Le stime di mortalità dell’Istituto Superiore di Sanità
1.3.3 Gli incidenti stradali e le violazioni del Codice della Strada
2. LA SPESA FARMACEUTICA PER LA TERAPIA FARMACOLOGICA DELLE ALCOLDIPENDENZE
PARTE II
3. I SERVIZI ALCOLOGICI E L'UTENZA DOPO L'EMANAZIONE DELLA LEGGE 30.3.2001 N.125 ANNO 2015
3.1 Il personale dei Servizi
3.2 Le caratteristiche demografiche dell’utenza
3.3 I consumi alcolici dell’utenza
3.4 I modelli di trattamento
3.5 La collaborazione dei Servizi con gli Enti e le Associazioni del volontariato,
e del Privato Sociale
3.6 Le Associazioni di Auto Mutuo Aiuto – AICAT, AA
4. CRITICITA’ DEL SISTEMA
TABELLE E GRAFICI
PARTE III
5. GLI INTERVENTI DEL MINISTERO DELLA SALUTE IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 30.3.2001 N. 125
5.1 Gli interventi di indirizzo
5.2 Gli interventi in materia di informazione e comunicazione
5.3 L'utilizzo dei finanziamenti previsti dalla legge 125/2001 ai fini del monitoraggio
5.4 La partecipazione alle politiche internazionali
PARTE IV
6. I CONSUMI ALCOLICI E I MODELLI DI CONSUMO NELLE REGIONI
7. PROGETTO NAZIONALE ALCOL: “Valutazione e monitoraggio delle politiche e delle azioni sanitarie e sociali in tema di alcol e problemi alcol correlati”
...
Fonte: Ministero della Salute
Relazioni precedenti
Relazione 2016 Legge Quadro alcol e problemi correlati
Collegati:
RISCHIO ALCOL LAVORO-CORRELATO: LA NORMATIVA
LINEE DI INDIRIZZO RISCHIO ALCOL E STUPEFACENTI LAVORO
RISCHIO ALCOL E STUPEFACENTI: DVR E PROCEDURA CONTROLLO
MANUALE DI ALCOLOGIA - ASL BRESCIA
Tags: Sicurezza lavoro Rischio alcol e sostanze stupefacenti