Radiazioni ottiche: ICNIRP Guidelines
ID 3483 | | Visite: 8917 | Documenti Sicurezza Enti | Permalink: https://www.certifico.com/id/3483 |
Radiazioni ottiche: ICNIRP Guidelines
1. Protecting Workers from Ultraviolet Radiation [Guideline]
1. On protection of workers against Ultraviolet radiation [Statement]
2. On limits of exposure to incoherent visible and infrared radiation [Guideline]
3. On limits of exposure to laser radiation of Wavelengths between 180 nm and 1,000 μm [Guideline]
4. Linee guida per la limitazione dell’esposizione a campi elettrici e magnetici variabili nel tempo (1 hz - 100 khz) (IT) [Guideline]
5. For limiting exposure to electric fields induced by movement of the human body in a static magnetic field and by time‐varying magnetic fields below 1 hz
6. Linee guida sui limiti di esposizione a campi magnetici statici [Guideline]
- Radiazioni ultraviolette: radiazioni ottiche di lunghezza d'onda compresa tra 100 e 400 nm. La banda degli ultravioletti è suddivisa in UVA (315-400 nm), UVB (280-315 nm) e UVC (100-280 nm);
- Radiazioni visibili : radiazioni ottiche di lunghezza d'onda compresa tra 380 e 780 nm;
- Radiazioni infrarosse: radiazioni ottiche di lunghezza d'onda compresa tra 780 nm e 1 mm. La regione degli infrarossi è suddivisa in IRA (780-1400 nm), IRB (1400-3000 nm) e IRC (3000 nm-1 – 1 mm).
- Le sorgenti di radiazioni ottiche possono inoltre essere classificate in coerenti e non coerenti.
Le prime emettono radiazioni in fase fra di loro (i minimi e i massimi delle radiazioni coincidono), e sono generate da LASER, mentre le seconde emettono radiazioni sfasate e sono generate da tutte le altre sorgenti non LASER e dal Sole.
Tutte le radiazioni ottiche non generate dal Sole (radiazioni ottiche naturali) sono di origine artificiale, cioè sono generate artificialmente da apparati e non dal Sole.
Principali effetti dannosi della radiazione ottica sull’occhio e la pelle
La tipologia di effetti associati all’esposizione a ROA dipende dalla lunghezza d’onda della radiazione incidente, mentre dall’intensità dipendono sia la possibilità che questi effetti si verifichino che la loro gravità.
L’interazione della radiazione ottica con l’occhio e la cute può provocare conseguenze dannose come riportato nella Tabella:
Lunghezza d’onda (nm) | Tipo | Occhio | Pelle | |
100 - 280 | UV C |
fotocheratite
foto congiuntivite
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Eritema
(scottatura della pelle)
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Tumori cutanei
Processo accelerato di invecchiamento della pelle
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280 - 315 | UV B | |||
315 - 400 | UV A | cataratta fotochimica | Reazione di foto sensibilità | |
400 – 780 | Visibile | lesione fotochimica e termica della retina | Bruciatura della pelle | |
780 - 1400 | IR A |
cataratta
bruciatura della retina
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1400 - 3000 | IR B |
cataratta,
bruciatura della cornea
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3000 - 106 | IR C | bruciatura della cornea |
Oltre ai rischi per la salute dovuti all’esposizione diretta alle radiazioni ottiche artificiali esistono ulteriori rischi indiretti da prendere in esame quali:
- rischi di incendio e di esplosione innescati dalle sorgenti stesse e/o dal fascio di radiazione;
- effetti a breve termine o da esposizione acuta con tempi di latenza dell’ordine di ore, giorni;
- effetti a lungo termine o da esposizione cronica con tempi di latenza di mesi, anni.
- il livello, la gamma di lunghezze d'onda e la durata dell'esposizione a sorgenti artificiali di radiazioni ottiche;
- i valori limite di esposizione di cui all'articolo 215;
- qualsiasi effetto sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori appartenenti a gruppi particolarmente sensibili al rischio;
- qualsiasi eventuale effetto sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori risultante dalle interazioni sul posto di lavoro tra le radiazioni ottiche e le sostanze chimiche fotosensibilizzanti;
- qualsiasi effetto indiretto come l'accecamento temporaneo, le esplosioni o il fuoco;
- l'esistenza di attrezzature di lavoro alternative progettate per ridurre i livelli di esposizione alle radiazioni ottiche artificiali;
- la disponibilità di azioni di risanamento volte a minimizzare i livelli di esposizione alle radiazioni ottiche;
- per quanto possibile, informazioni adeguate raccolte nel corso della sorveglianza sanitaria, comprese le informazioni pubblicate;
- sorgenti multiple di esposizione alle radiazioni ottiche artificiali;
- una classificazione dei laser stabilita conformemente alla pertinente norma IEC e, in relazione a tutte le sorgenti artificiali che possono arrecare danni simili a quelli di un laser della classe 3B o 4, tutte le classificazioni analoghe;
- le informazioni fornite dai fabbricanti delle sorgenti di radiazioni ottiche e delle relative attrezzature di lavoro in conformità delle pertinenti direttive comunitarie.
ICNIRP
International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection
Descrizione | Livello | Dimensione | Downloads | |
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ICNIRP Guideline EMC 1 Hz.pdf ICNIRP 2014 |
561 kB | 156 | ||
ICNIRP Guideline Protecting Workers UV public.pdf ICNIRP 2007 |
3123 kB | 121 | ||
ICNIRP Guideline EMC.pdf ICNIRP 2010 |
253 kB | 139 | ||
ICNIRP Guideline Limits Exposure IV IR.pdf ICNIRP 2013 |
1208 kB | 139 | ||
ICNIRP Statement Protection Workers Radiation UV.pdf ICNIRP 2013 |
695 kB | 131 | ||
ICNIRP Limits Exposure laser radiation.pdf ICNIRP 2010 |
1474 kB | 134 |