Informazione tecnica HSE / 25 ° anno
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Il Metodo F.M.E.A. Failure mode and effect analysis - Analisi dei modi di guasto/errore e dei loro effetti - , può essere applicato anche alla Stima/Valutazione del Rischio Sicurezza lavoro e può risolvere delle incoerenze e semplificazioni eccessive degli algoritmi R = P x D.
Algoritmi tipici nella Stima del Rischio
Generalmente la stima e valutazione del rischio viene effettuata con algoritmi del tipo:
R = P x D
Dove:
R = Rischio (Eventualità di subire un danno connesso a circostanze più o meno prevedibili)
P = Probabilità di accadimento dell’evento
D = Danno
L’approccio P x D, pur se corretto, presenta alcuni limiti, in particolare:
- poca chiarezza nella distinzione dei punteggi che producono uno stesso rischio R (es. 1x4 e 4x1);
- non permette di distinguere se la valutazione sia riferita alle misure di prevenzione già attuate o ancora da attuare.
Esistono anche altri strumenti per la realizzazione dell’analisi dei rischi.
Un modo di valutazione dei rischi è quello di aggiungere un parametro all’approccio P x D che può risolvere tali questioni, utilizzando i metodi di affidabilità F.M.E.A. / F.M.E.C.A.
F.M.E.A. Failure mode and effect analysis - Analisi dei modi di guasto/errore e dei loro effetti
F.M.E.C.A Failure Mode, Effects, and Criticality Analysis - Analisi dei modi, degli effetti e della criticità dei guasti
Con le metodologie F.M.E.A. / F.M.E.C.A., si aggiunge, all'algoritmo R = P x D, il parametro "Efficacia":
1. Gravità
2. Probabilità
3. Efficacia
La FMEA (Failure Mode and Effect Analysis, Analisi dei modi e degli effetti dei guasti) è una metodologia utilizzata per analizzare le modalità di guasto o di difetto di un processo, prodotto o sistema.
L'acronimo deriva dalla denominazione inglese Failure mode and effects analysis.
Generalmente (ma non necessariamente) l'analisi è eseguita preventivamente e quindi si basa su considerazioni teoriche e non sperimentali, inoltre:
- È una tecnica di tipo previsionale cui è collegato il concetto di affidabilità;
- È utilizzata per identificare le vulnerabilità dei processi;
- È elaborata attraverso la partecipazione di un Gruppo di Lavoro multidisciplinare nominato ad hoc per lo studio del problema.
Es. Valori Gravità
Es. Valori Probabilità
Es. Valori Efficacia
Una volta determinati i valori dei tre parametri è possibile procedere alla valutazione dell’INDICE di PRIORITA' DEL RISCHIO:
I.P.R. = G x P x E
dove:
G = Gravità dell’evento lesivo
P = Probabilità
E = Efficacia
Il valore dell’Indice di Priorità del Rischio varierà da (es):
- un minimo di 1 (1 x 1 x 1);
- ad un valore massimo di 1000 (10 x 10 x 10).
I livelli di intervento sono così quantificati:

...segue
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Testata editoriale iscritta al n. 22/2024 del registro periodici della cancelleria del Tribunale di Perugia in data 19.11.2024