Classificazione Sismica regionale
Update 2015
L'Opcm n. 3274 del 20 marzo 2003 ha previsto una delega per gli Enti Locali, ai quali veniva conferito l’incarico di effettuare la classicazione sismica di ogni singolo Comune;
Le singole Regioni hanno quindi facoltà di introdurre o meno l’obbligo di progettazione antisismica nelle zone 4. Sicilia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Puglia hanno esteso tale obbligo anche nei territori ricompresi nelle zone 4.
Sardegna e Veneto, invece, hanno optato per l’esenzione da questo obbligo per i Comuni a trascurabile sismicità, come risulta dai provvedimenti dalle stesse emanati.
Nel dettaglio, l’attuale quadro di riferimento risulta così composto:
Abruzzo - la regione ha integralmente recepito la classificazione effettuata con l’Ordinanza del PCDM del 2003 e s. m. i.
Basilicata - con la D.G.R. n. 2000/2003 la Regione ha provveduto all’individuazione e alla classificazione delle zone sismiche del territorio, con conseguente modifica degli elenchi dei Comuni qualificati come sismici.
Calabria - con la D.G.R. n. 47 del 10 febbraio 2004 la Regione ha recepito integralmente la classificazione sismica.
Campania - la regione ha integralmente recepito la classificazione effettuata con l’Ordinanza del PCDM del 2003 e s. m. i.
Emilia Romagna - con la D.G.R. n. 1435/2003 è stata recepita la nuova classificazione sismica.
Friuli Venezia Giulia - con la D.G.R. n. 2325 dell’1 agosto 2003 si è prima provveduto ad un integrale recepimento della classificazione sismica; poi con la D. G. R. n. 2543 dell’1 ottobre 2004 si sono adottati ulteriori atti necessari per l’introduzione dei criteri generali previsti a livello statale ai fini della costruzione simica, con cui è stato approvato il primo programma regionale delle verifiche sismiche, dell’elenco degli edifici e delle opere strategiche e rilevanti di interesse regionale da sottoporre a verifica sismica e della scheda per le verifiche. Infine con la D. G. R. n. 845 del 6 maggio 2010 si è definita l’attuale classificazione delle zone sismiche e delle aree di bassa ed alta sismicità.
Lazio - con la D. G. R. n. 766/2003 si è prima recepita la classificazione dei Comuni simici che poi è stata modificata ed aggiornata dalla D. G. R. n. 387 del 22 maggio 2009 recante la “Nuova classificazione sismica del territorio della Regione Lazio”.
Liguria - due sono le norme di riferimento:
- la Legge Regionale n. 11/2013 recante "Disposizioni relative agli strumenti urbanistici compresi nelle zone dichiarate simiche";
- la D. G. R. n. 1308/2008 recante la “Nuova classificazione sismica della Regione Liguria”.
Lombardia - con la D. G. R. n. 2129/2014 la Regione ha recentemente proceduto ad un aggiornamento delle zone sismiche ricadenti nel suo territorio.
Marche - La Regione ha proceduto alla riclassificazione dei Comuni sismici del proprio territorio dapprima con la D. G. R. n. 1046/2003, modificata dalla D. G. R. n. 136/2004, da ultimo sostituita con l’Ordinanza n. 3907/2010.
Molise - con la Legge Regionale 20 maggio 2004, n. 13 è stato aggiornato l’elenco dei Comuni dichiarati sismici, i quali sono stati ricompresi a seconda del livello di sismicità nelle zone 1, 2 e 3.
Piemonte - con la D. G. R. n. 11-13058 del 19 gennaio 2010 la Regione ha dapprima eseguito una nuova classificazione dei Comuni sismici, in seguito aggiornata con la D. G. R. n. 4-3084 del 12 dicembre 2011, con la quale sono state altresì aggiornate le procedure di controllo e di gestione delle attività urbanistico-edilizie ai fini della prevenzione del rischio sismico.
Provincia Autonoma di Bolzano - con la Delibera della Giunta Provinciale n. 4047 del 6.11.2006 si è provveduto alla nuova classificazione dei Comuni simici.
Provincia Autonoma di Trento - con la Deliberazione della Giunta Provinciale n. 2919 del 27 dicembre 2012 si è intervenuti con un aggiornamento degli elenchi dei Comuni sismici rientranti nel territorio provinciale, oggi ricompresi specificamente nelle zone simiche 3, a bassa sismicità, e 4, a sismicità trascurabile.
Puglia - con la D. G. R. n. 597/2004 si è provveduto alla riclassificazione delle zone sismiche, poi con la D. G. R. n. 1214/2011, alla luce dell’introduzione dell’obbligo della progettazione antisismica per gli edifici e le opere infrastrutturali strategiche e rilevanti ai fini della protezione civile, sono stati aggiornati gli elenchi relativi.
Sardegna - Con l’Ordinanza del PCDM del 2003 la Sardegna è stata ricompresa nelle zone di tipo 4 a bassa sismicità. Per tale motivo, la Regione è intervenuta in materia con la D. G. R. n. 15/31 del 2004, con cui ha stabilito il recepimento in via transitoria, ossia fino all’aggiornamento della mappa di rischio simico regionale, della classificazione sismica dei Comuni sardi prevista dalla predetta Ordinanza, per i quali non è stato però introdotto l’obbligo della progettazione antisimica.
Sicilia - con la D.G.R. n. 408 del 19/12/2003 sono stati aggiornati gli elenchi dei Comuni sismici e sono state, inoltre, specificate le categorie di edifici e di opere infrastrutturali di interesse strategico di competenza regionale, la cui funzionalità assume rilievo fondamentale ai fini della protezione civile durante gli eventi sismici o in conseguenza di un eventuale collasso. Su quest’ultimo punto, è poi intervenuta la D. G. R. n. 1372/2005, recante “Indirizzi regionali per l’effettuazione delle verifiche tecniche di adeguatezza sismica di edifici ed infrastrutture strategiche ai fini di protezione civile o rilevanti in conseguenza di un eventuale collasso e relativo programma attuativo temporale”, che si conforma a tal proposito agli obblighi di verifica, ai criteri, alle procedure ed ai requisiti di sicurezza indicati dalla normativa vigente, ovvero:
- il D. Lgs. n. 42/2004, Codice dei beni culturali e del paesaggio;
- il Decreto del PCDM del 21 ottobre 2003;
- l’Ordinanza del PCDM n. 3274/2003 e s. m. i.;
- la Circolare Assessorato ai Beni Culturali e Ambientali e della P. I. dell’8 novembre 2002, contenente “Istruzioni generali per la redazione dei progetti di restauro nei beni architettonici di valore storico-artistico in zone sismiche”;
- le Norme Tecniche per le costruzioni in zona sismica e i relativi DD. MM. attuativi;
- il Decreto Ministeriale 14 settembre 2005: Norme tecniche per le costruzioni.
Toscana - con la D. G. R. n. 421 del 26 maggio 2014, di modifica della precedente D. G. R. n. 878 dell’8 ottobre 2012, sono stati definiti gli elenchi dei Comuni qualificati come sismici.
Umbria - con la D. G. R. n. 1111 del 18 settembre 2012 è stata approvata la nuova classificazione simica dei proprio Comuni.
Valle d’Aosta - con la D. G. R. n. 1603/2013 si è provveduto sia alla riclassificazione del territorio simico regionale che all’introduzione dell’obbligo della progettazione antisismica per gli edifici e le opere in essa specificate.
Veneto - La Regione è intervenuta in materia con diversi provvedimenti, ovvero la D. G. R. n. 67/2003, recante la “Nuova classificazione dei Comuni sismici veneti”, la D. G. R. n. 3645/2003, contenente “Disposizioni sull’edilizia in zona sismica”, nonché la D. G. R. n. 2122/2005, con cui sono stati definiti i criteri e le modalità attuative per l’esecuzione dei controlli da parte degli Uffici del Genio Civile sui progetti di opere da realizzarsi in zona sismica.