Informazione tecnica HSE / 25 ° anno
/ Documenti disponibili:
45.282
/ Documenti scaricati: 33.800.220
/ Documenti scaricati: 33.800.220

Aspetti collegati alla sicurezza
I nanomateriali sul luogo di lavoro, nei prodotti di consumo e nell'ambiente
Le nanoparticelle naturali o formate accidentalmente dall'uomo sono onnipresenti nell'ambiente umano e la loro esistenza e il comportamento sono in generale conosciuti e compresi.
Esistono tuttavia pochi dati sulle nanoparticelle fabbricate sul luogo di lavoro e nell'ambiente.
A livello tecnico, è molto difficile sorvegliare la loro presenza, in particolare considerando le loro piccole dimensioni e i bassi livelli di concentrazione, e distinguere le particelle provenienti da nanomateriali fabbricati dalle nanoparticelle naturali o prodotte in modo accidentale.
L'individuazione dei nanomateriali nelle matrici complesse, come i prodotti cosmetici, i prodotti alimentari, i rifiuti, il suolo, l'acqua o i fanghi, è ancora più difficile. È vero che esistono alcuni metodi di sorveglianza, ma essi non sono stati ancora convalidati nella maggior parte dei casi, e ciò limita la possibilità di confrontare i dati. 4.2.
Sicurezza, valutazione dei rischi e analisi rischi/vantaggi
Dal 2004, il Comitato scientifico dei rischi sanitari emergenti e recentemente identificati (CSRSERI), il Comitato scientifico della sicurezza dei consumatori (CSSC), l'Autorità europea per la sicurezza degli alimenti (EFSA) e l'Agenzia europea per i medicinali (EMA) lavorano sulla valutazione dei rischi dei nanomateriali.
Nel 2009, il CSRSERI ha concluso che "anche se i metodi di valutazione dei rischi potenziali delle sostanze e dei materiali tradizionali sull'uomo e sull'ambiente sono largamente utilizzati e sono generalmente applicabili ai nanomateriali, è tuttavia opportuno sviluppare ulteriormente alcuni aspetti specifici collegati ai nanomateriali.
Questa necessità perdurerà sino a che non si disporrà di dati scientifici sufficienti per caratterizzare gli effetti nocivi dei nanomateriali sugli esseri umani e sull'ambiente.
Comunicazione della commissione al parlamento europeo, al consiglio e al comitato economico e sociale europeo
2012
1. Gli Stati membri, le agenzie dell’Unione e gli operatori economici sono invitati ad usare la seguente definizione del termine «nanomateriale» nell’adozione e nell’applicazione della legislazione e dei programmi strategici e di ricerca relativi ai prodotti derivanti dalle nanotecnologie.
2. Con «nanomateriale» s’intende un materiale naturale, derivato o fabbricato contenente particelle allo stato libero, aggregato o agglomerato, e in cui, per almeno il 50% delle particelle nella distribuzione dimensionale numerica, una o più dimensioni esterne siano comprese fra 1 nm e 100 nm.
In casi specifici, e laddove le preoccupazioni per l’ambiente, la salute, la sicurezza e la competitività lo giustifichino, la soglia del 5 % della distribuzione dimensionale numerica può essere sostituita da una soglia compresa fra l’1% e il 50%.

Global Harmonized System of Classification and Labelling of Chemicals
ID 9962 | 11.02.2020
GHS è l'acronimo di Global Harmonized System of Classification and Labelling of Chemicals, è ...

The EIGA Acetylene Code of Practice covers the basic requirements for the safe design and maintenance of acetylene plants as well as customer installations.
It also includes r...
della Commissione del 20 aprile 2018 che non approva il PHMB (1415; 4.7) come principio attivo esistente ai fini del suo uso nei biocidi dei tipi di prodotto 1, 5 ...
Testata editoriale iscritta al n. 22/2024 del registro periodici della cancelleria del Tribunale di Perugia in data 19.11.2024