Cos'è la PAC?
La PAC è un insieme di leggi adottate dall'UE per offrire una politica unificata in materia di agricoltura nei paesi dell'UE. Creata nel 1962 dai sei paesi fondatori delle allora Comunità europee, è la più antica politica dell'UE ancora in vigore.
Il suo obiettivo è:
- fornire alimenti sicuri, a prezzi accessibili e di elevata qualità ai cittadini dell'UE
- garantire un tenore di vita equo agli agricoltori
- tutelare le risorse naturali e rispettare l'ambiente
È una politica dinamica che, attraverso riforme successive, si è adattata alle nuove sfide poste all'agricoltura europea.
Tra queste sfide figurano:
- garantire la sicurezza alimentare a tutti i cittadini europei
- affrontare le fluttuazioni del mercato globale e la volatilità dei prezzi
- mantenere aree rurali prospere in tutta l'UE
- utilizzare le risorse naturali in modo più sostenibile
- contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici
Circa un terzo del bilancio dell'UE - pari a circa 33 centesimi al giorno per ogni cittadino dell'UE - è destinato a sostenere gli agricoltori e le zone rurali attraverso la PAC.
Il settore agroalimentare è uno dei settori economici più grandi dell'UE. Attualmente nell'UE vi sono 10 milioni di agricoltori, e circa 40 milioni di posti di lavoro nei settori della trasformazione e del commercio al dettaglio dei prodotti alimentari e dei servizi di ristorazione dipendono dall'agricoltura.
L'agricoltura è soggetta ad alcune sfide uniche che possono generare incertezza e imprevedibilità nella gestione di attività nel settore. Oltre alle pressioni meteorologiche e climatiche, gli agricoltori devono anche far fronte all'instabilità permanente del mercato dovuta all'instabilità della domanda e alla volatilità dei prezzi.
Un reddito stabile per gli agricoltori è una salvaguardia contro le fluttuazioni dei prezzi e le cattive annate delle colture.
Il sostegno pubblico al settore garantisce un'offerta affidabile e abbondante di alimenti prodotti in modo sostenibile a prezzi accessibili per i cittadini dell'UE, nonché un ambiente salutare e paesaggi eccezionali, grazie al ruolo svolto dagli agricoltori nel preservare le aree naturali in cui lavorano.
Il sostegno aiuta inoltre gli agricoltori a soddisfare requisiti che garantiscono alcuni dei più elevati standard mondiali in materia di sicurezza, ambiente e salute e benessere degli animali.
Oltre a fornire sostegno agli agricoltori, dall'inizio degli anni 2000 la PAC ha anche aiutato le zone rurali europee a svilupparsi e prosperare.
Come funziona la PAC?
La PAC è suddivisa in due pilastri e si articola in tre principali settori di intervento:
- sostegno diretto (primo pilastro)
- misure di mercato (primo pilastro)
- sviluppo rurale (secondo pilastro)
Sostegno diretto (primo pilastro)
Il sostegno diretto consiste in pagamenti effettuati direttamente agli agricoltori che forniscono loro una rete di sicurezza, ossia fondi sufficienti per gestire la loro attività.
Il sostegno diretto garantisce che:
- gli agricoltori ricevano un sostegno al reddito e in cambio coltivino i propri terreni agricoli e rispettino le norme in materia di sicurezza alimentare, ambientale e di benessere degli animali
- le attività agricole siano mantenute in tutta l'UE e adattate alla situazione locale
- i produttori reagiscano ai segnali del mercato in modo da produrre i beni richiesti dai consumatori
- gli agricoltori che non soddisfano alcuni requisiti in materia di salute pubblica, animale e vegetale, ambiente e benessere degli animali ricevano un sostegno inferiore o non ricevano alcun sostegno ("condizionalità rafforzata")
Misure di mercato (primo pilastro)
Il settore agroalimentare si trova di fronte a molte sfide attuali e future, tra cui la concorrenza mondiale, le crisi economiche e finanziarie, i cambiamenti climatici nonché i costi volatili di fattori produttivi quali il combustibile e i fertilizzanti.
Nell'ambito della PAC è stata stabilita una serie di norme per controbilanciare l'elevata volatilità dei prezzi nei mercati agricoli dell'UE. Il regolamento sull'organizzazione comune dei mercati (OCM) prevede di:
- basarsi sulle norme del mercato comune per i beni e i servizi, creando strumenti politici specifici che contribuiscano a migliorare il funzionamento dei mercati agricoli
- definire parametri per intervenire sui mercati agricoli e fornire un sostegno specifico per settore
- includere norme sulla commercializzazione dei prodotti agricoli e sul funzionamento delle organizzazioni di produttori e interprofessionali
Commercio internazionale e norme sulla concorrenza
Favorendo il buon funzionamento del mercato unico l'OCM garantisce la diversità, la disponibilità e l'accessibilità economica nonché la sicurezza dei suoi prodotti agricoli.
Sviluppo rurale (secondo pilastro)
Le zone prevalentemente rurali rappresentano la metà dell'Europa e sono abitate da circa il 20% della popolazione dell'UE. La maggior parte di queste zone fa inoltre parte delle regioni meno favorite dell'UE, con un PIL pro capite notevolmente inferiore alla media europea.
Le misure dell'UE in materia di sviluppo rurale nell'ambito della PAC contribuiscono a:
- modernizzare le aziende agricole, promuovendo la diffusione delle tecnologie e dell'innovazione
- lanciare le zone rurali, ad esempio tramite investimenti nella connettività e nei servizi di base
- migliorare la competitività del settore agricolo
- tutelare l'ambiente e mitigare i cambiamenti climatici
- migliorare la vitalità delle comunità rurali
- assicurare il ricambio generazionale nel settore agricolo
Il secondo pilastro della PAC è cofinanziato dagli Stati membri, che sostengono i propri agricoltori anche con ulteriori misure finanziate grazie ai loro bilanci nazionali, come in particolare la sicurezza sociale per gli agricoltori.
La politica di sviluppo rurale rappresenta uno strumento molto importante per promuovere lo sviluppo sostenibile delle zone rurali e dell'agricoltura dell'UE, compresa l'agricoltura biologica. Le misure dell'UE sono intese ad agevolare l'ammodernamento delle aziende agricole, incoraggiando nel contempo la diversificazione delle attività nelle zone rurali.
La politica di coesione dell'UE integra per molti aspetti la politica di sviluppo rurale, in particolare nel suo sostegno ad uno sviluppo territoriale equilibrato. Essa comprende:
- il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)
- il Fondo sociale europeo (FSE)
Il Consiglio dell'UE è responsabile dell'adozione della legislazione, spesso congiuntamente al Parlamento europeo secondo la procedura legislativa ordinaria. L'esempio più recente è la riforma della PAC, approvata dal Consiglio "Agricoltura e pesca" nel 2021.
La gestione quotidiana della PAC è di competenza degli Stati membri dell'UE, sempre in stretta cooperazione con la Commissione europea. La Corte dei conti dell'UE funge da custode delle finanze dell'UE.
Il ruolo del Consiglio è anche quello di garantire che gli Stati membrisiano coinvolti in ogni fase di attuazione della PAC, in particolare alla luce del ricorso agli atti delegati. Gli atti delegati consentono alla Commissione di modificare o integrare l'atto di base, ad esempio per aggiornare i requisiti tecnici previsti dalla legislazione.
I lavori del Consiglio su tutte le questioni relative alla PAC sono preparati dal comitato speciale Agricoltura (CSA). Tale organo preparatorio è stato istituito con decisione dei rappresentanti dei governi degli Stati membri il 12 maggio 1960.