Rischio chimico: Modello RISKOFDERM
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Modello RISKOFDERM
Versione non più aggiornata dal 2004
Il modello RISKOFDERM (http://product-testing.eurofins.com) è stato sviluppato da un consorzio di 15 società di 11 paesi e aventi come coordinamamento l’ente olandese TNO (Netherlands Organisation for Applied Scientific Research).
Questo modello calcola solamente l'esposizione dermica per ambienti industriali e professionali. vengono presi in considerazione sei differenti ambienti di lavoro (DEO: Dermal Occupational Units). Il modello si presenta in forma di foglio di calcolo e rilascia una stima quantitativa del carico dermico (mg/day) nei vari DEO, inoltre da la possibilità di scegliere il valore percentile dell’esposizione.
Viene considerato il modello di riferimento per l’esposizione dermica.
Punti di forza:
- Struttura chiara e semplice da usare;
- viene preso in considerazione il differente effetto sull'esposizione nei diversi DEO attraverso l'uso di diversi algoritmi;
- vengono valutate separatamente l’esposizione di diverse parti del corpo;
- possono essere immesse nel modello varie misure di gestione del rischio;
- vengono presi in considerazione parametri come percentuale usata del prodotto e durata di esposizione;
- gli algoritmi sono basati su analisi statistiche derivate da un set di dati di esposizione misurati;
- si possono scegliere vari percentili della distribuzione dei valori dell’esposizione;
- il modello fornisce avvertenze per i valori di input che sono fuori dal range usato per la costruzione del modello;
- il modello fornisce avvertenze se i valori di esposizione risultanti sono “non ragionevoli” rispetto alle condizione settate.
Punti di debolezza:
- Gli algoritmi usati per le sostanze solide sono relativamente limitati;
- alcuni input richiesti potrebbero essere non facilmente reperibili da chi usa il modello;
- non viene preso in considerazione l’uso di alcuni strumenti di protezione personale;
- Gli algoritmi di la valutazione dell’esposizione per mani e volto non sono disponibili per tutti i DEO;
- la scelta dei valori dei percentili da utilizzare non è sempre chiara;
- le valutazioni probalistiche dei risultati non sono ancora disponibili;
- il modello non somma le singole stime dell’esposizione fatte nei vari compiti distinti per valutare il lavoro complessivo.