Informazione tecnica HSE / 25 ° anno
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Proposte e riflessioni per una politica condivisa di tutela della salute e sicurezza nel settore delle energie rinnovabili
Secondo un rapporto pubblicato nel 2015 dall’Irena sono 7,7 milioni le persone impiegate in tutto il mondo nel settore delle energie rinnovabili. Questa stima comprende sia i lavoratori direttamente impiegati lungo la filiera delle diverse tecnologie esaminate (occupazione diretta), sia l’occupazione indotta da queste attività sugli altri settori (occupazione indiretta). In particolare, l’industria del solare fotovoltaico impiega il maggior numero di persone, con 2,5 milioni di posti di lavoro, seguita dai biocombustibili liquidi con 1,8 milioni di posti di lavoro, e dall’energia eolica, che ha superato 1 milione di posti di lavoro. In Europa gli occupati nel settore delle rinnovabili, nel 2013, sono risultati pari a 1,2 milioni, in leggero calo rispetto al 2012 (-6%). Il Vecchio continente negli ultimi anni ha risentito delle difficoltà della filiera industriale del fotovoltaico (ormai dominato dalle imprese asiatiche), ma rimane comunque leader in una delle tecnologie emergenti delle rinnovabili, quella dell’eolico marino (offshore).
A livello nazionale, nel 2013 gli occupati nel settore delle energie rinnovabili sono stati circa 64.000. Il fotovoltaico è quello che genera le maggiori ricadute occupazionali, pari al 39% del totale (circa 24.900 occupati). Seconde per numero di occupazione generata sono le bioenergie; queste ultime impiegano 13.800 addetti circa, il 22% degli occupati. Seguono il settore eolico che conta circa 5.300 addetti, pari all’8% dell’occupazione complessiva e il mini idroelettrico e geotermia che contano rispettivamente 3.200 e 1.100 occupati circa, ovvero il 7% delle ricadute occupazionali complessive. Tuttavia l’espansione del mercato dei green jobs se da una parte può rappresentare un’opportunità sul piano occupazionale, dall’altra comporta la necessità, sempre più pressante, di affrontare in modo appropriato la questione della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori. L’innovatività delle tecnologie e dei materiali utilizzati e dei processi produttivi adottati nella ecoindustria, infatti, hanno determinato e possono ancora determinare l’emersione di nuovi profili di rischio per la salute e sicurezza dei lavoratori, che per essere affrontati in modo adeguato richiedono l’adozione di misure mirate.
Il lavoro condotto da Inail si è concentrato esclusivamente sul settore delle energie rinnovabili, dato che si tratta del settore industriale più importante della green economy relativamente al profilo occupazionale e alle prospettive di sviluppo, nonché sul suo legame con l’innovazione tecnologica e sulle conseguenti implicazioni sul piano dei rischi nuovi ed emergenti per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Per ciascuna delle fonti di energia rinnovabile (eolico, solare termico, solare fotovoltaico, biomasse, geotermico ed idroelettrico) sono state analizzate le diverse fasi del ciclo produttivo, ovvero: le attività di ricerca e sviluppo, produzione, installazione, manutenzione e smaltimento delle tecnologie.
INAIL 2017
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