Circolare n. 28 del 30 Agosto 2016

Circolare n. 28 del 30 Agosto 2016 / Indirizzi operativi redazione specifiche procedure scalata lavoratori
ID 4089 | 29.05.2017
Oggetto: Indirizzi operativi per la redazione di specifiche procedure per...
ID 25177 | 22.12.2025 / In allegato
Comunicazione della Commissione relativa al sostegno all'attuazione della direttiva 2009/148/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un'esposizione all'amianto durante il lavoro, modificata dalla direttiva 2023/2668
C/2025/4000
GU C/2025/6743 del 22.12.2025
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1. Introduzione
Il quadro strategico dell'UE in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro 2021-2027 («quadro strategico dell'UE in materia di SSL») mira a trasformare in azioni concrete il principio 10 del pilastro europeo dei diritti sociali, che riguarda il diritto dei lavoratori a un elevato livello di tutela della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro. Una delle priorità del quadro strategico dell'UE in materia di SSL è affrontare l'esposizione all'amianto legata all'attività lavorativa al fine di contribuire al suo obiettivo fondamentale di prevenire i decessi correlati al lavoro e le malattie professionali.
La lotta contro il cancro è una priorità dell'Unione. La Commissione si è impegnata a ridurre efficacemente l'esposizione alle sostanze cancerogene, tra cui l'amianto, contribuendo così in modo significativo alla prevenzione del cancro, in linea con gli obiettivi del piano europeo di lotta contro il cancro.
L'amianto è una sostanza pericolosa e cancerogena che continua a incidere sulla salute di molti lavoratori in vari settori, dove i rischi di esposizione rimangono elevati. Tra questi figurano l'edilizia, l'attività estrattiva, l'ingegneria civile, la gestione dei rifiuti o la manutenzione di navi, treni, aeromobili, veicoli e macchinari, nonché i servizi di emergenza come la lotta antincendio. Si stima che tra 4,1 e 7,3 milioni di lavoratori nell'Unione siano ancora esposti all'amianto.
È noto che l'esposizione professionale all'amianto ha gravi conseguenze sulla salute. Se inalate, le fibre di amianto presenti nell'aria possono provocare gravi malattie come il mesotelioma e il cancro del polmone. I primi segni della malattia si manifestano in media 30 anni dopo l'esposizione, causando in ultima analisi decessi legati al lavoro. L'esposizione all'amianto è una delle principali cause di tumori professionali nell'Unione, rappresentando ben il 78 % dei tumori professionali e l'88 % dei casi di cancro del polmone di natura professionale riconosciuti negli Stati membri come connessi a questa esposizione.
L'amianto è stato ampiamente utilizzato per decenni in tutta Europa in un'ampia gamma di applicazioni, in particolare nell'edilizia, creando un retaggio che continua a rappresentare una minaccia per la salute pubblica e a ostacolare gli sforzi volti a garantire un ambiente di lavoro sicuro e sano per i lavoratori esposti. Una maggiore protezione dei lavoratori dall'esposizione all'amianto è particolarmente importante nel contesto del Green Deal europeo, in quanto le ristrutturazioni a fini di efficienza energetica sono essenziali per conseguire i suoi obiettivi. La strategia per un'ondata di ristrutturazioni si prefigge di raggiungere l'obiettivo del raddoppio del tasso annuo di ristrutturazioni energetiche entro il 2030. Tuttavia, poiché molti edifici con scarse prestazioni energetiche contengono amianto, accelerare il tasso di ristrutturazione potrebbe aumentare in modo significativo il numero di persone esposte a rischi sanitari legati all'amianto, data la possibilità che questa sostanza presente negli edifici sia rilasciata durante i lavori di ristrutturazione. Si prevede che il numero di lavoratori esposti all'amianto aumenterà del 4 % ogni anno fino al 2030. Ulteriori misure per gestire i rischi legati all'esposizione sono cruciali per proteggere i lavoratori dalle malattie, promuovere il loro benessere e contribuire a rafforzare l'Unione europea della salute.
Negli ultimi 40 anni l'Unione ha adottato varie misure significative volte, in un primo momento, a limitare e, in ultima analisi, a vietare l'uso dell'amianto. Tra il 1983 e il 1985 ha limitato l'uso di sei varietà di fibre di amianto. Nel 1991 ha vietato l'immissione sul mercato e l'uso di cinque di esse come pure l'uso dell'amianto crisotilo in vari prodotti, alcuni dei quali erano ampiamente usati nel settore edilizio. La direttiva 1999/77/CE della Commissione ha vietato l'uso e l'immissione sul mercato di tutte e sei le varietà di fibre di amianto a partire dal 2005. Tale direttiva è stata abrogata dal regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 2006, in base al quale l'amianto aggiunto intenzionalmente continua a essere vietato. La voce 6 dell'allegato XVII stabilisce che la fabbricazione, l'immissione sul mercato e l'uso di fibre di amianto nonché di miscele e articoli (contenenti tali fibre intenzionalmente aggiunte) sono vietati nell'Unione. Per quanto riguarda la protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un'esposizione all'amianto durante il lavoro, questa è garantita dalla direttiva 2009/148/CE del Parlamento europeo e del Consiglio che ha codificato e abrogato la direttiva 83/477/CEE del Consiglio, la direttiva 91/382/CEE del Consiglio e la direttiva 2003/18/CE del Parlamento europeo e del Consiglio.
Oggi l'Unione è ancora fortemente impegnata a sostenere gli Stati membri nella creazione e nella promozione di posti di lavoro di qualità, migliorando nel contempo condizioni di lavoro eque per proteggere la sicurezza e la salute dei lavoratori. La modifica del 2023 della direttiva 2009/148/CE pone al centro questo obiettivo. Quest'ultima modifica della direttiva 2009/148/CE del Parlamento europeo e del Consiglio mediante la direttiva 2023/2668 del Parlamento europeo e del Consiglio, che ha rivisto il valore limite di esposizione professionale per l'amianto (da 0,1 a 0,01 fibre per centimetro cubo), contribuisce a conseguire un livello più elevato di protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori, in particolare nei confronti di questa sostanza altamente cancerogena. Gli orientamenti a corredo della presente comunicazione sono presentati quale seguito della comunicazione della Commissione su un futuro senza amianto e della modifica della direttiva 2009/148/CE.
A tale riguardo, il considerando 29 della direttiva (UE) 2023/2668 che modifica la direttiva 2009/148/CE sottolinea l'importanza di elaborare e pubblicare orientamenti per agevolare l'attuazione della direttiva 2009/148/CE entro due anni dalla data della sua entrata in vigore.
Gli orientamenti consentiranno in ultima analisi all'Unione di rispondere in modo più efficiente alla necessità di proteggere meglio i lavoratori dall'esposizione all'amianto fornendo esempi di come tale sostanza pericolosa debba essere gestita nella pratica. Contribuiranno inoltre agli obiettivi della bussola per la competitività dell'UE, che prevede, in particolare, di accelerare e migliorare il processo decisionale, semplificando l'assetto normativo dell'Unione. Contribuiscono inoltre agli obiettivi stabiliti nella comunicazione della Commissione sull'attuazione e la semplificazione, in quanto miglioreranno l'attuazione della direttiva 2009/148/CE rendendo le norme ivi previste più chiare, più facili da comprendere e più rapide da attuare da parte dei portatori di interessi.
2. Obiettivi
Gli orientamenti a livello dell'Unione sulla manipolazione dell'amianto sono intesi ad agevolare il rispetto delle norme da parte delle imprese e a sostenere gli sforzi di applicazione degli Stati membri, con l'obiettivo generale di proteggere i lavoratori. Gli Stati membri, i datori di lavoro (soprattutto le piccole e medie imprese, che rappresentano il 99 % di tutte le imprese che lavorano con l'amianto), le parti sociali e i lavoratori trarranno beneficio da questo sostegno aggiuntivo per garantire l'ottemperanza alla normativa.
Gli orientamenti hanno lo scopo di:
- aiutare i portatori di interessi a gestire i rischi per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro correlati all'amianto, tenendo conto dei recenti sviluppi giuridici, scientifici e tecnologici, compresa la modifica del 2023 della direttiva 2009/148/CE;
- sensibilizzare i datori di lavoro e i lavoratori in merito ai rischi insiti nella manipolazione di materiali contenenti amianto;
- incoraggiare una maggiore adozione di buone pratiche in tutti gli Stati membri fornendo una panoramica delle strategie di gestione dell'amianto sul luogo di lavoro;
- ridurre le disparità nell'accesso agli orientamenti fornendo ulteriori informazioni sulle buone pratiche ai portatori di interessi in tutta l'Unione, compresi quelli negli Stati membri in cui sono disponibili meno orientamenti.
Gli orientamenti forniscono una panoramica delle buone pratiche nella gestione dell'amianto sul luogo di lavoro, delineando modalità concrete per ridurre l'esposizione dei lavoratori. Le buone pratiche illustrate negli orientamenti sono presentate a titolo di esempio e non dovrebbero essere considerate l'unico strumento di attuazione della legislazione dell'Unione in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Gli orientamenti sono concepiti per tutti i tipi di organizzazioni, sia pubbliche che private, di qualsiasi dimensione e si applicano a un'ampia gamma di settori.
Tutti i portatori di interessi, compresi i sindacati, le organizzazioni dei datori di lavoro, le imprese, le autorità nazionali e gli esperti in materia di salute e sicurezza sul lavoro, sono incoraggiati a utilizzare e diffondere gli orientamenti il più possibile.
3. Struttura
Gli orientamenti sono strutturati in moduli che consentono ai lettori di concentrarsi su temi di interesse specifico. Gli orientamenti sono suddivisi in due parti:
- le prime 12 sezioni riguardano temi generali e si applicano a tutte le situazioni di esposizione, fornendo informazioni sulla gestione dell'amianto in generale;
- le ultime cinque sezioni riguardano situazioni specifiche di esposizione all'amianto e offrono orientamenti specifici per settore su come l'amianto può essere manipolato in modo sicuro, con riferimenti alle sezioni generali, se del caso.
4. Ampia consultazione dei portatori di interessi
Gli orientamenti sono stati elaborati con l'ampio coinvolgimento dei portatori di interessi, tra cui i sindacati, le organizzazioni dei datori di lavoro, le imprese, le autorità nazionali e gli esperti in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Tale elaborazione ha previsto:
- l'individuazione di 187 documenti di orientamento esistenti a livello degli Stati membri, dell'Unione e internazionale, di cui 91 sono stati valutati come potenzialmente pertinenti ed esaminati in dettaglio;
- l'organizzazione di 10 seminari online con oltre 850 partecipanti, ciascuno incentrato su diversi settori contemplati dagli orientamenti;
- la pubblicazione di un invito a presentare osservazioni sul primo progetto di orientamenti, cui ha fatto seguito il riscontro di oltre 130 portatori di interessi provenienti da un'ampia gamma di settori, generando oltre 500 risposte;
- l'avvio di numerose discussioni con i portatori di interessi per sviluppare studi di casi di buone pratiche;
- l'organizzazione di 20 discussioni pilota, tra cui nove visite in loco, con i portatori di interessi coinvolti in una vasta gamma di situazioni e attività di esposizione all'amianto.
Grazie all'ampia consultazione, gli orientamenti si basano sulle conoscenze più recenti, sono pratici e realistici e rispondono alle aspettative e alle esigenze degli utenti.
Il processo di elaborazione degli orientamenti è stato seguito da vicino dai rappresentanti dei governi nazionali, delle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori che fanno parte del gruppo di lavoro sulle sostanze chimiche del comitato consultivo tripartito per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro, nonché dai servizi competenti della Commissione.
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