Slide background




Prevenzione esplosioni da polvere attività molitorie

ID 12039 | | Visite: 4385 | Documenti Sicurezza EntiPermalink: https://www.certifico.com/id/12039

Prevenzione esplosioni da polvere attivit  molitorie ARPA RP 2015

La prevenzione delle esplosioni da polvere nelle attività molitorie

ARPA Regione Piemonte 2015

Il Documento, in relazione al gravissimo evento incidentale occorso nel 2007 al Molino Cordero di Fossano, illustra la prevenzione delle atmosfere esplosive per la presenza di polveri e delle possibili sorgenti di innesco, in particolare nelle attività molitorie.

Il documento è strutturato in due parti: la prima, a carattere generale, fornisce la metodologia da seguire per effettuare la valutazione del rischio, illustrando le sorgenti di emissione, la classificazione delle aree con pericolo di esplosione, le principali sorgenti di innesco e le misure tecniche e gestionali per la prevenzione e la protezione contro le esplosioni.
_______

Pericolosità delle polveri

Qualsiasi materiale solido combustibile, finemente suddiviso e disperso in aria sotto forma di polvere, può provocare, se innescato, un’esplosione; questa caratteristica di potenziale esplodibilità è riscontrabile sia in sostanze classificate pericolose dalla normativa (polvere di alluminio e altri metalli, preparati farmaceutici, ecc.) sia in altre non pericolose (farina, granaglie, latte in polvere, zucchero, polvere di legno, ecc.).

A differenza dei gas e dei vapori, tale proprietà delle polveri non dipende solo dalle caratteristiche chimico-fisiche, ma anche da altre condizioni al contorno, ad esempio granulometria, umidità e grado della dispersione in aria.

In analogia al triangolo del fuoco, che rappresenta le condizioni di infiammabilità (e conseguentemente di esplosività) per i combustibili liquidi e gassosi, nel caso delle polveri ci si riferisce al cosiddetto "pentagono dell'esplosione" (figura 1), che rappresenta le cinque condizioni necessarie per creare le condizioni di esplosività alle polveri.

Pentagono esplosioni

Fig. 1 - Il pentagono delle esplosioni da polveri 

I principali parametri che caratterizzano le esplosioni da polveri sono:
− la minima energia di ignizione (MIE),
− la minima temperatura di accensione della nube (MIT) e dello strato (LIT),
− il limite inferiore di infiammabilità (LEL): la concentrazione del materiale combustibile, al di sopra della quale la miscela con l'aria può innescarsi,
− la massima pressione di esplosione (Pmax),
− l’incremento massimo e medio di pressione (dP/dT)max e (dP/dT)medio.

Tali proprietà non sono costanti per una determinata polvere, ma variano, ad esempio, in funzione della granulometria, che influenza la superficie di contatto complessivamente disponibile per l’ossidazione e il trasferimento di calore. In particolare, al diminuire della granulometria media di una polvere aumenta il pericolo di esplosione, in quanto aumenta la sua disperdibilità in aria, diminuisce l’energia minima di innesco e si abbassa la concentrazione corrispondente al limite inferiore di esplodibilità. Al decrescere del diametro delle particelle si assiste, inoltre, ad un
aumento della pressione massima di esplosione e della velocità di incremento della pressione e degli effetti dannosi conseguenti. Si riportano in tabella 1 le proprietà di alcune polveri organiche e metalliche.

L’effetto esplosivo delle polveri è determinato da un rapido rilascio di calore, accompagnato da un improvviso aumento della pressione conseguente alla repentina espansione dei gas caldi. Il fenomeno è di tipo deflagrante, con velocità del fronte di fiamma dell’ordine dei metri/secondo.

Polveri   propriet  polveri

Tabella 1 – Proprietà di alcune polveri

Gli effetti provocati dall’esplosione di polveri variano principalmente in funzione della granulometria della sostanza coinvolta e della percentuale di ossigeno presente nella miscela, oltre che di altri parametri, come ad esempio le condizioni atmosferiche, la presenza di ostruzioni o confinamenti lungo il percorso di propagazione, la velocità di rilascio, la direzione in cui l’esplosione avviene e il peso specifico rispetto a quello dell’aria.

Tali effetti consistono spesso nella distruzione dei condotti di ventilazione e dei locali in cui l’esplosione si verifica. Un altro fenomeno specifico delle esplosioni di polveri è l’onda barica in propagazione, causata da una piccola esplosione primaria che può mettere in sospensione strati di polvere depositata nelle vicinanze che, dispersa in aria, è innescata dallo stesso fronte di fiamma generando un’esplosione secondaria di violenza anche maggiore.
...
segue in allegato

Collegati

Descrizione Livello Dimensione Downloads
Allegato riservato Prevenzione esplosioni da polvere attività molitorie ARPA RP 2015.pdf
ARPA RP 2015
2309 kB 254

Tags: Sicurezza lavoro Rischio atmosfere esplosive Abbonati Sicurezza

Articoli correlati

Ultimi archiviati Sicurezza

Nov 20, 2024 53

Decreto n. 1654 del 21 ottobre 2024

Decreto n. 1654 del 21 ottobre 2024 ID 22971 | 20.11.2024 Decreto n. 1654 del 21 ottobre 2024 del Comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera, relativo alle «Modifiche alla composizione del corpo istruttori per i corsi di addestramento per il personale marittimo»… Leggi tutto
Nov 20, 2024 55

Decreto n. 1652 del 21 ottobre 2024

Decreto n. 1652 del 21 ottobre 2024 ID 22970 | 20.11.2024 Decreto n. 1652 del 21 ottobre 2024 Modifiche ai decreti 1° aprile 2016, recanti l'istituzione dei corsi di addestramento avanzato per le operazioni del carico delle navi cisterna adibite al trasporto di prodotti petroliferi, chimici e gas… Leggi tutto
DM n  170 del 20 novembre 2024   Implementazione del Portale nazionale del sommerso
Nov 20, 2024 116

Decreto Ministeriale n. 170 del 20 novembre 2024

DM n. 170 del 20 novembre 2024 / Implementazione del Portale nazionale del sommerso ID 22968 | 20.11.2024 Decreto Ministeriale n. 170 del 20 novembre 2024 - Implementazione del Portale nazionale del sommerso ... Articolo 1 (Implementazione del Portale nazionale del sommerso) 1. Al fine di… Leggi tutto
Ruolo del RSL e UNI EN ISO 4001
Nov 19, 2024 179

Il ruolo degli RLS nei SGSSL UNI EN ISO 45001

Il ruolo degli RLS nei Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro alla luce della UNI EN ISO 45001:2018 ID 22959 | 19.11.2024 / In allegato Una cultura di impresa che guardi alla salute e sicurezza non soltanto come adempimento normativo, ma anche come parte integrante dei processi… Leggi tutto
Infor MO   Integrazione dei sistemi Infor Mo e Pre Vi
Nov 18, 2024 108

Infor.MO - Integrazione dei sistemi Infor.Mo e Pre.Vi.S

Infor.MO - Integrazione dei sistemi Infor.Mo e Pre.Vi.S ID 22956 | 18.11.2024 / In allegato L’integrazione dei sistemi Infor.Mo e Pre.Vi.S per il monitoraggio dei fattori di rischio (Scheda n. 25/2024) La scheda illustra l’integrazione tra i sistemi Infor.Mo e Pre.Vi.S che permette di avere a… Leggi tutto
Infor MO   organizzazione degli spazi e viabilit
Nov 18, 2024 120

Infor.MO - organizzazione degli spazi e viabilità

Infor.MO - organizzazione degli spazi e viabilità / INAIL n. 24/2024 ID 22955 | 18.11.2024 / In allegato Infor.MO, Rischio infortunistico negli ambienti lavorativi: organizzazione degli spazi e viabilità (Scheda n. 24/2024) La scheda presenta un approfondimento sulle dinamiche infortunistiche… Leggi tutto

Più letti Sicurezza