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Documento di programmazione della vigilanza per il 2022

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Documento di programmazione della vigilanza per il 2022

Documento di programmazione della vigilanza per il 2022

ID 16317 | 05.04.2022 / In allegato Nota INL 4 aprile 2022

Nota INL 4 aprile 2022

Gli obiettivi e le priorità della programmazione dell’attività di vigilanza di competenza dell’INL, quale Agenzia unica per le ispezioni sul lavoro, anche nel 2022 risultano strettamente funzionali e direttamente connesse all’evolversi della situazione socio-economica di riferimento, caratterizzata dalla delicata fase di ripresa del mercato del lavoro dalla crisi connessa allo stato emergenziale da Covid-19.

In tale contesto il personale ispettivo dell’Agenzia continuerà ad assicurare lo svolgimento degli accertamenti in ambito lavoristico, previdenziale e assicurativo e, alla luce delle novità introdotte dal decreto-legge n. 146/2021, garantirà il necessario presidio a tutela della salute e sicurezza del lavoro in tutte le aziende, intese ai sensi degli artt. 2, comma 1, lett. c) e 3 d. lgs. n. 81/2008, nella convinta adesione all’approccio “Vision Zero” delineato nel Quadro Strategico UE 2021-2027 della Commissione europea e mirato a migliorare la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali nonché a ridurre il numero dei decessi correlati al lavoro.

Non soltanto viene confermata ma diventa strategica, per le evidenti ricadute complessive sul piano della legalità del lavoro, la programmazione dell’azione di vigilanza per il contrasto al lavoro sommerso - anche in attuazione delle specifiche previsioni del PNRR - e per combattere gli abusi connessi alla sempre maggior diffusione delle nuove tipologie lavorative tipiche della gig economy, l’illecito utilizzo degli ammortizzatori sociali, il ricorso ad esternalizzazioni fittizie e distacchi transnazionali non genuini - in stretta collaborazione con le autorità di controllo degli altri Stati membri dell’UE e con il supporto dell’ELA - e tutte le altre significative violazioni di natura sostanziale lesive dei diritti primari dei lavoratori. L’obiettivo prioritario resta naturalmente quello di realizzare una sollecita e adeguata tutela dei diritti del lavoro e dei lavoratori interessati dalle fattispecie illecite, attraverso l’esercizio di tutti i poteri attribuiti al personale ispettivo, con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili sotto il profilo economico-sociale, quali lavoratrici madri, minori e migranti; per tali ultimi lavoratori, in particolare, per tutta la durata dei relativi progetti, proseguirà l’esperienza manifestatasi foriera di risultati positivi, della pianificazione degli interventi delle task force ispettive caratterizzate dalla presenza di qualificati mediatori dell’OIM.

L’esperienza maturata nel corso del precedente anno si è rivelata di estrema efficacia per creare un clima di fattiva collaborazione tra gli organi di controllo, le organizzazioni del terzo settore ed i cittadini di Paesi terzi vittime di sfruttamento lavorativo nonché per l’analisi criminologica e sociologica delle cause dello sfruttamento.

L’attività sopra richiamata sarà realizzata anche grazie al supporto operativo fornito dai militari del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro e delle sue articolazioni territoriali e alla collaborazione, nell’ottica dell’intervento multi-agenzia, con tutte le autorità e organizzazioni attive a presidio e tutela dei diritti dei lavoratori, della legalità e del corretto funzionamento del mercato del lavoro. 

Permane inoltre l’impegno dell’INL e di tutte le sue articolazioni alla realizzazione di incontri sul territorio nazionale nell’esercizio della funzione di prevenzione e promozione affidata al personale ispettivo dall’art. 8 del D.Lgs. n. 124/2004, al fine di sensibilizzare cittadini, imprenditori, forze sociali, associazioni sulla legalità del lavoro attraverso iniziative rivolte ai principali attori del mercato del lavoro.

L’Agenzia sarà inoltre impegnata a proseguire nella realizzazione di iniziative di formazione specifica, mirata a sviluppare la professionalità e l’aggiornamento dell’organico ispettivo alla luce della continua evoluzione normativa in materia lavoristica, di assicurazioni sociali obbligatorie e di salute e sicurezza del lavoro, anche in considerazione delle recenti e prossime nuove assunzioni di personale.

Lo svolgimento delle azioni in questione dovrà essere, altresì, accompagnata da un’attività di puntuale comunicazione esterna volta ad assicurare, previa verifica a livello centrale del rispetto dei diritti dei soggetti coinvolti e in particolare della presunzione di innocenza, un’adeguata divulgazione dei risultati di ogni efficace intervento dell’Agenzia ritenuto rilevante per l’opinione pubblica.

Si fa presente, infine, che anche nel corso del 2022 il presente documento potrà essere soggetto ad integrazioni ed adattamenti in base all’evoluzione della situazione sanitaria e all’andamento della curva degli incidenti sul lavoro.

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Documento di programmazione della vigilanza per il 2022

Situazione del mondo del lavoro e azione dell’INL a livello nazionale e internazionale

L’attuale contesto socio-economico, ancora gravato dalle conseguenze sociali della pandemia, mostra una ripresa delle attività nei diversi settori produttivi con effetti migliorativi sulla situazione occupazionale e conseguente incremento delle ore lavorate in diversi ambiti economici.

La ripresa economica, purtroppo, ha fatto registrare una recrudescenza degli eventi infortunistici che impone la necessità di garantire il “lavoro in sicurezza” ed un’azione dell’INL rivolta alla tutela sostanziale dei diritti dei lavoratori e, in particolare, al contrasto dello sfruttamento lavorativo e del lavoro sommerso e insicuro.

Allo stesso tempo l’INL continuerà ad essere fortemente impegnato ad incrementare l’azione di prevenzione delle forme più diffuse di irregolarità, attivando momenti di confronto, dialogo e approfondimento con tutti gli operatori del mondo del lavoro, nel sistematico esercizio dell’attività di prevenzione e promozione prevista dall’art. 8 del d. lgs. n. 124/2004.

Parimenti, si rafforzeranno e si renderanno strutturali il dialogo e la collaborazione con altri soggetti istituzionali e parti sociali, sia al fine rafforzare il modello di vigilanza multi-agenzia, rilevatosi particolarmente efficace nel contrasto alle forme di irregolarità più allarmanti, sia per dare un più efficace e concreto supporto agli operatori del mercato del lavoro.

La crescente diffusione di fenomeni di irregolarità transnazionali impone all’INL una partecipazione attiva alle campagne europee e internazionali in materia ispettiva. In tale ottica, l’INL proseguirà il percorso avviato inteso a rafforzare la cooperazione con le autorità degli Stati membri e con i relativi stakeholders, anche attraverso la stipula e l’attuazione di accordi bilaterali intesi a facilitare la condivisione di informazioni e di modalità operative indispensabili per assicurare il contrasto ad operazioni di fraudolenta elusione della normativa euro-unitaria posta a tutela dei lavoratori in distacco e a salvaguardia dei sistemi di sicurezza sociale. In tale contesto, risulterà strategico consolidare il confronto e la collaborazione con l’Autorità Europea del Lavoro (ELA) sia aderendo alle iniziative dalla stessa promosse sia sollecitandone l’intervento. Gli Ispettorati territoriali del lavoro, quali sensori privilegiati della complessità dei fenomeni osservati a livello locale, rivestono, quindi, un ruolo strategico nell’individuazione di ambiti in cui la progettualità ispettiva sperimentata dall’Agenzia europea, attraverso il coinvolgimento di tutti gli Stati membri interessati, risulti necessaria per assicurare il contrasto efficace di illeciti di rilevanza transnazionale.

Prevenzione e promozione della sicurezza e della legalità

La funzione di tutela dell’INL si esplicherà anche attraverso le competenze regolatorie, autorizzatorie e conciliative che gli sono riconosciute, nonché tramite la richiamata attività di informazione, prevenzione e promozione della legalità (già prevista dal citato articolo 8 del d.lgs. n. 124/2004) la quale deve essere opportunamente valorizzata a livello territoriale nell’intento di perseguire il necessario obiettivo di diffondere la legalità del lavoro anche attraverso la condivisione di buone prassi del mondo imprenditoriale specie sul piano della salute e sicurezza.

In un contesto produttivo, fortemente segnato dalla pandemia e che nell’attuale fase di “ripartenza” necessita della prossimità dei soggetti istituzionali, le attività in questione possono essere l’occasione per implementare il dialogo con le associazioni di categoria, i sindacati e tutti i professionisti del settore. In tale prospettiva, la programmazione delle suddette iniziative potrà avvenire congiuntamente alle Direzioni di INPS e INAIL al fine di consentire l’approfondimento delle procedure amministrative, previdenziali e assicurative, seguite dagli Enti.

Richieste di intervento, conciliazioni monocratiche e tutela dei lavoratori

L’INL continuerà ad assicurare rilevanza prioritaria alle istanze provenienti da soggetti qualificati e caratterizzate dalla necessità di una tempestiva trattazione, anche in ragione della esaustività delle denunce e della rilevanza dei fatti riportati.

Al fine di assicurare tutela ai lavoratori migranti, notoriamente più fragili, l’INL ha rafforzato il servizio di ricezione delle richieste di intervento rendendo disponibile sul proprio sito istituzionale il modello di denuncia tradotto in diverse lingue (arabo, bengalese, cinese, francese, inglese, punjabi, romeno e urdu), in modo da agevolarne la comprensione e la corretta compilazione, realizzando, allo stesso tempo, lo scopo di orientare al meglio l’azione di vigilanza.

Sotto il profilo della tutela sostanziale dei lavoratori si confermano le indicazioni fornite nel precedente anno ed in particolare:

- rafforzamento dello “sportello all’utenza” i cui servizi andranno assicurati sia in presenza che online;
- ricorso in via prioritaria, per la definizione delle richieste di intervento, alla conciliazione monocratica preventiva (ex art. 11, comma 1, d.lgs. n. 124/2004) che, potrà essere effettuata anche attraverso strumenti di comunicazione da remoto;
- trattazione “d’ufficio” delle richieste di intervento (ove l’accertamento risulti definibile senza accesso ispettivo);
- valorizzazione della diffida accertativa e della disposizione, quali strumenti per una rapida ed efficace tutela dei diritti dei lavoratori.

Tutela dei lavoratori vulnerabili

L’azione di vigilanza, fortemente orientata in senso qualitativo e selettivo, sarà volta al contrasto dei fenomeni di irregolarità che pregiudicano i diritti fondamentali dei lavoratori maggiormente vulnerabili.

Tale azione ispettiva, oltre a riguardare i lavoratori provenienti da Paesi terzi, a tutela dei quali proseguiranno gli interventi attraverso apposite task force multi-agenzia, avrà altresì ad oggetto la verifica delle corrette modalità di occupazione dei minori a garanzia della loro integrità e salute psico-fisica, il controllo dell’osservanza degli adempimenti richiesti dalla legge n. 68/1999, con particolare riguardo alla copertura dell’aliquota obbligatoria di personale appartenente alle categorie protette, la verifica delle forme di lavoro precarie, nonché l’accertamento di eventuali fenomeni discriminatori di genere e dell’effettività della tutela delle lavoratrici madri e dei lavoratori padri. A tale ultimo fine, si conferma l’importanza del rapporto di collaborazione con la Rete delle Consigliere e dei Consiglieri di parità, quali figure istituzionali in grado di rilevare le problematiche emergenti a livello locale in materia di pari opportunità, secondo quanto concordato nel protocollo d’intesa rinnovato in data 6 giugno 2018 tra l’INL e l’Ufficio della Consigliera nazionale di parità e alla luce delle disposizioni della legge 15 gennaio 2021, n. 4 e delle recenti modifiche normative apportate al Codice delle pari opportunità dalla legge 5 novembre 2021, n. 162, entrata in vigore il 3 dicembre 2021.

Orientamento della vigilanza d’iniziativa e tutela sostanziale dei lavoratori.

L’espansione degli ambiti di competenza dell’azione di vigilanza dell’INL dovrà comportare la programmazione di interventi che assicurino piena tutela dei diritti dei lavoratori.

La programmazione degli accessi ispettivi deve essere improntata ad una valutazione attenta degli indici di rischio disponibili, soprattutto nelle more dell’incremento degli organici, anche sulla base di un assiduo confronto con tutti i soggetti che a livello territoriale concorrono al corretto funzionamento del mercato del lavoro. Il personale dell’Agenzia, ed in primis il personale dirigenziale, è infatti chiamato non solo al prioritario compito di rafforzare il rapporto di fiducia con i lavoratori, ma anche a quello di mantenere costante il dialogo e la cooperazione con le organizzazioni sindacali e datoriali e di incrementare le sinergie con i soggetti istituzionali e con gli altri organi di controllo in linea con l’approccio multi-agenzia la cui ulteriore valorizzazione è obiettivo primario da perseguire nell’anno 2022.

Anche per il 2022 si conferma, quale obiettivo prioritario della vigilanza d’iniziativa, il contrasto agli illeciti sostanziali di maggior disvalore sociale ed economico, nei confronti di aziende aventi diversa consistenza numerica di personale dipendente, al fine di tutelare la più vasta platea di lavoratori possibile.

La selezione degli obiettivi, a livello locale, dovrà essere affinata attraverso una sempre più approfondita analisi di contesto del mercato del lavoro a livello provinciale e regionale, anche con il supporto del patrimonio informativo acquisito attraverso l’attività dei servizi rivolti all’utenza da parte degli Ispettorati del lavoro e l’attenta valutazione delle denunce presentate.

Per quanto concerne l’individuazione dei settori prioritari di intervento, in continuità con il precedente anno, le verifiche saranno rivolte prevalentemente ai settori: dell’agricoltura, dell’edilizia, della logistica e trasporto, del commercio, dei servizi alle imprese e delle attività connesse e del manifatturiero.

Per i rimanenti settori, le priorità di intervento andranno definite sulla base delle predette analisi svolte a livello territoriale.

Salute e sicurezza del lavoro

Alla luce dell’ampliamento delle funzioni attribuite al personale ispettivo dell’INL, le verifiche in materia di prevenzione e sicurezza del lavoro dovranno essere gradualmente assicurate, anche in ragione del progressivo incremento delle dotazioni organiche, nella totalità dei controlli di iniziativa nei settori a maggior rischio di infortunio.

È necessario attivare ogni utile cooperazione e raccordo con le ASL anche al fine di assicurare uniformità di intervento ed evitare possibili duplicazioni di iniziative. Dovrà inoltre essere assicurato il supporto del personale militare del NIL.

L’obiettivo primario per l’anno 2022 sarà, quindi, quello di innalzare il livello di presidio della salute e sicurezza dei lavoratori concentrando l’azione ispettiva nella verifica dei comportamenti a rischio, in modo tale da tendere alla realizzazione della “Vision Zero” quale prospettiva indicata dalla Commissione europea nell’approccio al tema dei morti sul lavoro.

In tale ottica, la strategia da porre in atto non può basarsi esclusivamente sul doveroso incremento degli accertamenti ispettivi anche mediante ogni forma di implementazione della collaborazione con altri organi di controllo, ma sarà necessario farsi promotori della cultura della sicurezza ancora una volta nel dialogo con le Parti sociali, gli organismi bilaterali, i professionisti, i datori di lavoro e gli stessi lavoratori. La prevenzione dei comportamenti a rischio deve essere perseguita attraverso ogni utile iniziativa da realizzare in collaborazione con le ASL, l’INAIL, le Università, il mondo professionale, nell’intento di favorire scelte di organizzazione aziendale improntate all’adozione di efficaci strategie, adeguate attrezzature e misure prevenzionistiche nei luoghi di lavoro quali strumenti idonei a ridurre significativamente l'incidenza di eventi infortunistici e malattie professionali.

Allo stesso tempo deve proseguire l’impegno di divulgazione della cultura della sicurezza anche presso gli Istituti scolastici con iniziative rivolte agli alunni quali future generazioni di lavoratori e datori di lavoro.

Sommerso e caporalato

Al fine di “rafforzare la lotta al lavoro sommerso e al caporalato nei diversi settori dell’economia”, obiettivo fissato nel PNRR dal Governo e mirato a sviluppare l’approccio multiagenzia già utilizzato nel settore agricolo con il “Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato (2020-2022)”, tenuto conto delle indicazioni del tavolo tecnico istituito con Decreto Ministeriale n. 32 del 24 febbraio u.s., saranno incrementate le azioni interistituzionali di contrasto al lavoro nero e al caporalato poste in essere dal personale ispettivo dell’INL in coordinamento con gli altri stakeholder interessati, anche in considerazione della crescita del fenomeno nel mercato del lavoro italiano a seguito della crisi economica causata dal diffondersi dell’epidemia da Covid-19.

Nell’ambito delle verifiche realizzate, il personale ispettivo continuerà a focalizzare l’attenzione sui fenomeni di sfruttamento lavorativo e lavoro forzato che spesso coinvolgono lavoratori migranti a causa della loro situazione di particolare vulnerabilità sia economica che sociale.

Proseguirà, inoltre, l’impegno nelle azioni previste dal citato Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato (2020-2022) ed in attuazione dei progetti “SU.PR.EME.” e “A.L.T. Caporalato!”, nell’ambito dei quali continueranno ad essere realizzate campagne di vigilanza straordinaria fondate sull'approccio multi-agenzia.

Nella consapevolezza della sempre maggiore trasversalità dello sfruttamento lavorativo, andranno implementate, a livello locale, le sinergie con le Procure della Repubblica e con gli altri organi di controllo per contrastare efficacemente forme di sfruttamento dissimulate dall’utilizzo di schemi contrattuali tipici.

Illecite esternalizzazioni e interposizioni - elusione della normativa in materia di codatorialità e distacco

Negli ultimi anni l’Agenzia ha significativamente accresciuto i propri interventi a tutela dei lavoratori i cui diritti fondamentali rischiano di essere fortemente pregiudicati quando sono coinvolti in processi di esternalizzazione di una o più fasi del ciclo produttivo mirati all’abbattimento del costo del lavoro, attraverso contratti di appalto caratterizzati dall’assoluta prevalenza della forza lavoro sugli altri fattori produttivi, l’utilizzo fraudolento dei contratti di rete o il ricorso a forme illecite di somministrazione di manodopera o di distacco transnazionale non genuino.

Tale contesto rende indispensabile intensificare azioni ispettive ad hoc volte ad approfondire le caratteristiche e le modalità di realizzazione delle citate operazioni di outsourcing al fine di contrastare efficacemente i ricorrenti fenomeni di illecita somministrazione di manodopera dissimulati dall’utilizzo di appalti/distacchi illeciti o dai contratti di rete tra imprese.

Tali tipologie di accertamento consentono peraltro di conseguire una concreta ed efficace tutela dei lavoratori interessati potendo condurre - in determinate ipotesi - anche alla costituzione di un rapporto di lavoro alle dipendenze dell’effettivo utilizzatore o, comunque, assicurando l’eventuale recupero dei contributi omessi e delle retribuzioni non correttamente corrisposte al personale coinvolto, attraverso il provvedimento di diffida accertativa.

Con specifico riferimento alle verifiche concernenti i fenomeni transnazionali di mobilità dei lavoratori coinvolti in fattispecie di distacco nell’ambito di una prestazione di servizi, si conferma l’utilità dello scambio di informazioni e dell’attivazione degli ispettorati degli altri Paesi dell’UE mediante l’utilizzo della piattaforma IMI e si evidenzia, altresì, l’importanza del rapporto di collaborazione instaurato dall’INL con l’ELA che, già nell’anno appena trascorso, ha consentito la pianificazione e la realizzazione di ispezioni concertate e congiunte con le autorità di controllo degli Stati membri interessati in specifici settori merceologici maggiormente a rischio, quali l’edilizia e l’autotrasporto.

Lavoro fittizio e recupero prestazioni

Proseguirà la pianificazione e realizzazione delle verifiche ispettive aventi ad oggetto l’accertamento della illegittima fruizione delle prestazioni previdenziali derivante dall’instaurazione di rapporti di lavoro fittizi, con la conseguente consumazione di fattispecie di reato ed il frequente coinvolgimento, oltre che dei lavoratori e dei datori di lavoro, anche di vere e proprie organizzazioni criminali. Le fattispecie illecite in esame sono diffuse soprattutto in alcuni ambiti produttivi e, in particolare, nel settore agricolo, in cui la programmazione dei controlli ispettivi potrà essere supportata efficacemente dalla individuazione di specifiche situazioni “sintomatiche”.

Essendo tali condotte illecite finalizzate al conseguimento di indebiti benefici economici a carico dell’INPS (quali l’indennità di disoccupazione, di malattia e di maternità), una volta accertata la natura fittizia del rapporto di lavoro, l’Istituto provvederà al disconoscimento delle stesse prestazioni lavorative ai fini della tutela previdenziale.

Tirocini extracurriculari e percorsi formativi scuola- lavoro

Particolare attenzione sarà dedicata ai tirocini extracurricolari e ai percorsi formativi scuola- lavoro con particolare riferimento ai profili di sicurezza, alla concreta modalità di realizzazione delle attività formative e all’analisi dei soggetti promotori, tanto per i rapporti già avviati, quanto per quelli di prossima attivazione a seguito delle nuove previsioni della legge di bilancio 2022 e delle nuove linee guida della Conferenza Stato-Regioni.

Irregolarità e frodi relative alle misure di integrazione salariale e di sostegno al reddito.

Un altro fondamentale obiettivo dell’azione di vigilanza da perseguire in continuità con l’orientamento dei controlli ispettivi dell’anno 2021 è la verifica del corretto impiego delle risorse pubbliche stanziate a supporto delle aziende in crisi e dei lavoratori maggiormente colpiti dagli effetti negativi della pandemia in termini di reddito, disoccupazione e precarietà economica.

In primo luogo, con riferimento alle possibili forme di dumping connesse all’indebita percezione di ammortizzatori sociali, dell’integrazione salariale o delle prestazioni assicurate dai fondi di solidarietà bilaterali, anche alternativi, a danno delle imprese operanti nel rispetto della legalità, il personale ispettivo dell’INL assicurerà un efficace presidio del territorio.

In secondo luogo, relativamente alle misure a sostegno del reddito dei singoli lavoratori e delle loro famiglie, la tipologia di controlli in esame consentirà di riscontrare - anche attraverso il necessario accesso alle informazioni contenute nelle banche dati, collaborando con gli altri enti responsabili delle verifiche e dei controlli - l’effettiva occupazione in nero dell’eventuale percettore del reddito di cittadinanza o di altri mezzi di supporto economico o di soggetti appartenenti al medesimo nucleo familiare.

Vigilanza assicurativa - Verifica del rischio assicurato

L’attività di vigilanza in materia assicurativa, principalmente orientata a confermare la priorità degli obiettivi per rafforzare le azioni di contrasto all’evasione e all’elusione dei premi assicurativi nonché al contrasto dei fenomeni del lavoro nero e irregolare, sarà in modo specifico volta alla verifica del rischio assicurato per garantire l’esatta ed uniforme applicazione delle Tariffe dei premi sul territorio nazionale, consentendo, altresì, di regolarizzare le posizioni assicurative delle aziende che svolgono un’attività non coerente con quella denunciata all’Inail, al fine di ristabilire condizioni di equa concorrenza nel mercato del lavoro.

È prevista inoltre una attività amministrativa di “censimento” che attraverso l’incrocio dei dati presenti negli archivi dell’Inail con quelli delle altre amministrazioni, individua soggetti e aziende sconosciuti all’Istituto con cui, pur ricorrendo i presupposti per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, non risultano aver instaurato alcun rapporto assicurativo.

I settori di prioritario intervento per i profili strettamente assicurativi saranno:

- logistica e trasporto merci, con particolare attenzione alla pianificazione di vigilanze speciali coordinate a livello centrale a seguito della costituzione della task force di cui al DM n. 160/2021, volte al contrasto del dumping sociale, dello sfruttamento lavorativo e dei comportamenti illegali nel settore, anche mediante lo sviluppo di sinergie istituzionali;
- commercio on line, al fine di monitorare l’esatta corrispondenza delle lavorazioni esercitate in relazione alla classificazione Ateco presente nel Registro imprese e agli Indici sintetici di affidabilità (ISA) dell’Agenzia dell’Entrate;
- trattamento di rifiuti, nei confronti di aziende che esercitano attività di “Recupero e preparazione per il riciclaggio dei rifiuti solidi urbani, industriali e biomasse”;
- settore pulizie, al fine di individuare aziende che oltre a svolgere servizi di pulizia e sanificazione, svolgono anche altre attività come la manutenzione del verde, servizi di sterilizzazione/disinfestazione/derattizzazione e le pulizie industriali;
- aziende di packaging, al fine di individuare aziende che effettuano lavori di cartotecnica la cui attività non risulta correttamente classificata alla corrispondente voce di rischio;
- settore tessile - tessuto non tessuto, al fine di individuare aziende che fabbricano tessuti non tessuti in qualsiasi materiale e articoli in tali materie per la verifica del rischio assicurato;
- concessionarie - service che effettuano oltre all’attività di commercio di autovetture anche riparazioni meccaniche e per le quali non risulta corretta la classificazione tariffaria applicata.

Verifiche amministrativo-contabili

Anche nel 2022 l’INL assicurerà, su richiesta del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, lo svolgimento delle attività di carattere accertativo e di verifica amministrativo-contabile connesse all’attuazione di interventi previsti a livello normativo, nonché di programmi e progetti finanziati o cofinanziati dai Fondi nazionali ed europei, compresi quelli ascrivibili al PNRR.

In particolare, gli Uffici territoriali dovranno garantire l’attività di verifica in materia di Istituti di patronato e assistenza sociale da condurre secondo le indicazioni contenute nell’apposito vademecum, attualmente in corso di aggiornamento da parte delle competenti strutture ministeriali.

Gli ITL assicureranno inoltre le verifiche ispettive sul corretto utilizzo delle risorse erogate a valere sui Fondi Nazionali alle Regioni e alle province Autonome per le attività svolte in ambito di Istruzione e Formazione Professionale, Sistema Duale e Apprendistato e per ogni altra attività legata alla formazione professionale e sulle risorse finanziarie erogate agli Enti del Terzo settore, nonché sul rispetto delle disposizioni di cui ai decreti legislativi 3 luglio 2017, n. 112 (Revisione della disciplina in materia di impresa sociale) e 117 (Codice del Terzo settore).

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Fonte: INL

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