Decreto 6 marzo 1992
Decreto 6 marzo 1992
Leggi tuttoNorme tecniche e procedurali per la classificazione di reazione al fuoco ed omologazione dei prodotti vernicianti ignifughi applicati su materiali legnosi.
(GU n.66 del 19-03-1992)
ID 19505 | 26.04.2023 / Testo in allegato
Il Design and Construction of building exits pubblicato nel 1935 dal National Bureau of Standard (NBS / US), ad oggi National Institute for Standards and Technology (NIST / US), è uno primi testi studio internazionali che tratta il problema delle vie di esodo e delle uscite di sicurezza negli edifici relativamente alla prevenzione incendi, definendo il concetto di "modulo".
Il concetto di modulo / esodo per le uscite di sicurezza antincendio
E' da questo testo, tutt'ora d'interesse, che nasce il concetto di modulo per le uscite di sicurezza antincendio, stabilito in 22 pollici (56 cm ca), lo studio raccomanda una larghezza di 22 pollici (circa 56 cm) per consentire l’esodo di 45 persone/min lungo le scale (esodo verticale), e 60 persone/min attraverso le porte (esodo orizzontale).
Un "modulo" corrisponde in pratica a 60 cm e con esodo di 50 persone/min.
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In Italia è la Circolare del Ministero dell'Interno 15 febbraio 1951 n. 16 Norme di sicurezza per la costruzione, l'esercizio e la vigilanza dei teatri, cinematografi e altri locali di spettacolo in genere, che definisce il concetto di "modulo":
Art. 35. - Larghezza delle uscite. Le porte di uscita della sala verso i corridoi di disimpegno e quelle che conducono all'esterno, le scale ed i passaggi in genere debbono avere larghezza utile calcolata come segue:
1) in ragione di m 1,20 per ogni cento spettatori (50 persone/modulo / ndr) che devono transitarvi quando essi provengano da locali la cui platea è a piano di strada;
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Nelle norme prescrittive ancora applicabili, il sistema per calcolare l’esodo deriva, in generale dal concetto di modulo.
Per quanto riguarda il Codice di Prevenzione Incendi, la misura antincendio relativa all’esodo (S.4), stabilisce il dimensionamento delle vie di esodo prendendo in considerazione l’intera ampiezza delle medesime, supera i tradizionali concetti di modulo e capacità di deflusso parametri tipici delle norme prescrittive.
Per le normative tradizionali ancora applicabili il sistema per calcolare l’esodo deriva, in generale dal concetto di modulo.
Per quanto riguarda il Codice, la misura antincendio relativa all’esodo (S.4), per il dimensionamento delle vie di esodo prende in considerazione l’intera ampiezza delle medesime, superando i tradizionali concetti di modulo e capacità di deflusso peculiari delle norme di tipo prescrittivo.
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ABSTRACT
The deplorable loss of life that occurs annually in building fires can be reduced by providing suitable exits. Building-code requirements vary widely as to how many exits are needed, what sizes they should be, and how the details concerning them should be worked out. To aid those interested in the problem, surveys of current practice in providing exits and of the rates at which people can effect their escape through different kinds of exits have been made. The methods employed in the surveys and the results are presented here in detail. To supplement the information thus obtained, opinions have been solicited from numerous architects, building officials, fire-protection experts, and others. Five methods of calculating exit width in current use are discussed. As a useful reference when local requirements are under consideration, suggested requirements are presented, together with notes on the reasoning employed in connection with them.
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La Capacità di deflusso rappresenta il numero delle persone che possono defluire attraverso una uscita della larghezza di un modulo in un intervallo di tempo prestabilito:
C = ρL x V x Δt
dove:
C = capacità di deflusso (pers / mod)
ρL = densità lineare di flusso (pers / m)
V = velocità di deflusso (m / sec)
Δt = tempo di evacuazione massimo ammissibile (sec).
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