Informazione tecnica HSE / 25 ° anno
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ID 25093 | 10.12.2025 / In allegato
Il PNE rappresenta, ormai da tempo, molto più di un semplice sistema di monitoraggio: è diventato uno degli strumenti strategici di governance del nostro SSN.
Con l’edizione 2025, il PNE rinnova il suo impegno nel misurare e raccontare la qualità dell’assistenza erogata in Italia, offrendo a cittadini, operatori, istituzioni e decisori pubblici una fotografia sempre più chiara e utile per orientare le politiche sanitarie. Esso rappresenta uno strumento concreto di miglioramento, mettendo a disposizione di policy maker, manager e professionisti sanitari
strumenti e metodologie per intraprendere percorsi virtuosi.
Il presente Rapporto è frutto di un lavoro corale che ha coinvolto AGENAS, le Regioni e Province Autonome, il Ministero della Salute, enti nazionali, network scientifici e rappresentanze civiche, che hanno condiviso la visione di un SSN più equo e orientato alla qualità.
Dieci anni dopo l’emanazione del DM 70/2015, questa edizione assume un valore particolare: rappresenta l’occasione per fare il punto su un periodo di trasformazioni profonde, in cui il sistema sanitario ha affrontato sfide straordinarie - dalla pandemia all’introduzione di nuove tecnologie - mantenendo fede al suo obiettivo di garantire cure eque, universali e di qualità.
Il PNE è cresciuto insieme al SSN. Gli indicatori sono oggi più numerosi, precisi e prossimi alla realtà operativa: consentono di analizzare non solo le strutture e le unità operative,
ma anche i processi e gli esiti delle cure.
Questa maggiore capacità di analisi permette di individuare le criticità e valorizzare le buone pratiche presenti nel Paese.
In particolare, sono stati introdotti nuovi indicatori di volume per monitorare la diffusione della chirurgia robotica e degli approcci mininvasivi nell’oncologia, e tracciare i moderni trattamenti delle patologie valvolari cardiache. I risultati prodotti, insieme alle evidenze scientifiche, contribuiranno a definire nuovi standard e a orientare le scelte di investimento e organizzazione. Monitorare questi
fenomeni significa accompagnare in modo consapevole la trasformazione tecnologica del SSN, assicurando che l’innovazione sia sempre al servizio del paziente e della sostenibilità del sistema.
Inoltre, il PNE 2025 rinnova l’impegno verso strumenti operativi di miglioramento della qualità come i treemap e le attività di audit clinico-organizzativo, che costituiscono il cuore del processo di restituzione e confronto con le strutture sanitarie.
Questi strumenti rafforzano la funzione di tutela del Programma che quindi si pone al centro di un sistema per il miglioramento dell’efficacia del nostro sistema sanitario che implica l’allineamento dei quattro strumenti necessari a raggiungere l’obiettivo dell’eccellenza nelle cure: (i) il monitoraggio degli esiti (PNE), (ii) ispira l’elaborazione di linee di indirizzo e buone pratiche e (iii) si fonda sullo sviluppo della cultura
professionale grazie a programmi ECM mirati e robusti che a loro volta sostengono (iv) l’elaborazione e il miglioramento di standard organizzativi posti attraverso provvedimenti come il DM 70/2015 e il DM 77/2022.
Rimane tuttavia una sfida strategica: estendere il monitoraggio della qualità oltre i confini dell’ospedale verso il territorio e la medicina generale. I sistemi informativi attuali risultano insufficienti, laddove non siano integrati tra loro, a restituire una valutazione complessiva dei percorsi di cura nel SSN.
Guardando al futuro, l’adozione della codifica ICD-10 e la piena interconnessione dei flussi informativi NSIS oltre che il patrimonio informativo dell’Ecosistema dei Dati Sanitari (EDS), apriranno scenari nuovi e stimolanti. Il PNE è pronto ad affrontarli, forte dell’esperienza maturata e del credito che le istituzioni e i professionisti continuano a riporre in questo strumento.
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Testata editoriale iscritta al n. 22/2024 del registro periodici della cancelleria del Tribunale di Perugia in data 19.11.2024