I referendum abrogativi del nucleare del 1987
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I referendum abrogativi del nucleare del 1987 / 35 anni dal voto
ID 15761 | 15.02.2022 / Documenti allegati
- Note
- SENTENZA 16 gennaio 1987 n. 25 Giudizio di ammissibilita': ammissibile
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L'8 ed il 9 novembre 1987 in Italia si votò per cinque referendum, tre di questi riguardavano l'energia nucleare. Nessuno dei tre quesiti chiedeva l'abolizione o la chiusura delle centrali nucleari. I votanti furono il 65,1%, con un'altissima percentuale di schede nulle o bianche che andarono dal 12,4% al 13,4%.
I quesiti del referendum sul nucleare non andavano a vietare direttamente l'uso del nucleare in Italia, né si proponevano di far chiudere le centrali esistenti. Infatti, i referendum sul nucleare in Italia hanno abrogato gli oneri compensativi destinati a tutti gli enti locali dei siti su cui sarebbero stati costruiti i futuri impianti; un altro punto del referendum sul nucleare impediva all'ENEL di partecipare alla costruzione di centrali all'estero.
REFERENDUM NUCLEARE 1 - Veniva chiesta l'abolizione dell'intervento statale nel caso in cui un Comune non avesse concesso un sito per l'apertura di una centrale nucleare nel suo territorio. I sì vinsero con l'80,6%.
REFERENDUM NUCLEARE 2 - Veniva chiesta l'abrogazione dei contributi statali per gli enti locali per la presenza sui loro territori di centrali nucleari. I sì s'imposero con il 79,7%.
REFERENDUM NUCLEARE 3 - Veniva chiesta l'abrogazione della possibilità per l'Enel di partecipare all'estero alla costruzione di centrali nucleari. I sì ottennero il 71,9%.
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Nel 1987, si contavano quattro centrali nucleari attive:
1. la centrale di Latina, da 200 MWe con reattore Magnox, attiva commercialmente dal 1964;
2. la centrale Garigliano di Sessa Aurunca (CE), da 150 MWe con reattore nucleare ad acqua bollente (BWR). Attiva commercialmente dal 1964, è l’unica tra queste che era già stata spenta prima del referendum. Fermata per manutenzione nel 1978, si optò per la disattivazione nel 1982;
3. la centrale Enrico Fermi di Trino (VC), da 260 MWe con reattore nucleare ad acqua pressurizzata (PWR), attiva commercialmente dal 1965;
4. la centrale di Caorso (PC), da 860 MWe con reattore BWR, attiva commercialmente dal 1981, l’unica delle quattro ad essere di seconda generazione.
Fig. 1 - Siti centrali nucleari attive 1987
Un forte impulso verso il nucleare si ebbe a inizio degli anni ’70 a causa del repentino aumento dei prezzi di importazione dei prodotti petroliferi dovuti alla questione arabo-israeliana. Per questo motivo il PEN – Piano Energetico Nazionale – datato 1975 “prevedeva la realizzazione di ulteriori otto unità nucleari su quattro nuovi siti”.
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SENTENZA 16 gennaio 1987 n. 25 / Referendum abrogativo - Giudizio di ammissibilita': ammissibile
Referendum abrogativo - Giudizio di ammissibilita' - Art. unico, commi dal primo al dodicesimo, legge 10 gennaio 1983, n. 8: Comuni e regioni sedi di centrali elettriche alimentate con combustibili diversi dagli idrocarburi - erogazione di contributi da parte dell'Enel e dell'Enea. Art. unico. tredicesimo comma,legge 10 gennaio 1983, n. 8: Centrali elettronucleari - procedura per la localizzazione. Art. unico, primo comma, lett. b), legge 18 dicembre 1973, n. 856 (modifica all'art. 1, settimo comma, legge 6 dicembre 1962, n. 1643): Realizzazione o gestione di impianti elettronucleari - attribuzione all'Enel di costituire societa' con societa' o enti stranieri o di assumervi partecipazioni - richieste referendarie - cause ostative all'ammissibilita' - limite delle convenzioni internazionali previsto dall'art. 75, secondo comma, Cost. - non operativita' - Ammissibilita' delle richieste (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.7 del 11.0.2.1987)
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