Opere pubbliche incompiute
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Anagrafe delle Opere pubbliche Incompiute di interesse nazionale / Update 01.07.2023
ID 7161 | 15.09.2023 / Update news 01.07.2023
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Update 01.07.2023
Sono 373 al 31 dicembre 2022, quattro in meno rispetto al precedente rilevamento
In ottemperanza alle disposizioni di cui all’art. 5, comma 1, lett. b) del D.M. 13 marzo 2013, n. 42, grazie alla collaborazione tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, le Regioni e le Province autonome, ed ITACA organo tecnico della Conferenza delle Regioni, è pubblicato sulla piattaforma Servizio Contratti Pubblici (SCP), l’aggiornamento 2022 degli elenchi anagrafe delle opere pubbliche incompiute facenti capo, rispettivamente, alle amministrazioni di ambito centrale e alle amministrazioni di ambito territoriale.
In adempimento del principio di unicità dell’invio delle informazioni, sono adempienti le amministrazioni che hanno provveduto all’approvazione ed alla pubblicazione del Programma triennale dei lavori pubblici 2022/2024.
I risultati della rilevazione mostrano un quasi allineamento del numero complessivo delle opere incompiute, ridotte solo di quattro unità, rispetto alla precedente annualità (373 del 2022 e 377 del 2021).
L’importo complessivo delle incompiute, aggiornato all’ultimo quadro economico, censite nel 2022, il cui valore attuale risulta di circa 2,5 miliardi di euro, subisce un deciso incremento rispetto al 2021 (+38%) con valore che si attestava a circa 1,8 miliardi di euro, diversamente rispetto all’importo complessivo del dato relativo agli oneri per l’ultimazione dei lavori a completamento delle incompiute, che ha registrato una lieve differenza (+5,4%), passando da 1,2 miliardi di euro del 2021 agli attuali 1,3 miliardi di euro.
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Update 30.06.2022
Pubblicato l’aggiornamento dell’Anagrafe delle Opere Incompiute al 31 dicembre 2021. Diminuiscono le opere incompiute di competenza delle amministrazioni centrali (-42,3%) e i fondi necessari per il loro completamento scendono da 1,5 mld a 428 mln
Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) ha pubblicato nella sezione del Servizio Contratti Pubblici (SCP) del sito istituzionale, l’aggiornamento del Sistema Informativo di Monitoraggio delle Opere Incompiute (SIMOI), nel quale vengono inseriti annualmente gli elenchi delle opere pubbliche non completate facenti capo alle amministrazioni centrali e territoriali. Dall’elenco emerge che al 31 dicembre 2021 le opere incompiute erano pari a 379, in calo rispetto alle 443 (-14,4%) della fine del 2020, anno in cui si era già registrata una diminuzione rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda le opere di competenza delle amministrazioni centrali, quelle incompiute scendono da 26 a 15 (-42,3%), mentre quelle relative alle amministrazioni locali si riducono da 417 a 364 (-12,7%).
L’importo degli interventi necessari per completare le opere è pari a circa a 1,2 miliardi di euro, con una riduzione del 45,7% rispetto al valore del 2020. Più in dettaglio, i valori complessivi delle opere di competenza delle amministrazioni centrali si riducono del 55,9%, passando da 1,5 miliardi di euro circa a 656 milioni di euro, mentre quelli necessari per l’ultimazione dei lavori scendono da 1,5 miliardi di euro a 428 milioni (-71%). Per quanto riguarda le opere di competenza delle amministrazioni locali, l’importo diminuisce solo marginalmente, da 1,3 miliardi di euro a 1,2 miliardi (-7,7%), mentre quello necessario a completarle aumenta da 782 milioni di euro a 827 milioni (+5,7%).
Dal 2021 è stata inserita nella rilevazione l’informazione sulle cause che hanno determinato il mancato completamento delle opere. Risulta che, in 153 casi (40%) la mancanza di fondi è la causa dell’interruzione del processo di completamento dell’opera, in 115 casi (30%) si rilevano problemi tecnici, per 69 opere (18%) la causa è stata il fallimento, recesso o risoluzione contrattuale dell’impresa, 21 opere (6%) sono state interrotte per sopravvenute nuove norme tecniche o disposizioni di legge, per 15 opere (4%) si riscontra un mancato interesse al completamento, mentre per 6 opere (2%) concorrono più cause contemporaneamente.
Nel corso del 2021, il Mims e le Regioni hanno prestato particolare attenzione alla rilevazione delle opere incompiute prevista dall’art. 21 del D.lgs 50/2016, il quale prevede l’obbligo di inserimento delle stesse nel programma triennale dei lavori pubblici al fine di prevederne il completamento oppure l’individuazione di soluzioni alternative, tra cui il parziale riutilizzo, la cessione a titolo di corrispettivo per la realizzazione di altra opera pubblica, la vendita o la demolizione. Tale obbligo è in vigore a decorrere dal triennio di programmazione 2019-2021, così come previsto dal Decreto MIT n. 14 del 16 gennaio 2018.
In base alle norme vigenti, entro il 31 marzo di ciascun anno le stazioni appaltanti, gli enti e altri soggetti aggiudicatori individuano le opere incompiute di rispettiva competenza e trasmettono la lista al Mims. Anche in seguito della richiesta del Ministero di dedicare particolare attenzione al tema, i dati del 2021 relativi ad alcune Regioni presentano variazioni particolarmente significative, ad esempio, in termini di oneri per il completamento dell’opera.
Quadro nazionale opere incompiute al 30.06.2022 – Rilevazione SCP 2021
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Update 30 Giugno 2018
E' stato pubblicato l’aggiornamento dell’Anagrafe delle opere Incompiute di interesse nazionale.
I dati evidenziano che, rispetto al 2016 c’è stata una contrazione del numero delle opere incompiute, ridotte da 752 a 647 (- 105 opere, pari a - 14%), confermando una ripresa a completamento delle opere, già registrata lo scorso anno.
L’azione sinergica intercorsa tra il Mit, le Regioni e le Provincie autonome, con la fattiva collaborazione istituzionale di ITACA, ha peraltro prodotto risultati ancor più significativi sotto il profilo dell’accuratezza dell’indagine prodromica alla pubblicazione dell’elenco-anagrafe.
L’elenco, compilato dalle Regioni, dalle Provincie autonome e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si riferisce alle opere incompiute al 31 dicembre 2017.
I dati, inseriti dalle amministrazioni titolari dei procedimenti sull’apposito sito tramite il SIMOI (Sistema informatico di monitoraggio delle opere incompiute), sono pubblicati sul sito tematico www.serviziocontrattipubblici.it e, in formato "aperto", sul catalogo open data http://dati.mit.gov.it/catalog/dataset/opere-incompiute.
Di seguito, nel dettaglio, la rilevazione delle opere incompiute nazionali e regionali riferita ai dati dell’anno 2017 pubblicati al 30 giugno 2018:
L’aggiornamento dell’anagrafe delle opere incompiute di competenza, rispettivamente, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e delle Regioni e delle Provincie Autonome, è realizzato ai sensi del D.M. 13 marzo 2013, n. 42 disciplinante il “Regolamento recante modalità di redazione dell’elenco anagrafe delle opere pubbliche incompiute, di cui all’art. 44 bis del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214”.
Fonte: MIT
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