Infrastrutturazione digitale del territorio in banda Ultra Larga
Quaderno ANCI - 10 Gennaio 2018
Il presente Manuale vuole rappresentare una guida operativa agile in grado di aiutare i Comuni nella gestione degli interventi di realizzazione di infrastrutture digitali in banda larga e ultra larga nel territorio, messi in campo dagli operatori di telecomunicazioni sia nell’ambito dei propri piani di investimento privati sia all’interno della più ampia Strategia Italiana per la Banda Ultra Larga.
Oltre alla rappresentazione del contesto di azione e del quadro normativo di settore, vengono approfonditi i principali strumenti operativi collegati con l’attività comunale, nonché messi a disposizione alcuni documenti utili a supportare l’azione amministrativa legata alle richieste di autorizzazione agli interventi presentate dagli operatori.
Dotare l’intero Paese di un’infrastruttura in banda ultra larga è una precondizione necessaria per ogni ipotesi di sviluppo sociale ed economico dei nostri territori. Le evidenze sono molte, ma se ne possono citare almeno tre:
- anche se con un digital divide infrastrutturale e culturale ancora diffuso in una parte rilevante della popolazione, già oggi i cittadini chiedono, e chiederanno sempre di più in un prossimo futuro, una velocità di connessione ad internet adeguata a supportare la fruizione di contenuti digitali in continua crescita quantitativa e qualitativa;
- la presenza di una rete ad alta velocità sui territori abilita l’erogazione e la fruizione di servizi sempre più evoluti e interconnessi, permettendo uno scambio di una grande mole di dati funzionale, fra l’altro, a potenziare e rendere più efficienti le altre infrastrutture di rete (strade, ferrovie urbane, rete di pubblica illuminazione, sistemi di monitoraggio ambientale, ecc.);
- lo sviluppo economico dei territori si basa ormai, per la maggior parte dei settori produttivi, sulla capacità di interconnessione globale, necessaria a competere sui mercati internazionali, attrarre clienti, svincolare il luogo di produzione da quello di vendita e consumo.
La disponibilità di banda ultra larga, inoltre, permette di accompagnare con maggior efficacia lo sviluppo di alcune politiche territoriali che in questo momento stanno interessando in maniera significativa il Paese:
- il potenziamento delle aree metropolitane, che hanno una grande necessità di ridefinire le dinamiche di erogazione dei servizi al loro interno basandosi fortemente sull’uso del digitale;
- la rinnovata attenzione all’individuazione di strategie di sviluppo delle aree interne e meno popolate del Paese, e in generale dei piccoli Comuni, che possono tornare a riacquisire una loro centralità anche grazie alla capacità di proporsi come luoghi attrattivi perché non più gravate da uno svantaggio infrastrutturale legato alla distanza dai centri maggiori.
Sia che si tratti di aree metropolitane, sia che si tratti di aree vaste che interessano territori meno densamente abitati, la prospettiva verso cui l’evoluzione tecnologica sta tendendo è quella della messa a disposizione di piattaforme tecnologiche integrate a livello territoriale dove possano transitare i dati di tutti quei soggetti – sia pubblici che privati – che erogano servizi di pubblica utilità. Si tratta di infrastrutture abilitanti che sempre di più potranno determinare il livello della qualità dei servizi in ambito locale, in direzione di quella “internet delle cose” che permetterà, e in parte già oggi permette, agli apparati di dialogare autonomamente e in maniera efficiente. Si pensi, ad esempio, ad applicazioni come quelle legate ai sistemi di allerta della popolazione che, se automatizzati e basati su connessioni veloci e sicure, possono permettere un’informazione immediata e personalizzata ai cittadini in grado di aumentare a livello esponenziale le misure di sicurezza in caso di eventi critici. Un altro esempio è quello relativo ai servizi di mobilità, che possono essere migliorati mediante l’analisi in tempo reale dei dati sul traffico, sulla posizione dei mezzi, ecc. Per i territori che soffrono di maggiori carenze infrastrutturali e di presidio di servizi essenziali, poi, assume un ruolo importante l’evoluzione della telemedicina e dell’assistenza a distanza, che potenzialmente è in grado di mitigare le criticità legate alla lontananza dai principali centri dove sono localizzati i servizi di cura.
Tutti questi ambiti di applicazione necessitano di connessioni veloci e sicure dove far transitare dati e servizi: è per questo che la banda ultra larga si va configurando come un’infrastruttura essenziale per i territori, la cui presenza o meno può determinare le possibilità di sviluppo o marginalità di intere aree del Paese.
Fonte: ANCI
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Etichetta volontaria: "Edificio predisposto alla banda ultralarga
Decreto Legislativo 1 agosto 2003, n. 259
Decreto 37/2008 Impianti | Consolidato 2017
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