Piano Triennale per l'informatica nella PA 2024-2026 - Aggiornamento 2025
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Piano Triennale per l'informatica nella PA 2024-2026 - Aggiornamento 2025
ID 23440 | 10.02.2025 / Documenti in allegato
Tra le novità incluse nell’aggiornamento 2025, l’incremento degli strumenti operativi con l'introduzione di undici buone pratiche, di cui tre sono dell’Inail
Disponibile l’aggiornamento 2025 del Piano Triennale dell’AgID che include diverse novità: dall’incremento degli strumenti operativi, esempi di buone pratiche per le PA, all’introduzione di nuovi temi come l’IT Wallet, la Data Quality, la dematerializzazione documentale, in coerenza con l’evoluzione degli scenari tecnologici, del contesto normativo e strategico del sistema Paese. Anche questa edizione conferma l’importanza di un modello di coinvolgimento diversificato e di un approccio compartecipato nel percorso di elaborazione di questo documento strategico attraverso ricchi contributi e suggerimenti pervenuti dalle amministrazioni, dal mondo universitario e della ricerca, oltre al settore privato con il supporto di imprese e professionisti.
Struttura, obiettivi e target del Piano. L’aggiornamento ha mantenuto in generale la stessa struttura del Piano 2024-2026 con le sezioni di “Scenario”, di “Obiettivi e risultati attesi”, di "Linee di azione istituzionali e per le Pa”, di “Strumenti” oltre ad una parte di contesto normativo e strategico con cui richiamare corrispondenti documenti ufficiali e riferimenti ad investimenti in ambito Pnrr. Da quest’anno ogni sezione termina con l’indicazione degli strumenti per l’attuazione e il monitoraggio del Piano, e delle possibili risorse finanziare. Fatta eccezione per alcune rimodulazioni necessarie per aggiornamenti normativi o nuove regole, il Piano presenta gli stessi obiettivi e target attesi della precedente edizione, adottando così una logica di “documento in progress”, allineato alle continue evoluzioni che caratterizzano il “digitale” e le tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale.
Cresce la cassetta degli attrezzi della Pa. Con questo aggiornamento, la sezione degli “Strumenti”, introdotta nel Piano 2024-2026, è stata incrementata con altre 11 nuove buone pratiche messe a catalogo per la Pa per i loro interventi, di cui tre sono dell’Inail: la data governance, l’approccio all’intelligenza artificiale e lo sportello unico digitale.
Il modello di governo dei dati. Questa buona pratica punta a realizzare un sistema integrato di regole organizzative, strumenti tecnologici applicativi, ruoli e policy, progetti formativi e iniziative comunicative, con un approccio partecipato tra le varie strutture dell’Istituto per estrarre il massimo valore dal patrimonio informativo con dati di qualità e per creare nuovi servizi, integrando anche banche dati di altre Pa grazie alle piattaforme nazionali esistenti (Piattaforma digitale nazionale dei dati, Catalogo nazionale delle semantica dei dati, Catalogo nazionale dei dati aperti).
L’approccio all’intelligenza artificiale. Questo approccio intende realizzare una governance globale dell’intelligenza artificiale, in conformità alla normativa e agli standard nazionali e sovra-nazionali, partendo da un progetto pilota realizzato con il Cini e con Accredia, al fine di gestire adeguatamente, nel corso di tutto il “ciclo di vita” di un sistema di intelligenza artificiale, diversi aspetti. Tra questi, la sicurezza, i rischi, l’equità, la trasparenza, la formazione e la comunicazione, la qualità dei dati e dei sistemi, il monitoraggio delle performance e il miglioramento continuo.
Lo sportello digitale. Obiettivo dello sportello digitale è semplificare la relazione con gli utenti mediante un sistema che consente di prenotare e gestire appuntamenti e consulenze con i funzionari Inail in modalità digitale, attraverso una piattaforma, in linea con gli standard e i principi di digitalizzazione e di sostenibilità, che favorisce l’interazione con l’utenza nelle richieste, agevola la pianificazione delle attività ed evita spostamenti tra le sedi.
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Fonte: INAIL
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