Relazione annuale ANAC 2024
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Relazione annuale ANAC 2024 (Dati 2023)
ID 22238 | 12.07.2024
ELEMENTI DI SINTESI
Le riforme introdotte dal codice dei contratti e le novità in tema di trasparenza e whistleblowing: l’anno della transizione digitale
1. L’approvazione del nuovo Codice dei contratti pubblici
2. L’attività di ANAC per garantire la transizione digitale del ciclo di vita dei contratti pubblici
3. La collaborazione con gli organi istituzionali coinvolti nel processo di riforma8
4. L’ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale:
l’architettura della BDNCP - delibera n. 261/2023
5. Il nuovo Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico - Regolamento di cui alla delibera n. 262/2023
6. Il nuovo regime della trasparenza dei contratti pubblici - delibera n. 264/2023
7. Il sistema di pubblicità legale degli atti tramite la BDNCP - delibera n. 263/20238.
8. L’attuazione del sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti
9. La trasparenza come primo presidio anticorruzione
10. La nuova disciplina a tutela dei whistleblowers.
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Nel corso del 2023, l’impegno di ANAC in materia di contratti pubblici, a seguito dell’adozione del nuovo Codice (1), ha riguardato principalmente, da un lato, la chiarificazione e l’interpretazione della nuova disciplina di riferimento, a beneficio di stazioni appaltanti e operatori economici, e, dall’altro, la realizzazione delle infrastrutture e la predisposizione degli atti regolatori e di indirizzo occorrenti per assicurare l’integrale digitalizzazione del settore. In tale ambito, pertanto, rilevanti sono state le novità rispetto agli anni precedenti, per effetto di un sostanziale cambio di paradigma, dall’analogico al digitale, di cui l’Autorità si è fatta promotrice e attuatrice, contribuendo a garantire il puntuale rispetto delle tempistiche imposte dal legislatore europeo e nazionale.
La riforma del quadro legislativo in materia di appalti e concessioni e la digitalizzazione dell’intero ciclo di vita dei contratti pubblici costituiscono una componente fondamentale del complesso disegno riformatore delineato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Nell’ambito di questo, infatti, le Milestones M1C1-73, M1C1-74 e M1C1-75 prevedevano, rispettivamente, l’approvazione del nuovo Codice dei contratti entro il 31 marzo 2023, con la conseguente efficacia del Codice medesimo dal 1° luglio 2023, e l’avvio del sistema nazionale di e-procurement, incentrato sul ruolo della Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP), interoperabile con l’ecosistema di approvvigionamento digitale, a partire dal 1° gennaio 2024.
Già con il decreto-legge n. 77/2021 (2), erano state poste le basi per una sostanziale revisione del sistema degli appalti, con alcuni interventi in modifica del d.lgs. n. 50/2016 (3), accogliendo, in particolare, i suggerimenti di ANAC in tema di digitalizzazione.
La riforma, essenzialmente volta al perseguimento di obiettivi di semplificazione e trasparenza, si è poi sostanziata in un riordino organico e complessivo della normativa di settore, con una serie di interventi destinati ad incidere in misura rilevante sul mercato dei contratti pubblici, tra i quali la riduzione della frammentazione delle stazioni appaltanti attraverso il sistema di qualificazione, la digitalizzazione dell’intero ciclo di vita del contratto, anche mediante l’interoperabilità e l’interconnettività tra le banche dati, nonché la certezza dei tempi di espletamento delle procedure di gara e l’alleggerimento degli oneri a carico dei soggetti partecipanti alle procedure medesime. Fin dai primi interventi, ANAC ha accompagnato il processo di evoluzione legislativa, fornendo il proprio apporto alla stesura del nuovo Codice dei contratti pubblici e collaborando attivamente con tutti gli organi istituzionali preposti alla realizzazione del complesso disegno riformatore.
L’Autorità, infatti, in primis, ha offerto il proprio contributo alla Commissione speciale costituita presso il Consiglio di Stato incaricata della stesura dello schema di decreto legislativo, in seguito ha partecipato ai tavoli ministeriali che hanno rielaborato lo schema di Codice e, infine, ha preso parte al dibattito parlamentare, con la trasmissione di un organico documento di osservazioni (4) in occasione delle audizioni del Presidente del 26 gennaio e 1° febbraio 2023.
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All’esito dell’intenso lavoro svolto da tutti i soggetti istituzionali coinvolti, è stato emanato il decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 77 del 31 marzo 2023 (S.O. n. 12), recante il nuovo Codice dei contratti pubblici, il quale è, quindi, entrato in vigore il 1° aprile 2023 e ha acquistato efficacia a decorrere dal 1° luglio 2023, sebbene l’entrata in vigore di alcune specifiche disposizioni, con particolare riferimento alla normativa in materia di digitalizzazione, sia stata assoggettata ad un periodo transitorio, durante il quale hanno continuato ad applicarsi talune disposizioni del d.lgs. n. 50/2016.
(1) Decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, “Codice dei contratti pubblici in attuazione dell’articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici”.
(2) Decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, “Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle procedure”, convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 2021, n. 108.
(3) Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recante “Codice dei contratti pubblici”.
(4) Osservazioni di ANAC in relazione all’Atto del Governo sottoposto a parere parlamentare n. 19 “Schema di decreto legislativo recante codice dei contratti pubblici”, inviato alle competenti Commissioni di Camera e Senato in occasione delle audizioni del Presidente dell’Autorità tenutesi il 26 gennaio e il 1° febbraio 2023.
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