Il Riciclo in Italia 2022
ID 18485 | 27.12.2022
Il 16 dicembre 2022 è stato presentato il Rapporto "Il Riciclo in Italia 2022", da cui emerge che in 25 anni - con la riforma avviata con il D.lgs 22 del 1997 (anche noto come "Decreto Ronchi") - nel nostro Paese si è passati dall’emergenza rifiuti all’eccellenza nel recupero, che oggi qualifica l’Italia come leader europeo del riciclo dei rifiuti. In occasione dell'evento di presentazione del Rapporto, Manuela Medoro ha presentato un approfondimento sul settore del riciclo negli ultimi 20 anni, realizzato da Ecocerved in base a dati da fonte MUD e Registro Imprese.
Nel 2020 in Italia la quantità totale dei rifiuti gestiti si attesta a 114 milioni di tonnellate (Mt), in aumento del 50% rispetto al 2000 (quando era 75 Mt), esclusi i rifiuti da bonifica e gli inerti da attività di estrazione e costruzione/ demolizione. Lo schema di gestione è diventato sempre più virtuoso negli anni: la quota destinata ad attività di recupero (di materia/energia) nel 2020 è pari infatti al 57% del totale gestito, mentre nel 2000 si fermava al 40%; lo smaltimento, di contro, si è drasticamente ridotto dal 42% al 10% tra il 2000 e il 2020.
Attualmente sono quasi 5.000 le imprese che riciclano, a titolo di attività principale ("core business") o secondaria ("non-core business"), i rifiuti e sono in calo rispetto al 2000 (-18%), per via di processi di concentrazione e integrazione aziendale. Oltre all'impiego dei rifiuti nelle imprese manifatturiere (in primo luogo nei settori Metallurgia e Legno), che sono recuperatori non core-business e utilizzano gli scarti come input produttivi in affiancamento alle materie prime vergini, nel 2020 da quasi 34 Mt di rifiuti di carta, gomma, legno, metalli, organico, plastica, tessili e vetro si sono generati materiali secondari, provenienti dal riciclo delle matrici considerate, per oltre 25 Mt di End of Waste.
Esaminando inoltre i risultati economici delle imprese che trattano rifiuti come loro core business, il gestore medio a livello nazionale registra un fatturato di 14 milioni di Euro (M€) nel 2020 (-29% rispetto al 2010) e un valore aggiunto di 3,3 M€ (con una variazione reale di segno opposto al fatturato, pari a +31% nello stesso periodo). Si stima infine, sulla base dei valori medi, che l’industria del riciclo oggetto di indagine produca 10,5 miliardi di Euro di valore aggiunto nel 2020, equivalenti a quasi l’1% dell’intero PIL italiano.
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Fonte: Ecocerved