Elenco 2020 delle materie prime essenziali per l'UE
ID 18301 | 03.09.2020 / In allegato COM(2020) 474 final
Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al consiglio, al comitato economico e sociale europeo e al comitato delle regioni Resilienza delle materie prime critiche: tracciare un percorso verso una maggiore sicurezza e sostenibilità
Ogni tre anni la Commissione riesamina l'elenco delle materie prime critiche per l'UE.
Al primo elenco, pubblicato nel 2011, sono seguiti due aggiornamenti nel 2014 e nel 2017.
La valutazione si basa sui dati del recente passato e illustra l'evoluzione della criticità dalla pubblicazione del primo elenco.
La valutazione del 2020 segue la stessa metodologia di quella del 2017 (COM(2017) 490 final) e utilizza la media per il periodo di 5 anni completo più recente relativo all'UE senza il Regno Unito (UE-27).
Sono state esaminate 83 materie prime (5 in più rispetto al 2017) e, ove possibile, è stato analizzato più attentamente, rispetto alle valutazioni precedenti, il punto della catena del
valore in cui la criticità si manifesta: estrazione e/o trasformazione.
L'importanza economica e il rischio di approvvigionamento sono i due principali parametri utilizzati per determinare la criticità per l'UE. L'importanza economica analizza nel dettaglio l'allocazione delle materie prime agli usi finali basati su applicazioni industriali. Il rischio di approvvigionamento riguarda la concentrazione a livello di paese della produzione mondiale di materie prime primarie e l'approvvigionamento nell'UE, la governance dei paesi fornitori, compresi gli aspetti ambientali, il contributo del riciclo (ossia le materie prime secondarie), la sostituzione, la dipendenza dell'UE dalle importazioni e le restrizioni commerciali nei paesi terzi.
L'elenco delle materie prime critiche risultante fornisce uno strumento concreto a sostegno dello sviluppo delle politiche dell'UE.
La Commissione prende in considerazione l'elenco in sede di negoziazione degli accordi commerciali o al fine di eliminare le distorsioni del commercio.
L'elenco contribuisce a individuare le esigenze di investimento e a guidare la ricerca e l'innovazione nell'ambito dei programmi dell'UE Orizzonte 2020 e Orizzonte Europa e dei programmi nazionali, in particolare per quanto riguarda le nuove tecnologie estrattive, la sostituzione e il riciclo.
È rilevante anche per l'economia circolare, per promuovere un approvvigionamento sostenibile e responsabile e per la politica industriale.
Gli Stati membri e le imprese possono inoltre utilizzarlo come quadro di riferimento dell'UE per sviluppare le proprie valutazioni specifiche della criticità.
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L'elenco UE 2020 contiene 30 materie prime rispetto alle 14 del 2011, alle 20 del 2014 e alle 27 del 2017. 26 materie prime restano nell'elenco.
La bauxite, il litio, il titanio e lo stronzio sono stati aggiunti all'elenco per la prima volta. L'elio continua a destare preoccupazione per quanto riguarda la concentrazione dell'approvvigionamento, ma è stato rimosso dall'elenco di materie prime critiche del 2020 a causa di un calo della sua importanza economica. La Commissione continuerà a monitorare attentamente l'elio, data la sua rilevanza per una serie di applicazioni digitali emergenti. Monitorerà inoltre da vicino il nichel, tenuto conto degli sviluppi relativi alla crescita della domanda di materie prime per le batterie.
Terzo elenco di materie prime critiche per l'UE del 2017
CRM (27)
Antimonio | Afnio | Elio |
Barite | Elementi di terre rare pesanti | Fosforo |
Berillio | Elementi di terre rare leggere | Scandio |
Bismuto | Indio | Metallo silicio |
Borato | Magnesio | Tantalio |
Cobalto | Grafite naturale | Tungsteno |
Carbone da coke | Gomma naturale | Vanadio |
Spata fluorurata | Niobio | |
Gallio | Metalli del gruppo del platino | |
Germanio | Roccia fosfatica |
Quarto elenco di materie prime critiche per l'UE del 2020
CRM (30) L'elio non è più presente nell'elenco 2020
Antimonio | Afnio | Fosforo |
Barite | Elementi di terre rare pesanti | Scandio |
Berillio | Elementi di terre rare leggere | Metallo silicio |
Bismuto | Indio | Tantalio |
Borato | Magnesio | Tungsteno |
Cobalto | Grafite naturale | Vanadio |
Carbone da coke | Gomma naturale | Bauxite (nuova) |
Spata fluorurata | Niobio | Litio (nuova) |
Gallio | Metalli del gruppo del platino | Titanio (nuova) |
Germanio | Roccia fosfatica | Stronzio (nuova) |
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L'approvvigionamento di molte materie prime critiche è altamente concentrato. Ad esempio, la Cina fornisce all'UE il 98 % delle terre rare (REE), la Turchia fornisce all'UE il 98 % del borato e il Sud Africa soddisfa il 71 % del fabbisogno di platino dell'UE e fornisce una percentuale persino maggiore di metalli del gruppo del platino come iridio, rodio e rutenio. L'UE si avvale di singole imprese dell'UE per la sua fornitura di afnio e stronzio.
Figura 1 - Principali paesi fornitori di materie prime critiche all'UE
Segue in allegato
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