Report Prevenzione e controllo del tabagismo Min. Salute 2020
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Report Prevenzione e controllo del tabagismo Min. Salute 2020
ID 16136 | 21.03.2022 / Report allegato
Report Prevenzione e controllo del tabagismo 2020 Ministero della Salute.
Abstract
Secondo i dati ISTAT, in Italia i fumatori, tra la popolazione di 14 anni e più, sono poco meno di 10 milioni. La prevalenza è scesa per la prima volta sotto il 19% ed è pari al 18,4%. Il fumo è più diffuso nella fascia di età che va tra i 20 e i 44 anni.
Si stima che siano attribuibili al fumo di tabacco oltre 93 mila morti l’anno nel nostro Paese; più del 25% di questi decessi è compreso tra i 35 ed i 65 anni di età. Per quanto riguarda il carcinoma polmonare, una delle principali patologie fumo correlate, nel nostro Paese la mortalità e l’incidenza sono in calo tra gli uomini ma in aumento tra le donne, per le quali questa patologia ha superato il tumore allo stomaco, divenendo la terza causa di morte per neoplasia, dopo il tumore al seno e al colon-retto.
Il fumo di sigarette nei minori
Per quanto riguarda i minori, i dati forniti dallo studio HBSC che coinvolge gli studenti di 11, 13 e 15 anni in tutte le Regioni italiane mostrano che nel 2018, anno dell’ultima rilevazione, la quota di ragazzi che dichiarano di aver fumato sigarette almeno un giorno negli ultimi 30 giorni aumenta sensibilmente con il progredire dell’età, sia nei ragazzi che nelle ragazze, con una marcata differenza di genere a 15 anni (24,8% nei ragazzi, 31,9% nelle ragazze).
Sigarette elettroniche e prodotti senza tabacco
Anche la presenza sul mercato di nuovi prodotti (sigarette elettroniche e prodotti senza combustione) può risultare attrattiva per i giovani in quanto tali prodotti possono erroneamente essere considerati a rischio ridotto per la salute. Le attuali evidenze scientifiche non consentono di sostenere questa affermazione e di conoscere gli effetti a lungo termine del loro consumo, ma sigarette elettroniche e prodotti senza combustione, spesso promossi come tali, possono creare dipendenza, se contengono nicotina, e causare danni per la salute.
Occorre, pertanto, continuare ad investire nelle strategie efficaci di contrasto al tabagismo che includono azioni di promozione della salute, supporto alla cessazione e politiche di riduzione della domanda e dell’offerta (estensione degli spazi in cui non è consentito fumare, regolamentazione della pubblicità, politiche fiscali e dei prezzi).
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Sommario
Introduzione
I numeri del tabagismo
USO DELLE SIGARETTE ELETTRONICHE
Prodotti del tabacco di nuova generazione
PRODOTTI DA INALAZIONE SENZA COMBUSTIONE (“HEAT NOT BURN”)
La Legge 3/2003: un bilancio
FUMO PASSIVO E RISPETTO DEL DIVIETO DI FUMO NEI LUOGHI PUBBLICI E DI LAVORO
IL FUMO IN AMBIENTE DOMESTICO
CONTROLLI DEL COMANDO DEI CARABINIERI PER LA TUTELA DELLA SALUTE - NAS
Vendite dei prodotti del tabacco
Trattamento del tabagismo
TENTATIVI DI SMETTERE
SIGARETTA ELETTRONICA E TENTATIVI DI SMETTERE DI FUMARE
SERVIZI TERRITORIALI PER LA CESSAZIONE DAL FUMO DI TABACCO
TELEFONO VERDE CONTRO IL FUMO
Il recepimento della Direttiva 40/2014/UE (TPD)
IL SITO WEB CON LE NOTIFICHE DEI PRODOTTI DEL TABACCO E LE SIGARETTE ELETTRONICHE
IL SISTEMA DI TRACCIABILITÀ DEI PRODOTTI DEL TABACCO
MINISTERO DELLA SALUTE
Attuazione della Convenzione quadro sul controllo del tabacco – FCTC
VIII CONFERENZA DELLE PARTI (COP8 FCTC)
Tabacco e Covid-19
Bibliografia essenziale
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Il tabacco provoca più decessi di alcol, aids, droghe, incidenti stradali, omicidi e suicidi messi insieme. Il fumo di tabacco, in particolare, è una causa nota o probabile di almeno 25 malattie, tra le quali broncopneumopatie croniche ostruttive e altre patologie polmonari croniche, cancro del polmone e altre forme di cancro, cardiopatie, vasculopatie.
Secondo i dati dell’OMS, il fumo di tabacco è la più grande minaccia per la salute e il primo fattore di rischio delle malattie croniche non trasmissibili a livello mondiale, con circa un miliardo di fumatori, di cui circa l’80% vive in Paesi a basso e medio reddito, nei quali il carico di malattia e mortalità collegato al tabacco è più pesante.
Il 70% dei consumatori inizia a fumare prima dei 18 anni di età e il 94% prima dei 25 anni.
Un impegno globale contro il tabacco è stato assunto nel 2003 con la Convenzione Quadro OMS per il Controllo del Tabagismo che impegna i Paesi che l’hanno adottata a mettere in campo azioni basate sull’evidenza per ridurre la domanda e l’offerta dei prodotti del tabacco.
Il Piano di Azione Globale dell’OMS per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie Non Trasmissibili 2013-2020, pertanto, ha incluso l’obiettivo di ridurre la prevalenza dell’uso di tabacco (da fumo e non da fumo) del 30% nel 2025 rispetto ai valori del 2010. Dai dati stimati la riduzione si fermerebbe al 23,4%. Per promuovere il rafforzamento delle misure messe in campo a livello mondiale, anche l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, approvata nel 2015, ha previsto nel terzo dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (UN-SDG) il contrasto al tabagismo.
L’obiettivo 3.a mira infatti a “Rafforzare l’implementazione della FCTC in tutti i Paesi”. A livello mondiale, l’OMS stima che il consumo di tabacco sia la causa di otto milioni di decessi ogni anno; di questi, si stima che quasi novecentomila siano provocati dal fumo passivo che causa anche la perdita di oltre 9 milioni di anni di vita in buona salute (DALYs) per infezioni alle basse vie respiratorie (6,4 milioni), per BPCO (2,5 milioni) e per infezioni all’orecchio (200 mila).
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